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Il campanello suona e nonostante io rimanga a letto facendole capire che non ne ho mezza voglia di andare a scuola, continua imperterrita. Prendo il telefono e nervosa chiamo Naty. Voglio che se ne vada.

Per fortuna risponde subito.

-Nataly Anderson vattene da sotto casa mia e smettila di suonare!-

-Mi piacerebbe essere lì ma sono a scuola-

Chi sta suonando allora?

-Danny?-

-Qui con me!-

-Ci scommettevo- sbuffo. Mi alzo e chiedo chi è. Non risponde nessuno così apro la porta, magari lo vedo da lontano... ma niente. Chiudo la chiamata e vado in cucina per fare colazione.
Guardo lo sgabello vuoto davanti a me. Sono passati diversi giorni dalla partenza di Josh eppure mi sento di nuovo sola. Ci ero abituata, dopo che la mamma mi aveva cacciata di casa ma ho fatto presto ad abituarmi alla vicinanza di mio fratello. Sospiro rumorosamente.

-Certo che se entrano i ladri sei spacciata!- Una voce da dietro mi fa sussultare così mi giro di scatto.

-Drew che vuoi?- Dico seccata.

-Vestiti andiamo a scuola.-

-Non voglio mammina...-

Scoppia a ridere.

-E dai... su, muoviti!-

Solo ora vedo l'occhio nero gonfio. Mi avvicino e glielo tocco delicatamente, fa una smorfia di dolore poi alza un angolo della bocca. I suoi occhi luccicano e quelle fossette mi fanno impazzire. -Sembro un duro eh- fa l'occhiolino. Alzo gli occhi al cielo.

-Perché hai fatto a pugni con Zack?- chiedo premurosa, ignorando la battuta di prima.

Cambia improvvisamente espressione. Quel sorriso è svanito ora c'è una faccia seria.

-Non fa per te... si vede che è un'idiota patentato. Non ti merita Bennett!-

Rimango a bocca aperta, si è preoccupato davvero per me?

-Lui cosa ti ha detto da arrivare al punto di picchiarvi?- Chiedo seria.

Guarda l'orologio poi mi rivolge di nuovo l'attenzione.

-Oh ma tu guarda! E' tardissimo meglio che vada...- corre alla porta ma lo blocco in tempo.

-Come hai fatto ad entrare in casa mia?-

Sorride e mi guarda curioso dalla testa ai piedi.

-Beh... dal tetto! Me lo ha insegnato una persona speciale- afferma con tono dolce e premuroso inarcando un sopracciglio.

-Aspetta: mi vesto e arrivo- annuisce così corro in camera: metto le panta nere, maglia bianca a maniche lunghe con una felpa grigia scura. Mi lavo faccia e denti. Mi pettino veloce poi mi metto l'eyeliner, matita nera sotto e mascara. Drew da dietro la porta bussa.

-E dai... muovi quel culo sodo Bennett. Faccio la muffa qui!-

-Stammi lontano allora!- Rido aprendo la porta. Corro a mettermi gli stivali corti neri, afferro lo zaino e usciamo.

-Andiamo in moto?- Chiede indicando la sua aprilia rs 125.

-Ehm...dopo puzzo di benzina!-

-Va bene allora a piedi?- Annuisco e ci incamminiamo.

Entriamo alla seconda ora.

-Ragazzi mi date il libretto? Sennò non vi accetto in classe!- La professoressa di matematica ci fissa antipatica oltre a quei affari che lei chiama occhiali.

CUORE DOLCE CARATTERE AMARO   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora