Pov's Payton
Avril è scappata di sopra, tutti la stanno incolpando , ma io non sono sicuro al 100% che sia colpa sua.
Devo parlarle, devo capire e devo tranquillizzarla.
Mi alzo dopo poco che se n'è andata lei è subito Jaden mi ferma.
'dove vai?'
'a vedere come sta Avril'
dissi con disinvoltura.
'dopo quello che ha fatto?'
'si, devo capire meglio la faccenda'
Ma prima che Jaden dicesse qualunque cosa Avani si intromise.
'wow, sei così fissato con questa ragazza che anche quando a torto cerchi comunque di portartela a letto'
Stava cominciando ad irritarmi.
'sto solo andando a vedere se sta bene'
Dissi serio.
'certo, certo'
disse guardando da un'altra parte.
Io sospirai alzando gli occhi al cielo.
'credi quello che vuoi , tanto anche io credo a chi voglio'
lei non mi rispose e mi diressi verso l'ascensore.
Adesso mi trovo davanti la camera di Avril, sperando sia qui, sono un po' agitato non sono sicuro voglia vedermi.Pov's Avril
È da poco che sono qui ed ancora non riesco completamente a calmarmi, sento sempre gli occhi bagnati , ero immersa da i miei pensieri , quando all'improvviso sentii dei passi e mi voltai di scatto spaventata.
Era Payton, feci un sospiro di sollievo , nessun assassino per oggi..
Mi guardava con un sorriso un po' timido , si avvicinava piano piano fino ad uscire in terrazza e fermarsi di fronte a me.
Io cercai di guardare altrove , non voglio che nemmeno lui mi veda piangere.
'scusa se ti ho spaventata'
Mi asciugai una lacrima che era scesa involontariamente e dissi.
'tranquillo, avrò lasciato per la fretta la porta aperta, non è colpa tua'
Lui rimase in silenzio e mi guardò con compassione, poi si morse il labbro inferiore , come se si stesse trattenendo dal chiedermi qualcosa.
Io tirai su col naso e mi voltai appoggiandomi di nuovo sulla ringhiera.
Questa volta non avevo le forze per mandarlo via, quindi lo lasciai fare.
Si mise accanto a me disse.
'bella la città da qui'
Sbuffai e dissi.
'ma per favore , falla finita, perché sei qui?'
Dissi guardandolo , lui si voltò di nuovo verso di me e confuso mi chiede.
'perché dovrei esser qui per qualcosa?'
'perché sicuramente ti avranno detto loro di venirmi a parlare , così poi gli dirai quello che vogliono sapere'
Lui mi guardò perplesso e ridacchiò.
'no, neanche volevano che venissi su da te'
'e allora perché sei qui?'
Dissi cercando di non sembrare troppo debole.
'volevo sapere come stavi'
Perché è così dolce con me dopo quello che hanno detto?
Mi guarda in un modo così carino, avrei bisogno di un suo abbraccio , ma non mi smuovo, adesso sto pensando questo solo perché sono emotivamente fragile.
'perché ? Non mi odi come il resto del tuo gruppo?'
Lui era molto tranquillo, rilassato, forse si sentiva nel posto giusto in questo momento.
'io non credo molto ad Avani..'
Roteai gli occhi rassegnata .
'ma come, non era la tua ragazza?..'
Dissi sarcastica.
Mi guardò perplesso.
'ancora con questa storia..ma di che parli ? è successo un po' di tempo fa , ma ora è solo un'amica'
In effetti se Avani mi aveva mentito sulla scommessa poteva averlo fatto anche sulla loro storia.
Mi sentii una stupida , avevo creduto troppo facilmente a tutto.
Mi portai la mano in fronte esasperata e mi girai, mi veniva da ridere , ma per pendere in giro me stessa, ero stata veramente un 'ingenua.
'attenta..'
mi disse lui afferrandomi un braccio , mi ero impigliata con i piedi alla mia borsa , che avevo lanciato a terra prima.
Sta volta non mi scrollai di dosso il suo braccio , lo guardai , mi persi nei suoi occhi per qualche secondo, ma poi lui si abbassò e quando tornò su aveva in mano il bracciale.
Quel coso deve essere caduto di nuovo dalla mia borsa.
Lui ridacchiò divertito e disse.
'te lo porti ovunque?'
Cercai di strapparglielo dalle mani , ma non ci riuscii.
'è un regalo per mia sorella è non voglio perderlo.'
Lui aveva un sorriso soddisfatto in viso e venne da sorridere anche a me, perché in ogni piccola cosa lui ci vede una speranza e questo è buffo , mi sembra un bimbo che deve averla per forza vinta.
'ti ho detto che non devi farti strane idee'
'eppure adesso stai sorridendo'
mi disse col solito sorriso da bimbo.
Io cercai di smettere di farlo , ma non ci riuscii.
'è solo perché mi fai ridere'
Lui continuò a guardarmi , il che mi metteva un po' di agitazione , così cambiai discorso.
'dai ridammi il bracciale , non voglio perderlo ho detto'
Dissi cercando di riprenderlo , ma con uno scatto scansò la mano un'altra volta.
Così sospirai e lui disse.
'dammi la mano'
'che ?'
Lo guardai confusa.
'dammi la mano'
Ripetè con quel sorriso furbo in faccia.
Io sentivo una strana sensazione , ero felice o ero solo confusa, non lo so, so solo che per la prima volta mi fidai di lui e gli porsi la mia mano.
Lui con delicatezza mi infilò il bracciale e con precisione lo allacciò.
Io lo guardavo confusa e divertita per l'impegno che ci stava mettendo.
Non so cosa mi stava prendendo , ma vederlo così mi fece tenerezza, forse per la prima volta non lo vidi come uno di quei ragazzi che si crede di essere chissà chi, ma solo come un ragazzo che lotta per una ragazza e non so cosa ci trovasse di così speciale in me, ma mi stavano facendo sorridere le attenzioni che mi dava.
Quando ci riuscì mi guardò e disse.
'ecco ora non puoi perderlo , è più sicuro..'
Disse un po' in imbarazzo , mentre io sorridevo come un ebete , non so per quale motivo , ma mi sentivo meglio.
Poi lui continuò.
'e oltre a non perdere il bracciale così non perderai mai nemmeno me'
Corrugai le sopracciglia confusa.
'che vuol dire?'
'che così quando lo guarderai ti ricorderai sempre di me, e di come sono finalmente riuscito a farti sorridere, anche quando sarà finito il tour...avrai sempre qualcosa che ti riporterà a me'
Lo guardai , aveva proprio l'aria di un bimbo felice.
Pressai le labbra fra loro così da non far uscire un'altro sorriso , perché quello che mi aveva detto mi aveva veramente colpito.
'ma io non sto sorridendo'
'ridi sotto i baffi'
disse facendo spallucce.
Feci un respiro profondo , guardai la città , e ci fu un silenzio che in realtà stava dicendo tutto, perché non so per quale strano motivo , ma sta sera mi bastava restare in silenzio sola con lui per sentirmi meglio di prima.
Non l'avrei mai detto che questo ragazzo potesse farmi un certo effetto, eppure ora siamo qui e l'unico che in questo momento è riuscito a farmi sorridere è proprio lui.
'hai freddo?'
Mi chiese lui dal nulla.
'no sto bene tranquillo'
'hai i brividi..'
Mi guardai il braccio destro e confusa dissi.
'ma che dici... fa solo un pò fresc-'
Ma non finii di parlare che disse.
'Dovrei avere una felpa in camera,ci metto 5 secondi!'
E stava per andare via di fretta, ma afferrai veloce il suo polso e lui si bloccò guardandomi confuso.
Mi stava venendo da ridere, era agitato , si era preoccupato per me in un modo buffo, mi aveva fatto sorridere di nuovo, cazzo...devo levargli quest'abitudine.
Così sorridendo dissi.
'ti ho detto che sto bene'
'ma..'
Disse lui confuso , non lo feci finire e dissi.
'resta qui'
Mi era uscito spontaneo e lui restò in silenzio, come se ne fosse sorpreso , mi guardò senza dire nulla.
Sorrise e gli lasciai il polso , ormai ero sicura che sarebbe restato e non sarebbe andato a prendere quella stupida felpa.
Nonostante l'avessi "liberato" lui restò di fronte a me, non si mise di nuovo al suo posto.
Ci guardavamo negli occhi senza dire niente , per pochi secondi, fino a quando vidi che si stava avvicinando troppo.
Avevo capito benissimo che stava provando a baciarmi , ma non era il momento , ho solo iniziato a vederlo in modo meno odioso e magari si , ho visto lati di lui che non mi aspettavo, ma adesso ero debole emotivamente , non potevo baciarlo se poi me ne sarei pentita il giorno dopo, non dico che è sicuro che me ne penta, ma il fatto è che non lo so, non lo so se sarei felice o se mi sentissi una stupida il giorno dopo.
Ora sono solo abbastanza confusa e non ero molto lucida , quindi anche se mi sarebbe piaciuto abbracciarlo o (non ci credo che sto per dirlo) baciarlo, sorrisi e mi tirai un po' dietro dicendo.
'okay...puoi tornare alla tua cena'
Lui mi guardò perplesso e per qualche secondo capii che si sentì in imbarazzo.
Si passò una mano fra i capelli e ridacchiò guardando da un'altra parte , come per dire : giusto...sei sempre la solita Avril.
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THE ONLY -sei come non mi aspettavo-
RomanceAvril , ha 16 anni, vive in Georgia con la sua famiglia. Per colpa della sorella sarà costretta ad andare ad uno stupido evento, dove Kelly incontrerà i suoi idoli , mentre alla nostra Avril si sconvolgerà la vita, arriveranno un sacco di imprevisti...