Whenever you laugh. | in pausa |

Night talks and stupid jokes.

Mi svegliai alle 3.30 di pomeriggio con la testa pesante. Restai qualche minuto nel letto con gli occhi chiusi e dopo averli aperti, vidi l'ora e mi drizzai di scatto.

Cavolo, ho dormito così tanto.
pensai fra me e me passandomi la mano fra i capelli.

Nonostante la testa, quelle ore di riposo mi avevano fatto recuperare tutte le energie. Mi sentivo più forte.

Mi alzai e rifeci il letto. Dopodiché iniziai a guardarmi intorno: la camera di Cam era davvero bella. I muri bianchi contrastavano col letto scuro e una gigantografia di foto di una spiaggia durante il tramonto si trovava esattamente sopra la testata. Stetti lì a guardarla quando però il mio sguardo venne attratto dalla moltitudine di foto e alcuni disegni attaccati sul muro a destra.
C'erano fantastici ritratti fatti dalle fan; rimasi sorpresa nel vederne uno che raffigurava me e Cameron nella prima foto che Bryant, un nostro amico fotografo, ci avesse mai scattato a noi due insieme.
Mi ricordavo perfettamente la volta in cui era stata fatta: eravamo dietro le quinte prima di andare sullo stage per uno spettacolo. Piegati dal ridere, con gli occhi socchiusi e le bocche aperte in risata, guardavamo Taylor che era appena scivolato dando una culata per terra.

Ricordando quel giorno iniziai a ridere dal sola.

Mi spostai poi per guardare la scrivania e trovai un'altra foto che mi fece quasi piangere: i ragazzi con me e Mali, il giorno del ritorno in Italia. Abbracciati, avevamo tutti le lacrime agli occhi.
La presi in mano. Dietro ad essa c'era un post it attaccato.

'SCENDI UN PO' GIÙ E SMETTI DI CURIOSARE COME AL TUO SOLITO, CAPRA'
la calligrafia di Malika.
Risi di nuovo e scesi giù di sotto.

"Buongiorno eh!" Disse Nash mentre cercava di lavare i piatti senza rompere niente.

"Ciaaao" risposi strofinandomi gli occhi.

"Suppongo tu abbia dormito bene!" Ridacchiò guardando l'orologio. "Abbiamo già pranzato, ma Cam prima è uscito per delle commissioni e ha detto che sarebbe andato anche a fare un po' di spesa, perché in frigo non c'è praticamente niente."

"Mmm che genere di commissioni?" Gli domandai facendo l'occhiolino e una faccia maliziosa.

Nash rise. "È andato ad aiutare sua sorella col trasloco."

"Sierra sta traslocando?" Dissi sorridendo stupita.

"Si! Va a vivere col suo fidanzato."

"Wow, sono tanto felice per lei!"

Entrò nella stanza Malika dalla porta-finestra del terrazzo. Notai la sua faccia, era un po'... Scossa.
Appena mi vide però il suo viso mutò e mi venne incontro.

"Ben risvegliata bella addormentata! È due ore che ti aspetto." Disse dandomi una spinta e sorridendo.

"Buongiorno anche a te, Mali! Dormito bene?"

"Si, abbastanza." Rispose.

Bugia. Riuscivo sempre a capire se stesse mentendo o no. Dopo le avrei parlato.

Guardai Nash che con gli occhi bassi si girò e li alzò solo per dare a Malika uno dei suoi tipici 'sguardi di conforto', capaci di farti sorridere anche durante un terremoto.

La serratura fece rumore.

"Hey scansafatiche, venite un po' ad aiutarmi!" Ci interruppe Cameron entrando con tre enormi borse della spesa.
Era rosso di fatica e sudato, sembrava appena ritornato da un incontro di box.

"Non solo sono stato un'ora e mezza a spostare mobili da una parte all'altra, sono pure andato a fare la spesa e arrivando a casa con questi macigni, scopro che l'ascensore è momentaneamente fuori uso! È uno scherzo?!" Concluse parlando col fiato corto.