Capitolo 5

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Harry

Mi stroppiccio gli occhi e sbadiglio barcollando per le strade di New York.
Sta per sorgere il sole di un nuovo giorno e io sono qui, mezzo ubriaco, che torno in hotel il mattino dopo.
Quando Ashley è scomparsa la sera prima non riuscivo a realizzarlo...sono tornato all'after party del Met come se non fosse successo niente. Mi sono comportato come se fosse tutto nella norma,ma non riuscivo a levartela dalla mente...ho ordinato un po' troppo da bere per non pensare. L'unica cosa che mi ricordo sono Kendall e Jeff (il mio manager e migliore amico) che mi hanno fatto compagnia per assicurarsi che non vomitassi o che mi sarei sentito male. Tentativo fallito: Ho dato di stomaco tutta la notte fino al mattino e una volta accertati tutti che stavo bene, ho deciso di tornare in hotel.

È successo tutto questo per un motivo: mi sono pentito del nostro patto nell'istante in cui non l'ho più avuta tra le braccia.
So che se ci saremmo visti di nuovo, iniziando a frequentarci, la gente, i paparazzi e i giornalisti avrebbero pensato di tutto. Non avrebbe sopportato questa pressione lei...quindi comprendo la sua decisione. Ma se avessi solo un'altra chance di incontrarla di nuovo io sopporterei per lei, per entrambi tale pressione.

Ho un mal di testa che non ne vuole proprio sapere di abbandonarmi e quasi mi addormento in piedi. Finalmente raggiungo il mio hotel e senza preoccuparmi di chi ci sia in giro a quest'ora per l'atrio mi dirigo verso l'ascensore. Subito dopo digitato il mio piano chiudo gli occhi appoggiato alla parete per qualche minuto, li riapro subito una volta che si aprono le porte automatiche. Mi incammino piano verso la porta della mia camera e dopodiché inserisco la chiave. Una volta entrato in camera mi butto sul letto e dormo senza preoccuparmi del tempo.

Mi svegliano dei colpi di nocche che sbattono contro la porta, alzo la testa dal cuscino e sbuffo. Allungo una mano verso il comodino per controllare che ore sono: le 10:30. Cazzo ,dovevo essere in aeroporto per le 7!
Corro subito ad aprire e sorrido in modo imbarazzato a Jeff, facendo finta di niente: "Ehiii..."

Lo saluto con la mano cercando di smorzare la tensione. Lui senza perdere tempo esclama: "Dovevamo partire alle 7, Harry! Lo so che sei stato male, ma il giorno dopo avevi un'intervista! Dovevamo partire subito!"

Io alzo le mani in segno di colpa e rispondo: "Lo so.Sono stato irresponsabile, mi dispiace...Solo che è stata una nottataccia per me, ho perso la cognizione del tempo appena mi sono messo a letto."

Sbuffa dopo quello che ho detto e poi si prende una pausa per pensare a cosa fare sul da farsi, prima di replicare: "Va bene. Stiamo un altro giorno a New York e partiamo domani, stai tranquillo, avviso io che l'intervista si sposterà per domani."

Annuisco deciso e mormoro un "Grazie." sorridendogli.

"Ora è meglio se ti vai a fare una doccia...puzzi!"-"Ahahah lo so! Vado subito."

Una volta che se ne è andato mi affretto ad andare in bagno, levare i vestiti della sera prima e mettermi sotto la doccia. Alzo la testa verso il getto lasciando che mi colpisca il viso, sto così per un po', e mi ritorna alla mente Ashley...sto seriamente pensando di cercarla.

Esco dalla doccia e mi avvolgo un asciugamano attorno alla vita, esco dal bagno e apro la mia valigia: prendo un maglione colore arancione scuro e dei blue jeans a zampa d'elefante. Mi metto degli stivaletti bianchi, do una sistemata ai capelli, prendo il cellulare, il portafoglio e la chiave della stanza. Mi avvio verso la porta: voglio girare un po' per New York oggi. Ne approfitto dato che parto domani.
Digito al volo un messaggio a Jeff per avvisarlo dove vado e poi esco dalla camera. Prendo l'ascensore e mi ritrovo nell'atrio. Una volta uscito mi guardo attorno: questa città e piena di gente e inoltre è proprio una bella giornata oggi.

Inizio ad incamminarmi. Cammino per un po', sono diretto a Central Pak. Passo davanti a vari negozi e davanti ad una pasticceria che cattura la mia attenzione: c'è un insegna con sfondo rosa e una scritta in caratteri grandi e sottili che dice "Pasticceria Ashley". Per un po' rimango perplesso, non può essere lei, sarebbe troppo semplice. Dev'essere solo una coincidenza.
Mi autoconvinco che sia così per non farmi paranoie e riprendo a camminare a passo spedito.
Poco dopo mi ritrovo a Central Park. Giro per un po' per il parco, ci sono bambini e gente ovunque. Mi siedo sul bordo della fontana a guardare gli immensi prati verdi di questo posto.
Ovviamente ci sono alcuni passanti che mi hanno riconosciuto, quindi decido di dare loro maggiore attenzione. Sono sempre onorato di fare una foto con i miei fan, firmare autografi o semplicemente parlare con loro.

Dopo aver salutato i miei fan decido di spostarmi da Central Park, ricomincio a camminare e torno indietro. Esco dal parco, ora voglio andare alla statua della libertà.
Mentre cammino passo davanti ad un'edicola, mi cattura con lo sguardo la vetrata dove c'è attaccata la prima pagina dei New York Times di oggi: "HARRY STYLES VISTO AL MET GALA CON UNA RAGAZZA MISTERIOSA.CHI AVRÀ FATTO BRECCIA NEL CUORE DEL BEL EX ONE DIRECTION?"
Sgrano gli occhi e sospiro: "Cazzonon è possibile di nuovo!"

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