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<<Cosa?!>> esclamo.
<<Vieni all'ospedale, sbrigati!!>> Dice Mark per poi chiudere la chiamata.
Mi alzo dal letto mentre Jaemin mi osserva <<Che è successo piccola?>>
<<Devo andare all'ospedale, cazzo devo chiamare un taxi!!>>
Mi agito tutta mentre mi cambio, Jaemin si alza e mi afferra dalle spalle <<Calmati, ti ci porto io.>>
<<Eh?>>
<<Ho la macchina.>>
Lo guardo mentre si infila una t-shirt larga bianca e un paio di scarpe da ginnastica mentre io sistemo per bene i miei capelli in modo da coprire i succhiotti che mi aveva fatto sul collo.
Mi prende per mano e mi porta in giardino dove è parcheggiata una bellissima Toyota Rav4 nera, rimango ad osservarla stupita.
Jaemin mi apre la portiera e io salgo mentre lui si mette al posto del guidatore chiedendomi di mettersi la cintura mettendosi la sua.

Entro in ospedale seguita da Jaemin, dico il nome di mio padre ad un dottore e lui mi indica piano e stanza.
Corro nel posto indicato ed entro, Mark e seduto su una sedia davanti al letto dove è sdraiato mio padre, addormentato, con mia madre che li tiene la mano, mio fratello si alza in piedi e corre verso di me abbracciandomi, lo sento singhiozzare, è la prima volta che lo vedo piangere...

<<Cos'è successo?>> Chiedo a mio fratello mentre gli asciugo le lacrime cercando di trattenere le mie ma mi risponde mia madre <<Ero al bagno di un autogrill, tuo padre stava andando a parcheggiare la macchina da un'altra parte ma non si era accorto che un...>> Di ferma per calmare il suo respiro irregolare <<Un camion è andato a sbattere contro la nostra macchina... Per fortuna che tuo padre è ancora vivo, ma ha ferite gravi...>>
Jaemin intanto sta ascoltando tutto appoggiato allo stipite della porta.
Mi avvicino a mio padre inginocchiandomi vicino al letto e stringendogli l'altra mano, inizio a piangere poggiando la fronte sul braccio di mio padre.

Jaemin si avvicina a me e mi sussurra abbassandosi <<Vuoi che me ne vado?>> Apro bocca per rispondere ma mio fratello lo fa al posto mio <<Sì.>> Dice con tono freddo, il più giovane si volta a guardarlo per poi alzarsi, gli afferro il polso e gli faccio segno di non andarsene con la testa poi guardo mia madre che annuisce <<Resta pure ragazzo, ma non dire nulla in giro.>> Dice in mezzo ai singhiozzi, Jaemin annuisce e Mark non sembra essere d'accordo ma non si mette contro nostra madre, si mette solo a dire <<Mamma dovresti andare a riposarti, è tardi e devi assolutamente recuperare le ore di sonno perse.>>
<<Hai ragione, ma non voglio lasciarlo solo...>> Risponde mia madre
<<Resterò io fino a quando mi lasceranno rimanere...>>
Lei si avvicina a Mark dandogli un bacio sulla guancia e chiedendogli di stare attento per poi andarsene.

Mio fratello si gira verso di me: accoccolata contro il petto di Jaemin che mi sta accarezzando la testa consolandomi, lo allontana da me tirandolo dal colletto della maglia <<È con lui che stavi uscendo quindi?!>>
Lo guardo confusa <<Huh?>>
<<Con Jaemin?!>>
<<Vi conoscete?>> Chiedo.
Il più giovane si libera dalla presa e si alza <<Senti bello, non sono qui a cercare casini ok?>>
<<Lascia stare mia sorella!>>
<<Se no?>>
Mark si avvicina pericolosamente a lui afferrandolo dalla maglietta <<Ti faccio il culo.>>
Mi alzo e divido i due <<Mark, cazzo! Lo stai vedendo nostro padre?! Devi fare questa scenata proprio ora?!>>
<<Tu non capisci! Vuole usarti, vuole solo entrare nelle tue mutand->>
<<Ci è già entrato nelle mie mutandine!>>
Mi sorprendo delle mie stesse parole, così anche gli altri due <<Cosa?!>> Esclama Mark scandalizzato notando anche i succhiotti sul mio collo dato che i capelli si erano leggermente spostati<<Parliamone a casa Mark...>> Sussurro esausta
<<Sai cosa?! Voi due potete pure andarvene!>>
<<Ma->>
<<Andatevene>>
Apro la bocca per parlare ma lui ripete la stessa cosa più forte, lo guardo male alzandomi, esco sbattendo la spalla contro la sua di proposito, Jaemin mi segue limitandosi a guardarlo male.

Torniamo in macchina e io scoppio a piangere, Jaemin mi abbraccia <<Tranquilla andrà tutto bene, vedrai.>>
<<Tu non puoi capire Jaemin...>> Singhiozzo tra le sue braccia
<<Posso capirti benissimo Seoyun...>>
Sospira lasciandomi un bacio sulla fronte per poi appoggiarci la sua <<Voglio raccontarti del mio passato, Seoyun. Sento che tu sei l'unica che merita di saperlo...>>
Lo guardo sorpresa, arrizzando le orecchie quando lui inizia a parlare <<I miei genitori sono morti quando avevo cinque anni, a quell'età avevo solo Jeno dato che ero figlio unico. Sono fuggito da tutto e da tutti insieme a lui, siamo diventati ragazzi di strada, rubavamo il cibo per andare avanti. Un giorno, all'età di tredici anni incontrai una bambina...>>

Flashback

<<Jeno! Guarda c'è una bambina in questo vicolo, è seduta su un cartone e ha i vestiti rovinati... È come noi!>>
Jeno si avvicina a me sporgendosi dall'angolo del muro vedendo la scena che gli ho appena descritto <<Dovremmo aiutarla...>>
<<E come? Anche noi siamo poveri, e soprattutto non abbiamo una casa.>>
Il mio amico più grande sbuffa e si avvicina alla bimba, scuoto la testa e lo seguo subito, lo vedo inginocchiarsi davanti a lei che sta tremando tutta <<Ciao, sono Jeno, lui è Jaemin. Siamo qui per aiutarti, non aver paura.>>
Mi abbasso anche io porgendole la mano, lei la guarda per qualche secondo per poi prenderla, mi alzo e tiro su anche lei che sussurra <<Mi chiamo Mayu...>>

Fine flashback

<< Era più piccola di me di due anni, io e Jeno iniziammo a rubare soldi per lei... Ho rapinato banche, persone ricche, l'ho fatto per riuscire ad aiutare Mayu, perché la amavo... Ero anche riuscito a pagare gli studi in questa scuola, ma lei è morta prima che essa iniziasse a causa di una grave malattia al cervello, sono rimasto così traumatizzato che non pensai più alla scuola, venendo boccato, infatti ho diciannove anni; diventai freddo, rude... Non mi importava di nessuno, nemmeno di Jeno, che nonostante tutto mi aiutava. Lui è sempre stato buono, non ha mai ferito una ragazza, e se osava flirtarci era solo per scherzo o perché gli piacevano veramente. Invece io ho iniziato ad usufruire delle ragazze per soddisfare il bisogno di essere felice, e soddisfatto... Sessualmente. Portavo a letto le ragazze e poi le ignoravo,o spezzavo il loro cuore dicendogli la verità e loro cambiavano scuola.
Ma poi sei arrivata tu, il mio piano era quello di trattarti come tutte le altre, ma il tuo carattere, la tua bellezza, la tua presenza mi hanno fatto impazzire, non so cosa tu mi abbia fatto ma... Ti amo Seoyun, ti amo veramente e voglio una relazione seria con te...>>

Rimango sorpresa dalle sue parole mentre lui asciuga le mie lacrime con i pollici, Jaemin era buono, ma crudele allo stesso tempo, e mi amava veramente...
Mi piombo sulle sue labbra baciandolo in modo dolce, lui ne ha bisogno e anche io ne ho...

Entrambi abbiamo bisogno l'uno dell'altro...

Don't tell 'em //Na Jaemin// IN PAUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora