L'amore può nascere anche nel mio cuore. Nico Di Angelo. (COMPLETA)

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I semidei che tenevano Nico mollarono la presa. La terra si squarciò e ne uscirono degli scheletri. Il semidio incaricato di uccidermi abbassò la lama e scappò, ma la spada riuscì comunque a farmi un taglio abbastanza grande sopra all'addome. Caddi a terra per il dolore. Sentii due braccia prendermi in braccio e poi sentii la persona che mi aveva preso cominciare a correre...poi il buio.

Mi svegliai in un bosco. Nico era sopra di me che tamponava la ferita con un liquido giallo, nettare, la bevanda degli dei. Appena aprii gli occhi li richiusi e li strinsi forte per il dolore.

IO: Aiah!

N: Per fortuna stai bene.

IO: Già...grazie.

Lui mi sorrise, che carino.

IO: C'è un fiume poco lontano da qui. Devo andare lì, guarirò in fretta...

N: Eh no. Tu non ti alzi. Non sei neanche nelle condizioni di rimanere seduta.

Io in risposta sbuffai. Chiusi gli occhi ma dopo pochi secondi sentii che Nico mi aveva preso in braccio.

IO: N-nico che stai facendo?

N: Ti porto al fiume no?

IO: Dai mettimi giù sono pesante.

N: Si, come no.

Dopo circa una decina di minuti ci ritrovammo davanti ad un fiume con le acque limpide. Nico mi posò in mezzo al fiume mentre l'acqua saliva sul mio corpo e si concentrava sul taglio. Subito dopo ero guarita. Mi alzai e gli sorrisi. Lui ricambiò. Ci avviammo in silenzio verso il nostro ''accampamento''.

IO: Senti Nico. Quelli erano dei mezzosangue sopravvissuti alla guerra contro Crono. Nonostante abbiamo risparmiato la loro vita per 2 volte continuano a volerci morti. Questa cosa deve finire, è pericoloso.

N: Si...di sfuggita mentre ci portavano fuori ho sentito due ragazzi che parlavano di attaccare il Campo Mezzosangue.

IO: Oh dei. Aspetta...come conosci il campo?

N: ci sono andato questo inverno. Prima venivo allenato dagli scheletri servitori di mio padre.

Io annuii.

IO: Dobbiamo attaccare noi prima che loro attacchino il campo. Ma non possiamo coinvolgere i nostri amici. Lo faremo noi due. Ce la faremo.

N: Sì che ce la faremo, ma adesso dormi. Faccio io il primo turno di guardia.