Capitolo 12

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Mia

"Allora Harry, chi è questa ragazza?"

Guardiamo tutti e tre lo schermo in attesa di una sua risposta.
Lui intanto guarda il monitor dietro le sue spalle e sospira. Abbasso lo sguardo verso le sue mani e noto che si rigira gli anelli attorno alle dita. Probabilmente è molto nervoso, è una domanda scomoda a cui rispondere. All'improvviso sento mio fratello esclamare spazientito: "Ma quanto cazzo ci mette a rispondere?"

In effetti ci sta pensando un po' troppo ad una risposta. Dopo qualche minuto finalmente risponde e guarda il presentatore: "È solo un'amica, non è importante per me. Ci siamo visti al Met, ha pagato un biglietto e siamo stati un po' insieme durante la serata."

Appena finisce di parlare sento gli occhi inumidirsi e senza staccare lo sguardo dalla tv aspetto che continui a parlare. Che dica qualcos'altro. Che non sia vero tutto ciò che abbia appena detto. Aspetto che smentisca tutto...

Ma niente. È come se mi avesse privato d'aria. Se pensavo che ci sarebbe stato qualcosa tra noi...se avevo ancora quel briciolo di speranza...ora si è spenta. Si è spenta come un fuoco bagnato dalla pioggia. È tutto freddo adesso.
Credevo davvero che come una stupida Harry Styles si innamorasse di me? Credevo davvero che entrambi avessimo avuto un colpo di fulmine? Mi ha usata. E ferita. Sono solo una delle sue tante bambole e quella sera voleva solo baciarmi. Voleva il mio corpo. Chissà cosa sarebbe successo se fosse andato oltre il bacio...

Senza pensarci due volte prendo il telecomando dalle mani di Rachel e spengo la tv. Con le lacrime agli occhi che ormai non mi preoccupo più di fermare, corro in camera mia e chiudo la porta sbattendola alle mie spalle.
Mi butto sul letto con la faccia sul cuscino e piango tutte le lacrime che ho in corpo.
Piango finchè non mi addormento. A svegliarmi è una mano che mi scuote piano il braccio, sbatto le palpebre e vedo la figura di mio fratello a fissarmi con un'espressione preoccupata sul volto. Sospiro e sussurro: "Ehi..."

Lui mi rivolge un piccolo sorriso, il quale mi trasmette un po' di sicurezza, e mi risponde di rimando, piano: "Ehi..."

Mi osserva ancora un po' e dopo riprende la parola: "Come ti senti ora?"

Sospiro ancora. Ci metto un po' a rispondere, poi alla fine dico: "Mi sento a pezzi...delusa, ma il dolore si è affievolito rispetto a prima..."

Guardo un punto impreciso della stanza mentre parlo e Mike dice: "Mi dispiace così tanto, è stato...scorretto. Ti ha illusa e si è comportato...."

"...da stronzo."

Finisco la frase al posto suo e lo guardo dritto negli occhi. Mi guarda di rimando e annuisce piano, confermando così che è d'accordo con me.
Mi porto le gambe al petto e sposto di nuovo lo sguardo, sento altre lacrime arrivare, infatti ho già gli occhi lucidi. Mi passo le mani sotto gli occhi per evitare di scoppiare di nuovo in un pianto disperato.
Per cambiare di scorso chiedo, riprendendo la parola: "Che...che ore sono?"

Tira fuori il telefono dalla tasca e controlla l'orario: "Sono le 20:30. Io e Rachel abbiamo preparato qualcosa da mangiare...sai nel caso avessi avuto fame. Noi abbiamo già mangiato."

Mi avvicino a lui e lo abbracciò forte appoggiando la guancia sulla sua spalla. Anche lui mi stringe forte e sussurro accanto al suo orecchio: "Grazie, ti ringrazio così tanto."-"Non c'è di che. Renderti felice è il mio lavoro da quando eravamo piccoli."

Gli do un bacio sulla guancia, dopo di che mi stacco dall'abbraccio e scendo dal letto. Con mio fratello dietro ci avviamo in cucina e vedo Rachel seduta davanti al tavolo che controlla il cellulare, ma appena mi nota lo posa subito sul tavolo e dice: "Ehi, eccoti. Come va ora?"

Night of illusionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora