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I giorni al Campo Mezzosangue erano proprio come li ricordavo. Sono passati solo una decina di giorni ma sembrano un'eternità.

Ora sono nell'arena, mi allena contro Piper. Tenta un affondo che io blocco facilmente. Riesco a disarmarla e le punto la lama dell spada al petto, con un sorriso trionfante sulle labbra.

IO: Devi ancora migliorare Pip.

Lei in tutta risposta mi fa la linguaccia.

C: Andatevene via di qua pivelle!

Clarisse La Rue...figlia di Ares, dio della guerra, arrogante e battagliera.

IO: Che vuoi Clarisse?

C: L'ho già detto pivella... andatevene.

IO: No.

Ringhio...

P: Clarisse, noi non abbiamo ancora finito di allenarci, quindi se puoi passare dopo ti lasceremo l'arena...

Continua Piper con un sorriso furbo sulle labbra. È diventata brava con la lingua ammaliatrice
anche se è semplice manipolare più i maschi che le ragazze. Fortunatamente non lo ha mai fatto con me...almeno credo... spero.

Clarisse se ne va. Io e Piper ci guardiamo e scoppiamo entrambe a ridere per poi abbracciarci.

J: Hey, va bene che vi volete bene, ma anche io vorrei passare un po' di tempo con la mia bellissima fidanzata...

Io, Piper e Jason scoppiamo ancora a ridere.

Il pomeriggio passa tra scherzi risate e tanto divertimento.

È sera e ci stiamo preparando per la caccia alla bandiera. Sono in squadra con Atena, Afrodite e Zeus, mentre le altre case sono sparpagliate io mi aggiro per il bosco cercando di arrivare alla bandiera della casa di Ares. Uno stendardo rosso acceso decorato con la testa di un cinghiale e una lancia insanguinata.

La vedo dall'altra parte del fiume. Ci sono due ragazzi che sono girati di spalle. Mentre stavo per saltare fuori dalla radura qualcosa mi prende il polso. Sento un ago perforarmi la pelle.

X: "Ora dormi"

Poi tutto scuro...

L'amore può nascere anche nel mio cuore. Nico Di Angelo. (COMPLETA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora