Capitolo 25

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Jisung's p.o.v
Vidi il nome sullo schermo.
Yungchan.

Io: Ma mi prendi in giro?
Eravamo amici da sempre, ci dicevamo sempre tutto e lui ad una certa scompare non facendo sapere per giorni sue notizie, facendomi stare in pensiero, per poi chiamarmi?

Che bella faccia tosta.
O meglio, faccia di cazzo.

Sbloccai la chiamata con l'indice.
Yungchan: Ehy Jisungie, com-
Io: Ma che diavolo hai nel cervello?
Quasi glielo urlai.

A quel punto Felix mi scrutò con il suo fare critico per poi iniziare a mimare con la bocca
"ma chi è?", soltanto che io non gli risposi.

Yungchan: Ehy amico, che succede?
Io: Sparisci per giorni senza fare sapere niente ne a me ne ai ragazzi e mi chiami chiedendomi come sto?
Yungchan: Scusa Jisung, è solo che sono stato molto impegnato in questi giorni.

Non me la raccontava giusta.
Io: Così impegnato da non venire a scuola?
Yungchan: Ti sei accorto della mia assenza quindi. Ti sono mancato vero? Beh, spero di sì perché a me sei mancato.

Sentii le guance avvampare.
Cosa mi stava succedendo?
L'ultima frase mi fece arrossire, non ero abituato a questo genere di cose.

Io: Smetti di fare l'idiota.
Scoppiò in una risata.
Yungchan: Va bene, va bene, scusami mio grande padrone. Troverò un modo per farmi perdonare quando saremo a Monaco, promesso.

Immaginai il suo volto in quel momento.
Quel ragazzo mi faceva sempre sorridere, era così dolce e buffo.

Felix durante tutta la chiamata cercò invano di capire con chi stessi parlando.
non ci voleva un genio, avrebbe potuto intuire.

Ad un tratto sentii una seconda voce proveniente dal capo del telefono.
X: Channie, dove le metto queste?
Yungchan: Mettile pure sul tavolo.

Corrugai la fronte.
Yungchan: Scusa Jisungie, è che Minho non riesce proprio a capire dove vanno le maglie.
Rise nuovamente.

Minho? A casa di Yungchan? Cosa?
Da quando erano così in confidenza?
E poi perché subito dopo la scuola era andato da lui?

Yungchan: Comunque io e Minho tra un po' usciamo, ti va d-
Io: Sono con voi.
Dissi senza esitazione.

Sentivo uno strano senso di gelosia pervadermi il corpo.
Non li avrei lasciati soli neanche un momento di più.

Rimasi un po' stupito dai miei pensieri.
Ero davvero così geloso del mio amico?
Amico su cui tra l'altro facevo pensieri altrettanto strani.

Yungchan: Oh, perfetto! E già che ci sei pot-
Io: Si, lo dico anche agli altri. Ci saremo di sicuro, ciao.
E gli chiusi il telefono in faccia senza aspettare risposta.

Felix: Emh.. quindi?
Io: Sta sera si esce.
Felix: Ma chi era al tel-
Io: Su andiamo, mi devi aiutare con L'outfit.

Lo presi per il braccio e lo trascinai fino a casa.
Spiegai a tutti i programmi per la sera e non ci fu nessuno in disaccordo.
Strano ma vero.

Entrammo in camera nostra e mi diressi verso l'armadio di Felix.
Felix: Frena, cosa vorresti fare?
Disse mettendosi tra me e l'armadio.

Io: Voglio in prestito qualche tua cosina.
Dissi per poi spostarlo iniziando a tirare fuori le cose più intriganti.

Io: Allora come ti sembro?
Dissi dopo aver finito di vestirmi.
Felix mi guardò attonito.

Avevo messo degli skinny jeans neri super aderenti abbinati ad un crollo top non molto coprente diciamo.

In realtà non mi sentivo per niente a mio agio vestito a quel modo, ma il mio unico pensiero al momento era fare colpo.

Felix esitò.
Felix: Gioia mia... non ti sembra un tantinello esagerato vestirsi come una puttana solo per uscire con gli amici?
Io: No, per nulla. E non darmi della puttana.

Ero davvero nervoso quella sera.
Yungchan mi aveva davvero innervosito.
Anche Minho lo aveva fatto.

Felix: Come desidera sua maestà.
Si inchinò davanti a me.
Gli diedi un pugno in testa e lui gemette.

Quasi come per magia, riuscimmo ad essere tutti pronti, tranne naturalmente quel nano isterico.

Chan: Changbin se non ti muovi ti lasciamo qui.
Gli urlò dalla porta.
Poco dopo lo vedemmo correre giù per le scale.

Poco dopo salimmo su due macchine e ci dirigemmo verso casa di Yungchan.
Arrivammo e Changbin come di consueto suonò ventisette volte il campanello.

Vi venne ad aprire una donna dai lunghi capelli castani.
Doveva essere la madre.
X: Oh, buonasera.

Ricambiamo il saluto inchinandoci.
Woojin: Siamo qui per suo figlio e per Minho.
Sembrò leggermente imbarazzata.
X: Oh si, però in realtà mi sembrava che stessero facendo qualcosa di molto importante e privata in camera sua, quindi magari se aspettate è meglio.

Ci fece accomodare.
Cose molto importanti e private?
Che genere di cose?

Gli altri si misero a chiacchierare ma io proprio non ci riuscivo.
Dovevo sapere cosa stava accendendo lì dentro.

Mi dileguai con la scusa che dovevo andare al bagno, per dirigermi invece verso la camera di Yungchan.

Dovevo assolutamente sapere cosa stava accendendo lì dentro.

Angolino per Edi.
Ok adesso vado a nanna.

Who has no secret?   {minsung}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora