Ero in cucina ad aspettare Jeno che era andato in polizia per partecipare all'interrogatorio di quella pazza di Megan.
Seoyun se n'è andata questa mattina perché aveva da fare con suo fratello, da una parte è meglio, non voglio sue troppo dentro a questa cosa anche se penso che ce l'abbiano proprio con lei.Sento la porta dell'entrata aprirsi e mi giro di scatto vedendo Jeno.
Con calma posa il suo cappotto sull'attaccapanni e poi viene a sedersi, mette le mani intorno alla tazza di caffè che mi aveva chiesto di preparargli, io per l'ansia ne avrò bevute già due di quelle tazze.
Mi sistemo bene sulla sedia e guardo il ragazzo che sorseggia tranquillamente il suo caffè, questo silenzio è troppo scomodo e inizia ad infastidirmi.
<<Parla.>> Rompo il silenzio, lui alza lo sguardo guardandomi negli occhi poi sospira.
<<È stata zitta per tutto il tempo, non ha aperto bocca. Ha detto solo "io sono solo una delle più piccole". >>
<<Non intenderà dire che ce ne sono altre?!>>
<<Esatto... E secondo me lo fanno per la più pericolosa, sicuramente vuole te e farà di tutto per averti...>> Il ragazzo sospira di nuovo passandosi nervosamente le mani tra i capelli <<Ho paura che siano anche in grado di torturare o uccidere Seoyun...>>
<<Cazzo!>> Sbatto una mano sul tavolo e mi alzo cercando di pensare a qualcosa, appoggio le mani sullo schienale della sedia. Non mi porteranno via Seoyun, ucciderò quella paz-
<<So a cosa stai pensando.>> Jeno interrompe i miei pensieri <<E non è la soluzione a tutto. Se la uccidi finirai in galera e non vedrai più Seoyun.>>
<<Mi leggi nel pensiero?>>
<<Forse.>>
Sorseggia di nuovo il caffè, mi innervosisce parecchio.
Alla fine il ragazzo si alza, mi da un colpetto sulla spalla dicendomi di riposarmi e se ne va in camera sua.Riposarmi huh? Come diavolo faccio a riposarmi sapendo che Seoyun è in pericolo. No, non me ne resterò qui a non fare nulla, vado da lei!
Corro in bagno per farmi una doccia veloce, mi metto dei jeans con tasche laterali e una maglia bianca, mi metto degli scarponcini e un giubbotto e corro a casa di Seoyun.
Mentre sono per strada mi sento osservato, come seguito, mi guardo attorno senza dare troppo nell'occhio ma non vedo nessuno sguardo sospetto, abbassò lo sguardo coprendomi il viso con il cappuccio e accelero il passo.
Quando sono davanti alla casa di Seoyun busso ma non mi risponde nessuno, busso di nuovo ma niente, inizio ad impanicarmi quando la porta si apre leggermente senza che nessuno l'abbia aperta. Che diavolo sta succedendo qui?Corro nella casa e inizio a gridare il nome della ragazza, grido sempre più forte per poi notare la porta del retro aprirsi scoprendo Seoyun con uno sguardo confuso, la abbraccio e stringo forte, così piccola...
<<Che succede?>> Mi guarda ricambiando l'abbraccio <<Dov'eri?>> Chiedo solo stringendola a me.
<<In giardino con Mark. Jaemin che ti prende?>> Si stacca dall'abbraccio e mette le mani sul mio viso, metto le mani sulle sue e la guardo negli occhi <<Possiamo parlare un attimo?>>
<<Uhm... Certo. Aspetta.>>
Seoyun va ad avvisare Mark della mia presenza e che saremmo andati in camera mia, così lui entra ed evita di stare al freddo.
Il ragazzo mi saluta e va in cucina mentre io e Seoyun andiamo nella sua stanza.Mi tolgo il giubbotto e lo appoggio sulla sedia dove Seoyun mi aveva detto di metterlo, mi siedo sul letto vicino a lei. Non riesco a fare niente se non accarezzare il suo piccolo viso.
Lei mi guarda preoccupata e chiede <<Che succede, Jaemin?>>
Prendo un grande respiro e inizio a parlare <<Jeno è andato dalla polizia oggi per assistere all'interrogatorio di Megan. La ragazza ha praticamente detto che lei lavora per qualcuno di più grande, pericoloso. Mi sono preoccupato quando non mi hai risposto perché sentivo qualcuno che mi seguiva mentre venivo qui e avevo paura che fosse arrivato prima di me e ti avesse fatto del male. Seoyun tu e la tua famiglia siete in pericolo.>>
Lei mi guarda con gli occhi sgranati <<Venite da noi, io e Jeno vi possiamo proteggere finché i vostri genitori sono via.>>
<<I-io... Non lo so, Mark non sa nulla di quello che è successo ieri e non voglio che lo sappia.>>
<<Ci parlo io.>>
Seoyun sospira e annuisce, prendo il mio giubbotto ed entrambi andiamo in cucina.
La ragazza prende il mio giubbotto e lo mette sull'attaccapanni per poi venire a sedersi a tavola con me e Mark.
Metto su un falso sorriso, dopotutto sono sempre stato bravo a recitare <<Mark ti andrebbe di venire a stare con me e Jeno finché non vengono i vostri genitori, Seoyun è sempre da noi e ci dispiace che tu te ne stia tutto solo qui.>>
<<No va be->> il ragazzo non finisce di parlare che interviene Seoyun <<Ti prego fratellone. Stiamo tutti insieme, non dicevi che ti annoiavi qui tutto il tempo da solo?>>
<<I-io sì...>>
<<Daiiiiii~>>
<<Okok! Vengo.>> Mark ridacchia nel vedere il musino adorabile di Seoyun.
<<Vado a prendere qualche vestito.>>
Dice Mark salendo le scale.Io e Seoyun rimaniamo a parlare quando ad un certo punto sentiamo un suono come uno sparo, io e Seoyun corriamo subito di sopra e vediamo una figura femminile con una maschera che tappa la bocca a Mark, fortunatamente non ha sparato a lui ma al muro giusto per attirare la nostra attenzione.
<<Sta dietro di me.>> Bisbiglio a Seoyun mentre tiro fuori una pistola da una tasca dei jeans.
Mark mi guarda sconvolto mentre punto la pistola contro la ragazza.
<<Ok basta scherzi. Lascialo andare.>>
<<Oh Jaemin. Sei così innocuo, pensi davvero che sia uno scherzo?>> Risponde la ragazza <<Chi diavolo sei?>> Chiedo guardandola con uno sguardo sul serio e incazzato.La ragazza ridacchia in un modo parecchio fastidioso che mi rimbomba in testa, si toglie la maschera scoprendo un volto pieno di cicatrici e segni vari, l'ho già vista da qualche parte <<Non mi riconosci Jaemin Oppa?>> chiede lei sorridendo fastidiosamente. Sgrano gli occhi guardandola meglio.
Non è possibile... Non può essere...
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Don't tell 'em //Na Jaemin// IN PAUSA
Fiksi PenggemarIl momento in cui lo conobbi sapevo che non avrei dovuto dirlo a nessuno... ⚠️Contenuti per adulti!⚠️