Capitolo 21

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Harry

"Ok, se stiamo nei tempi giusti, a metà mattinata possiamo partire."

Esclamo, guardando i miei amici.

"Ancora non mi è chiaro perché vi serve il mio aiuto."

Dice mio padre mentre è disteso sotto un auto per riparare la frizione. Lui e mia madre si sono lasciati quando io e Gemma eravamo molto piccoli, era un uomo davvero irresponsabile. Ora lo vediamo di rado, ma quando lo vediamo ci da tutte le attenzioni che non ci ha riservato quando eravamo piccoli. Come si dice: meglio tardi che mai. Da qualche anno si è messo in proprio e ha deciso di aprire un'officina.

Mi fa segno di passargli la chiave inglese. Gliela passo e rispondo: "Dobbiamo fare un viaggio, e dato che con due macchine ci metteremmo più tempo, sono qui per chiederti se hai un furgone, un camper, anche un bus, da prestarci."

Rimango molto vago nella spiegazione.

"E sentiamo, perché dovete fare questo viaggio? Non posso prestare un auto ai miei figli senza un valido motivo."-"Infatti c'è un valido motivo: dobbiamo andare da una ragazza che Harry ha visto solo una volta."

Mi precede Louis, rispondendo al posto mio: "Louis!"

Lo sgrido e lo zittisco.
L'altro esce da sotto l'auto, e, rimanendo sdraiato, mi guarda confuso: "Non prenderai una delle mie auto in officina per andare a rincorrere una sconosciuta che probabilmente ti darà buca, vero?"-"Non è una sconosciuta, papà."

Ribatto con tono seccato. Lui in risposta sbuffa e poi chiede, di nuovo: "E allora chi è?"

Subito dopo scivola sotto l'auto e ritorna a fare il suo lavoro. Io intanto inizio a spiegargli tutto: "Ci siamo incontrati al Met Gala, e abbiamo passato la serata insieme, fino a notte fonda. Ma non come credi tu! Siamo solo andati in giro per New York..."

Prendo un sospiro e ricomincio a parlare: "...A inizio serata ci eravamo promessi che non ci saremmo più rivisti. È stato un colpo di fulmine, e dato che io sono un cantante e attore di fama mondiale e lei una ragazza qualunque sarebbe stato un grande stress per lei...forse per entrambi..."

Prendo un'altra pausa e poi dico: "Io però sono pronto a rischiare! Mi sono pentito subito il giorno dopo della mia scelta. Forse non sarà capitato niente del genere a te e alla mamma, ma ti prego.
Ora ho scoperto dove è diretta e voglio cogliere l'attimo prima che torni con quel coglione del suo ex!"

Mio padre non dice niente. Si trascina ancora una volta fuori da sotto quella macchina e si alza. Lo vedo sparire nel suo studio per poi tornare dopo qualche secondo con delle chiavi che penzolano dalla mano destra. Lo guardo confuso con un sopracciglio alzato, perfortuna, da voce ai miei pensieri: "Prendi la monovolume a 7 posti..."

Gli sorrido e quando allungo la mano per prendere le chiavi, lui la ritae e ricomincia il suo discorso: "...però, non farmene pentire di questa scelta. Se fai tutti questi chilometri per una ragazza voglio che ne valga la pena. Vorrei che me la facessi conoscere sai!"-"Assolutamente. Non te ne pentirai, fidati."

Mi da le chiavi in mano.

"Allora? Ci siamo organizzati?"

Sento che chiede mia sorella arrivando alle mie spalle. Mi giro e le scuoto davanti al viso le chiavi della monovolume, sorpresa esclama: "Grandioso! Grazie mille papà!"

Si avvicina a lui e lo abbraccia forte. Subito dopo di lei lo abbraccio anche io ringraziandolo: "Grazie. Avrai mie notizie quando tornerò a casa, te lo prometto."-"Va bene Harry, mi fido eh."

Annuisco deciso e poi esco dell'officina: "Abbiamo l'auto! Una monovolume a 7 posti! Partiamo ragazzi!"

Annuncio preso dall'euforia. Gli altri mi guardano entusiasti e Liam esclama: "Perfetto!"

Mi guardo intorno e chiedo: "Dov'è Niall?"-"Sono qui."

Risponde e cammina verso di me sbucando dall'angolo dell'edificio: "Ma che facevi lì?"-"Parlavo con Zayn. Gli ho chiesto se voleva venire con noi, e ha accettato, sperando che non abbia ripensamenti dopo i nostri ultimi trascorsi..."

Fa una breve pausa e poi riprende a parlare cambiando tono di voce: "Quindi, se non vi da fastidio, prima passiamo a prendere lui e dopo partiamo."-"Oh, beh si, va bene. Sarà come un ritorno ai nostri viaggi con il tour bus."-"È vero."

C'è un momento di silenzio, e a romperlo è mia sorella che dice con tono entusiasta: "È finito il momento di nostalgia? Dobbiamo andare a Manchester sgualdrine!"

Guardo Niall senza parole e dico: "È solo molto felice per me. Ahahah."

L'altro annuisce e ride di gusto. Dopodiché faccio segno agli altri di seguirmi, so dove mio padre tiene le macchine a noleggio. Andiamo nel retro e trovo subito l'auto. Punto la chiave e si accendono le luci davanti, segno che è aperta. Mi precipito subito al posto del guidatore e gli altri entrano in auto, Niall e Gemma si siedono davanti accanto a me. Infilo le chiavi e le giro. Una volta accesa l'auto partiamo e salutiamo mio padre da lontano. Ricambia il saluto.

Siamo a metà strada, infatti in poco tempo ci troviamo di nuovo davanti casa di Zayn: è davanti casa sua con un borsone che ci aspetta. Infatti la mora seduta accanto al finestrino lo nota e chiede: "Ciao Zayn, che cos'è quella borsa? Cosa c'è dentro?"

Viene verso di noi e risponde: "Ehi Gemma, qui dentro ci sono un po' di cose che potrebbero servire. Vedrete poi."-"Bhe, grazie mille, entra pure e spero ti goderai il viaggio."

Gli dico ringraziandolo. L'altro apre subito la portiera ed entra, si siede accanto a Liam: "Ciao."-"Ciao."

Sento che si salutano entrambi in modo così imbarazzato che si può percepire la tensione nell'aria.
Per smorzare l'atmosfera dico: "Bene, pronti ad andare?"-"Siii!"

Dicono tutti all'unisono.
Cambio marcia, metto il piede sull'acceleratore e parto. Sto per arrivare da te Mia.

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