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Dopo l'intervallo andiamo tutti in palestra e a quel punto noto un ragazzo avvicinarsi a me: era magro, alto, molto alto, aveva i capelli color marroncino chiaro, vicino al biondo e le sue labbra erano molto carnose.
<<Ciao, sono Jisung Park!>>
<<O-oh? Uhm... Seoyun Lee...>>
Mi porge la mano e io gliela stringo, lui mi sorride per poi riprendere a parlare.
<<Il professore mi ha chiesto di giocare con te per vedere come te la cavi!>>
Ero così presa dai miei pensieri che non mi ero nemmeno accorta quando il professore aveva parlato a Jisung.
Sorrido anche io arrossendo leggermente, lui inizia a ridacchiare, afferra la mia mano e mi porta in un angolo della palestra, prende una palla e me la passa per poi indicate il canestro.
<<Prova a lanciare la palla da quella distanza.>>
Deglutisco, non sono mai stata brava negli sport così d'istinto allargo le gambe e mi abbasso tenendo, con le mani, la palla in mezzo ad esse.
Jisung corre subito verso di me <<No, no, no! Cosa stai facendo?! La palla non si tiene così! È totalmente sbagliato!>>
Mi prende le mani e io d'istinto mi rimetto dritta, mi alza le mani e mi mostra come lanciare la palla.
<<Concentra la forza nelle dita.>>
Annuisco e lancio...

Come previsto non ero riuscita a fare canestro, sbuffo rassegnata ma Jisung mi porge la palla sorridendo <<Non ti arrendere, puoi farcela!>>
È così carino...
Annuisco e prendo la palla lanciandola ancora e ancora... Solo al quinto tentativo riesco a fare canestro.
Mi giro verso Jisung annoiata e borbotto <<Mi stai dicendo che devo fare questo per tutta l'ora?>>
Lui ridacchia <<Beh, se vuoi puoi sempre sfidarmi!>>
<<No grazie!>>
Lancio nuovamente la palla riuscendo a fare di nuovo canestro, alzo le braccia iniziando a saltare <<Wah! Sono grandissima!>>
Jisung mi sorride, di nuovo.
È così bello quando sorride, potrei osservarlo per ore ed ore.

Mi avvicino a lui ricambiando il sorriso <<Hey Jisungie!>>
<<Jisungie?>>
<<Sì! Quanti anni hai, Jisungie?>>
<<Beh...>> Lo noto arrossire <<Diciassette.>>
<<Quando fai il compleanno?>>
<<Sei molto curiosa...>>
Sbuffa lui arrossendo di più.
Che tenero...
Non riesco a trattenere un sorrisino <<Dai Jisungie~>>
<<Cinque febbraio...>> Borbotta lui senza guardarmi <<Oh, sei più grande di me di cinque mes->>
<<Sì, ora continua ad esercitarti!>>
Mi spinge verso la palla con il muso e il viso tutto rosso, è così adorabile.

Riprendo ad esercitarmi quando noto Jaemin parlare con Jisung in un angolo della palestra, come ho fatto a non accorgermi che se ne fosse andato?
Smetto un attimo quello che stavo facendo per ascoltare il loro discorso ma non riesco a sentire bene a causa delle urla degli altri alunni.

Ritorno a fare finta di esercitarmi quando vedo Jisung tornare, sembra essere turbato.
<<Tutto bene Jisung?>>
Lui si limita ad annuire senza guardarmi.
Mi sono stancata, mi sono altamente stancata di quel Jaemin, non è nemmeno passato un giorno e lui sta rendendo tutto così... Strano.
E poi perché a me?
Mi avvicino a Jisung con sicurezza <<Cosa ti ha detto?>> Sbotto.
<<Di che parli?>> Finalmente mi guarda.
<<Jaemin... Cosa ti ha detto?>>
<<Eh? N-nulla... Riprendi ad es->>
<<No!>> Lo zittisco. <<Cosa ti ha detto!?>> Stavolta scandisco bene le parole alzando leggermente il tono.
<<Seoyun... Lui... Uff...>> Jisung si gratta la testa cercando le parole <<Jaemin è un tipo particolare... Nessuno lo capisce, nemmeno il suo migliore amico. Diciamo che quando si impunta su qualcosa non lo ferma nessuno...>>
<<E cosa vuole da me?>>
<<Non lo so Seoyun... Mi ha solo detto di starti alla larga...>> Si allontana di qualche passo da me lasciandomi perplessa.
Allargo le braccia e lo guardo, fuori di me <<E tu dai ascolto a lui?!>>
Non ottengo risposta.

Grugnisco presa dalla rabbia, mi avvicino a Jaemin e senza dire nulla lo afferro dalla maglia portandolo davanti agli spogliatoi, dove nessuno poteva sentirci.
Lo guardo negli occhi per qualche secondo mentre lui mi osserva impassibile, notando la sua indifferenza scoppio.

<<Cosa vuoi Jaemin? Cosa vuoi da me?! Prima mi dici che non dovevo dire a nessuno che ti conoscevo, poi dici a Jisung di starmi alla larga facendogli capire che in realtà ci conosciamo. Poi mi dici di conquistare la tua fiducia... Ma in realtà tu "non sei il tipo di ragazzo con cui vorrei aver a che fare"!! Cosa vuoi Na Jaemin! Cosa vuoi da m->>

Non faccio in tempo a finire che mi trovo le sue labbra contro le mie.

Sgrano gli occhi dalla sorpresa, le sue labbra si muovono delicatamente sulle mie: sono molto ruvide ma calde.
Posa le mani sui miei fianchi spingendomi contro il muro e premendo il suo corpo sul mio.
La sua lingua lecca leggermente le mie labbra chiedendomi il permesso di entrare, chiudo gli occhi e apro leggermente le labbra permettendo alla sua lingua di scivolare nella mia bocca per incontrare la mia. A volte morde il mio labbro inferiore, succhiandolo leggermente.
Il modo in cui mi bacia è dolce all'inizio, ma piano piano diventa più rude e appassionato... Mi sta facendo provare sensazioni strane, sensazioni che non ho mai provato.

Dopo qualche minuto si stacca dalle mie labbra rosse e gonfie lasciandomi ancora desiderosa della sue.
<<Jaemin...>>
<<Shh.>> Mi zittisce <<Non voglio più vederti guardare Jisung in quel modo...>>
<<Jaemin... Non capisco...>>
<<Non serve che tu capisc->>
<<Sì che serve, Jaemin... Cosa vuoi da me?>>
<<Voglio te.>>
La sua risposta mi lascia a bocca aperta, completamente confusa.
Si stacca da me per poi girarsi e andarsene.
Mi stacco dal muro guardandomi timidamente intorno per poi tornare da Jisung che inizia subito a fissare le mie labbra sicuramente ancora rosse e gonfie.

<<Cos->>
<<Ti prego Jisung... Continuiamo.>>
Sussurro con voce debole.
Lui annuisce e mi passa la palla senza aggiungere una parola mentre io riprendo ad esercitarmi.
Il resto sono ore normali e noiose come le prime.
Quando la campanella suona Megan mi saluta con un abbraccio per poi andarsene a casa sua, che era molto vicina alla scuola.
Mi incammino verso la fermata quando sento una voce chiamarmi, mi giro e vedo Jisung correre verso di me, mi fermo per aspettarlo.

Quando è davanti a me inizia a grattarsi la testa, penso lo faccia spesso quando e nervoso.
<<Jaemin mi ha detto di starti alla larga, ma non voglio lasciarti qui da sola. Anche io sono di questa città ma... Mi piacerebbe farti compagnia mentre aspetti l'autobus, saperti sola non mi fa stare tranquillo...>>
Lo guardo sorridendo e annuisco <<Farebbe piacere anche a me Jisungie!>>
Ci sentiamo entrambi sulla panchina della fermata aspettando l'autobus.
I nostri sguardi si incrociano parecchie volte facendoci fare sorrisini imbarazzati.
Mentre guardo la strada affollata sento la sua mano porgersi sulla mia, mi giro per guardarlo ma lui gira lo sguardo da un'altra parte arrossendo.
Jisung è così dolce, buono, gentile e comprensibile...

... Allora perché non posso smettere di pensare a Jaemin per innamorarmi di lui..?

Don't tell 'em //Na Jaemin// IN PAUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora