Harry è a lezione di Miss Ferri.
Miss Ferri è una donna tutta d'un pezzo. Di origini italiane, è stata una ballerina classica e seppur abbia sancito il ritiro delle grandi scene da anni, non rinuncia ad insegnare – la ragione per cui non insegni nell'American Ballet ma ad un semplice scuola di arte e spettacolo non è ancora chiaro a nessuno, meno che alla direttrice.
Il pianista ha concluso il suo componimento e nello stesso istante, ben dieci ragazzi su quindici concludono la sequenza di riscaldamento alla sbarra. Una precisione impeccabile, Miss Ferri è soddisfatta – è così evidente dal suo volto.
"Cinque minuti. Riprenderemo con le diagonali."
Harry sospira, affiancato da Luke che gli sorride. Stanno parlottando del più e del meno, le ballerine riscaldano le punte per le sequenze e Taylor gli sorride – assiste alle lezioni sostenendo di poter memorizzare i nuovi passi per poter recuperare.
Nessuno gli ha chiesto di Louis, né Taylor né Niall. Forse perché Harry sta cercando di rimandare al più tardi possibile quel discorso, non vuole saperne più nulla di lui.
"Qualcuno ti sta cercando." Dice Taylor con un sorriso. "E non sembra essere felice." La leggerezza del tono è palpabile ed Harry capisce di chi sta parlando senza bisogno di chiederle di specificare il soggetto. Luke al suo fianco strabuzza gli occhi nel vedere quella scena, così come tutti in quella sala rimangono senza parole.
Louis Tomlinson, in tuta da lavoro, con uno strofinaccio sulla spalla entra in sala sbattendo la porta non curandosene di nulla e nessuno. Non servono le occhiatacce di Taylor che lo invitano a retrocedere, tantomeno lo sguardo assassino di Harry.
"Giovanotto, cosa sta facendo?" Miss Ferri gli chiede altezzosa. Infastidita dalla presenza di un estraneo nella sua sala, durante la sua lezione di danza classica avanzata – una delle classi più difficili, i suoi allievi hanno bisogno di concentrazione e non di un ragazzetto che fa casino, per di più lasciando impronte con le scarpe ovunque. "Sto parlando con lei! Esca immediatamente da qui, non le è permesso entrare durante le mie lezioni!"
Louis interrompe la sua marcia e posa i suoi occhi sulla donna.
"Ci metterò due minuti, non si preoccupi." Ignora le minacce della donna di chiamare la direttrice – ah, quanto gliene può importare di quella donna a lui! In quel momento poi, neanche può immaginare.
Harry lascia la borraccia d'acqua per terra e gli si avvicina.
"Cosa ci fai qui? Vai via prima di cacciarti in un casino." Lo minaccia a bassa voce, sperando che nessuno lo senta parlare in modo talmente offensivo e basso – Miss Ferri ripete sempre: un buon ballerino prima di essere tale è una persona rispettabile. Ed Harry sa di potersi allontanare anni luce dal prototipo di buon ballerino che la sua insegnante decanta a gran voce.
"Vuoi spiegarmi cosa cazzo è questo?" Lo urla Louis a gran voce e poi gli porge un foglio. Foglio che Harry conosce bene perché è lui ad averlo stampato poche ore prima.
"Louis, non mi sembra davvero il caso-" Ti prego. Harry non pensava l'avrebbe visto, non pensava nemmeno si fermasse a dar peso alla bacheca scolastica.
"Ah non ti sembra il caso, dici? Stai cercando un nuovo partner e dici che non ti sembra il caso di discuterne? Non pensavo fossi così dannatamente infantile!"
Taylor ha un espressione sconcertata sia perché non ha mai sentito uscire dalla bocca di Louis così tante parole una dopo l'altra sia perché non aveva idea che Harry fosse alla ricerca di un altro partner, non quando con Louis si era creata una così promettente intesa.
"Pensavo di farti un favore, okay?" Glielo urlò Harry, perdendo le staffe.
"Farmi un favore, dici?" Louis lo colpirebbe se solo non fosse consapevole di non poterselo perdonare mai. "Mi sono messo in ridicolo per te, ho ballato questa stupida danza e tu pensi di farmi un cazzo di favore?"
Harry quasi si sente in colpa, dovrebbe sentirsi in colpa: ha dato il ben servito al suo partner di nascosto senza neanche comunicargli questa decisione. Poi si ricorda di come quello che lui considerava il suo partner abbia chiuso con lui ogni rapporto al di là di quella collaborazione e non ci vede più dalla rabbia.
"Allora, tu non mi parli per una settimana, scompari, poi ricompari e mi lasci...e io, io dovrei volerti ancora come partner? Hai una faccia tosta a presentarti qui per farmi il quarto grado!"
L'attenzione di tutti è richiamati dall'incessante battere per terra di un bastone di legno. Quello che Miss Ferri usa per aiutarsi a camminare quando il suo ginocchio inizia a far i capricci dopo ore passate in piedi a girovagare tra le sbarre dei suoi allievi.
"Non ci siamo lasciati perché non siamo mai stati insieme, lo vuoi capire?" Non penso davvero quello che ho detto. Louis lo realizza l'istante successivo dopo averle dette quelle parole, ma quando si arrabbia non riesce a controllare i suoi pensieri ed escono fuori.
Harry è già pronto con la sua risposta ma l'insegnante interviene seccamente.
"Harold, non un'altra parola!" Lo rimprovera. "E tu, fuori da questa aula, immediatamente!"
Louis rimarrebbe ancora a urlargli contro ma si rende conto di non aver più niente da dirgli. Si sente usato, perché Harry è davanti a lui, in tutto il suo splendore, e lo guarda con gli occhi fiammeggianti pronto per saltargli al collo. E Louis, Louis non credeva sarebbe stato così difficile.
"'Fanculo, Styles. Fanculo a te e questa scuola del cazzo, davvero." Accartoccia quel pezzo di carta e lo butta nel cestino, lasciandosi quella sala alle spalle. Le porte sbattono e tutti rimangono fermi nelle stesse posizioni che avevano fino a quando Louis era ancora in sala.
"Cos'avete da guardare! Diagonali, ora." In aula si alza un brusio, ma eseguono quanto detto dall'insegnante.
Harry prosegue con i suoi esercizi ma ormai ha perso il tempo d'esecuzione.
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Where soul meets body L.S
FanfictionLarry | StepUp!AU | Menzioni di violenza e omofobia | 46.4K Dal testo: "- Harry, come puoi pensare che io non creda in te? Io credo in te, cazzo, molto più di quanto non fai tu." Deglutisce perché capisce di star dicendo troppo. Frasi così dirette...