Capitolo 33

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Jisung's p.o.v
Mentre stavo parlando con Woojin, arrivò una chiamata suo cellulare di Minho.
Changbin.

Senza neanche pensarci sopra, presi irruentemente il telefono dalle mani di Minho, che mi rifilò un'occhiataccia scocciata.

Io: Pronto? Changbin?
Sentii mugugnare.
Changbin: Jisungie... Jisung-ah?
Io: Si, sono io, dimmi.

Dovetti trattenermi.
Mi faceva ridere il fatto che mi stesse chiamando con fare affettuoso, cosa che da sobrio non avrebbe fatto neanche pagato.

Changbin: No, vabbè niente, ciao.
Io: Ehi, cos.. Aspet-
Si sentirono delle imprecazioni da parte di Felix.
Felix: E dammi questo maledetto telefono!

Felix: Jisung, ci sei? Ti prego, dimmi di sì.
Mi sentii sollevato appena sentii la sua voce.
Io: Ci sono, dimmi tutto Lix.
Felix: Jisung qua sta succedendo qualcosa di strano, cazzo. Non mi piace questo posto, vi prego, venite a prenderci.

Sembrava che stesse per mettersi a piangere.
Cercai di mantenere un tono fermo.
Io: Felix, non possiamo se non sappiamo dove siete.

Felix: Ma io non so dov-
Attimo snervante di silenzio.
Felix: Oh, forse è scritto in questo depliant.

Felix: Bingo! Bene Jis, l'hotel si chiam-
Changbin: Dammi, ci parlo io!
Biascicò.
Felix: Changbin! Dammi immediatamente il telefono.
Il ragazzo stava per replicare, fino a quando si udirono solo dei vip ripetuti.

La linea era caduta.
Di nuovo.

Io: Cazzo!
Yungchan stava per dire qualcosa, ma Minho lo interruppe ancor prima.
Minho: Hai presente la farmacia in periferia?
Yungchan: Beh, si.

Minho: Benissimo perché io no.
Mi sbattei una mano sulla fronte.
Minho: Si trovano nell'hotel "Benessere".
Io: Ma tu come lo sai?

Mi venne spontaneo chiedere.
Minho: Conosco gente che conosce gente e così via.
Il tono con cui l'aveva detto non mi permetta di replicare.

Accenai un si con la testa.
E pochi istanti dopo Yungchan schiacciò il pedale.

Felix's p.o.v
Era caduta la linea.
Di nuovo.

Non potevo crederci, ero completamente fuori di me.
Avevo paure, mi trovavo in posto sconosciuto alquanto bizzarro dato che a ogni chiamata cadeva la linea e in più ero con Changbin.

Changbin ubriaco e arrapato.
Pessimo accostamento.

Changbin: Lix..
Mugolò steso sul letto.
Felix: Che vuoi?
A quel punto mi prese il braccio e mi tirò giù facendomi atterrare sul letto.

Changbin: Stai qui con me.
Chiuse stancamente gli occhi.
Changbin: Anche se non vuoi fare sesso.
A quella frase arrossii.

Mi sentivo in colpa.
In colpa per averlo fatto stare così e per aver voluto per un momento approfittarmi del ragazzo che amavo.

Felix: Mi dispiace Bin.
Gli accarezzai dolcemente la guancia con il dorso della mano.
Felix: Ma anche se lo avessimo fatto, cosa sarebbe cambiato? Ora sei solo ubriaco con gli ormoni a mille, ma nella vita di tutti i giorni tu non ti sogneresti mai di farlo con me.

Sentii un nodo risalire per la gola e il familiare pizzichio alle estremità degli occhi si faceva sentire sempre più.

Io: Io non ti piaccio. E non ti piacerò mai.
A quel punto un lacrima solitaria sfuggì al mio controllo, rigandomi così la guancia.

Faceva male. Ma era la verità.

Changbin mi prese la mano con cui lo stavo accarezzando e incamiciò a stamparci sopra tanti bacini.
Changbin: Tu non me lo hai mai chiesto.

Corrugai la fronte.
Io:Che cosa?
Changbin: Non mi hai mai chiesto se tu mi piaci.

Scoppiai in una risata amara.
Io: E perché avrei dovuto? Mi sembra palese la risposta.

Changbin spalancò gli occhi per poi puntarli sui miei.
Changbin: Ne sei proprio sicuro?

Angolino per Edi
Scusate per il capitolo.
Ho paura che questa storia sia noiosa, ditemelo vi prego.

Who has no secret?   {minsung}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora