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BlackJack stava volando ormai da ore, era esausto. Lo feci atterrare in mezzo ad un bosco.
Mi sedetti per terra con le lacrime che ancora rigavano il mio viso...non avrei mai pensato di piangere per un ragazzo...ma quel ragazzo, ha fatto breccia nel mio cuore, che poi è stato spezzato. Il mio pegaso si acciambellò attorno a me con fare protettivo. Feci io il primo turno di guardia. BlackJack dormiva beatamente accanto a me. Gli accarezzai il muso con dolcezza, è un buon amico.
Il silenzio venne interrotto dal suono di alcuni passi. Mi misi all'erta e presi dalla tasca la mia spada ancora sotto forma di penna. Tolsi il cappuccio a Vortice e in pochi secondi in mano reggevo una spada di bronzo celeste lunga un metro. I rumori si zittirono. Mi riappoggiai a BlackJack, sempre più convinta che i rumori siano stati frutto della mia immaginazione. Tenni però comunque la spada fuori, non si sa mai.
Mi stavo quardando intorno quando sento qualcosa perforarmi la pelle del braccio, forse un ago. Cominciai a vedere totalmente sfocato, cercai di rialzarmi ma le forze è come se mi avessero abbamdonato completamente. Ricaddi a terra. Un'ombra scura si stava facendo strada sul mio sguardo. Prima di svenire, ricordo di aver visto una figura nera, eccetto per gli occhi...
dorati.

Scusatemi per il capitolo corto ma era per lasciare la suspence.
Al prossimo capitolo.

L'amore può nascere anche nel mio cuore. Nico Di Angelo. (COMPLETA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora