Capitolo 40

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Minho's p.o.v
Guardai il numero.
Ero in guai seri.

Io: Io ora avrei la necessità di rispondere alla chiamata.
Dissi cercando di fare il disinvolto.
Jisung: Ma ti sembra un buon momento geniaccio?
Spalancò gli occhi guardando nella mia direzione.

Io: C-credo sia importante, devo assolutamente rispondere.
Deglutii inconsapevolmente.
Felix: E vai!

Mi inchinai come avevo notato era di consueto fare e mi allontanai fin dove non sarebbero riusciti a sentire la conversazione.
Mi appoggiai al muro e guardai lo schermo del telefono.

Presi un lungo sospiro.
Io: Signore, premetto che voglio scusarmi del mio comportamen-
X: Lo sai che prima ho parlato con uno dei tuoi amichetti, mmmh? Il ragazzo non sembrava molto propenso a parlarmi.

Non sapevo cosa rispondere.
X: Comunque Minho, scherzi apparte.
Il suo tono si fece improvvisamente più serio di quanto già non fosse.
X: Cosa diamine stai combinando?

Riuscivo a sentire ogni singolo battito del mio cuore.
Portai inconsciamente la mano sul petto, come per calmarlo.
Io: In realtà signore, ho fatto passi in avanti. Però c'è stato un piccolo contrattempo e-

X: Si, lo so, ne sono a conoscenza. Tranquillo, ho già pensato io a tutto.
Io: Signore? Posso farle una domanda?
X: No, non l'abbiamo fatta fuori noi. E non so chi diavolo sia stato.
Disse secco.

Mi si geló il sangue.
Odiavo quando faceva quella cosa.
Io: Quindi non ci saranno problemi?
X: Di nessun tipo. E ora vai. Muoviti. Non ti resta molto tempo.

Feci per replicare, ma mi fermai quando sentii il suono ripetuto che segnalava la fine della chiamata.
Mi grattai il collo e tornai dagli altri.

Jisung: Prendi la tua roba, fanno tornare tutti a casa.
Non rimasi troppo sorpreso.
Prenderemmo i nostri zaini e ci avviammo verso casa degli altri, dato che i ragazzi avevano invitato me è Yungchan a stare da loro.

Chan: Ragazzi, che ci fate qui! Qualcosa non va?
Ci scambiammo tutti sguardi pieni di amarezza. Sapevo che lui era particolarmente in confidenza con la professoressa.

Felix: Hyung mi spiace.
Notai che aveva gli occhi lucidi.
Chan gli accarezzò i capelli e avvicinó il volto al suo.
Chan: Ehy Lix, che succede?

Jisung fece un passo avanti.
Jisung: Hyung.. ci hanno rimandati perché è successa una cosa orribile a scuola.
Si bloccò per qualche istante.
Yungchan: Hanno trovato la professoressa Choi senza vita nella nostra aula.

Si avvicinò per poi stringerlo in un'abbraccio.
Vidi il ragazzo sbiancare.
Aveva la bocca semiaperta e gli occhi spalancati.
Sembrava non respirasse.

Chan: C-come.. i-io, non l'ho n-nemmeno... è da più di una settimana che n-non ci vedevamo..
Balbettò cercando a stento di trattenere gli incombenti singhiozzi.

Yungchan: Andrà tutto bene Hyung, sono certo che scopriranno chi ha fatto ciò.
Continuò ad accarezzargli la nuca, mentre il suo corpo veniva ancora fortemente scosso dai singhiozzi.

Jisung's p.o.v
Non riuscivo a dire o fare granché.
Non trovavo parole per descrivere quello che provavo.

La mia fottuta professoressa era stata assassinata. Nella mia classe.
E non aiutava di certo lo Hyung che continuava a piangere senza sosta.

Minho: Che cosa ti succede Jisung?
Appena me lo chiese non capii, ma pochi istanti dopo mi accorsi della lacrima che mi stava rigando la guancia e così mi affrettai a scacciarla.

Ero in preda ad un vortice di emozioni.
La scuola, l'arrivo di Minho, i miei sentimenti per quello stramboide, le feste con fiumi di alcool, gli svariati problemi dei ragazzi e adesso ci si mette pure la professoressa morta nell'aula.

Minho senza proferire parola si avvicinò a me e iniziò ad accarezzarmi dolcemente il fianco, anche se impacciatamente.
Era davvero carino.
Non riuscii ad impedirmi dall'andare a fuoco, ma decisi comunque di lascialo fare: volevo solo godermi il momento.

Alzai lo sguardo verso di lui e notai la sua solita espressione impossibile a tutto e tutti.
Mi accoccolai maggiormente a lui.
Chissà cosa mi nascondeva quel ragazzo, essendo sempre così misterioso.
E strano.

Passammo la serata tutti insieme, ridendo e scherzando, cercando di alleggerire i nostri poveri cuori almeno un po'.

Dopo aver visto un film e fatto qualche stupido giochino, mi ritrovai disteso nel mio letto con le coperte fin sopra il naso, mentre quella sottospecie di orso comunemente detto Changbin mi propinava il suo russare.

Chiusi lentamente gli occhi, ma la mia mente mi riportò all'alto ragazzo dai capelli biondi.
La mia mente era come manipolata da Minho e non facevo altro che pensare a lui.

Nella mia mente era impresso ogni suo singolo dettaglio.
Dai piccoli occhi ridenti e fuggitivi, al naso prominente e le candide labbra che avrei baciato per ore.

Tenendo gli occhi chiusi riuscivo come a percepire il suo tocco sul mio corpo, sui miei fianchi, sulle mie cosce.
Aprii gli occhi e sollevai il piumone.
Sbuffai alla vista della mia erezione.

Era ormai diventata una routine quella di pensare a lui per poi eccitarmi.
Riflettei velocemente e constatai che non avevo la minima voglia di alzarmi e finire il lavoro, perciò cercai di ignorare il mio amichetto.

Mi feci cullare dal russare dell'orso, dal leggero respiro di Felix e dal pensiero di Minho accanto a me.

Stavo per cadere nelle braccia di Morfeo, quando sentii una mano tapparmi la bocca.
Spalancai le palpebre e cercai di urlare ma i luccicanti occhi che mi stavano fissando mi zittirono all'istante.

Angolino per Edi
Ok, sono tornato. Finalmente sono arrivate le vacanze anche per me e sono entusiasta dato che sono stati mesi davvero difficili.
Sono contento che ora potrò tornare a scrivere dato che adoro farlo lol.
Ringrazio se c'è ancora qualcuno che legge questa lagna lagnosa ahaha.
Vi voglio bene

Who has no secret?   {minsung}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora