AXEL IL VENDICATIVO

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...POV Rory...

'Oggi è Domenica e mi tocca andare a lavorare.

Lavoro in un bar-ristorante,tutti i week-end dalle 9 di mattina alle 17;ho questo lavoro da circa cinque mesi e mi trovo bene.

Il mio datore di lavoro di chiama Anita Fassi;

E' una donna gentile,simpatica,disponibile e esigente;mi trovo molto bene a lavorare per lei e la paga è molto buona,non mi lamento.
Anita ha 47 anni,alta 1.66m,capelli neri come la pece,occhi verdi e leggermente grassottella.

Mamma è uscita di casa alle 6.30 per andare in ospedale;oggi ha il turno alle 7 e torna a casa alle 18.

Sono sveglia dalle 7.30 e ho appena finito di farmi una doccia molto rilassante.

Adesso sono in camera mia,con solo l'intimo addosso,davanti al mio armadio,alla ricerca di cosa indossare.

Ogni mattina è sempre la stessa storia,non so mai cosa mettermi anche se ho l'armadio pieno di roba;ma cosa posso farci,siamo così noi donne,no?

Dopo quasi 15 minuti piazzata davanti l'armadio,ho deciso di indossare dei jeans strappati in entrambe le gambe,una canotta non troppo larga ma nemmeno troppo stretta color grigio chiaro con il numero 81 scritto sopra in nero,una giacca abbastanza leggera di pelle e delle scarpe da ginnastica bianche.'

Appoggio tutto sul mio letto,afferro la canotta,quando sento spalancarsi la porta e mi giro di scatto.

...POV Axel...

'Sono le 7.40 di mattina e mi sto preparando le valige per andare a casa di Nora.

La cosa non mi rallegra perché preferirei rimanere in questa casa,nella mia casa,dove sono cresciuto,dove ha vissuto mamma e dove abbiamo passato momenti belli e indimenticabili.

Ma cosa posso farci,mio padre mi obbliga a fare tutto ciò che dice lui e io devo farlo senza nemmeno ribattere.

Papà è uscito presto stamattina per andare in ospedale dove lavora.

Oggi mi vedo con Marco,il mio migliore amico;devo raccontargli tutto quello che successo ieri;chi è la nuova compagna di mio padre e che oggi andrò a vivere con la ragazza che odio con tutto me stesso.

Ancora non ci credo,io e Rory sotto lo stesso tetto,un'incubo.'

Dopo mezz'ora,che ho buttato di malo modo tutti i miei vestiti dentro le valige,esco di camera mia e scendo al piano di sotto,con in mano un borsone,dall'altra un trolley e su una spalla un'altro borsone.

Guardo casa mia,forse per l'ultima volta,con malinconia,per poi uscire di casa e andare alla mia macchina.

'La mia bambina (è così che chiamo la mia macchina) è una peugeot 208 gti nera con la parte dietro rossa,finestrini oscurati e cosa più importate,GUAI A CHI LA TOCCA!

Nessuno la guida,nemmeno mio padre.'

Carico tutte le valige nel baule,mi metto alla guida,allaccio la cintura e parto verso l'indirizzo che mi ha dato mio padre.

'Sono molto responsabile alla guida e con responsabile non intendo dire che vado alla velocità richiesta,ma che sto molto attento a non fare nessun incidete,mi metto sempre la cintura di sicurezza,non parlo al cellulare mentre guido,insomma queste cose qua.'

La via lo trovata abbastanza velocemente,anche perché conosco questa città come le mie tasche.

Parcheggio la mia bambina davanti la casa e prima che abbia sbagliato abitazione,guardo il nome sul citofono e ci leggo Nora Sarmone e Aurora Gironi;

'Perfetto,non ho sbagliato casa!'

Mi avvicino al baule della mia bambina,lo apro e afferro tutte le mie valige,per poi chiuderlo e avviarvi verso l'ingresso di casa.

'E' una casa molto grande,più grande di casa mia;

E' ha due piani.

La casa e di un color panna con un sacco di finestre,quindi suppongo che sia molto luminosa.

C'è un vialetto privato di cemento,dove ho parcheggiato la macchina,con un piccolo giardino davanti casa,pieno di piante e alberelli.

Per arrivare alla porta d'ingresso c'è un'altro vialetto molto più piccolo del primo,dopo aver salito due scalini,mi ritrovo in un piccolo terrazzo con la porta d'ingresso.
Sul terrazzo c'è un tavolino rotondo con due poltroncine.

Una bella casa,non mi lamento.'

Apro la porta d'ingresso,con la chiave che mi ha dato Nora ed entro.

'Come immaginavo la casa è molto luminosa e mi piace.

Appena entri c'è un grande soggiorno che ti accoglie,molto illuminato e molto accogliente.

E' arredato con due divani di pelle nero,posizionati ad L e divisi da una pianta e sopra ad entrambi i divani ci sono cuscini rossi e neri;in centro c'è un tavolino in vetro quadrato,con sotto un grande tappeto rosso e morbido;davanti al divano c'è un grande mobile in legno,con una grande televisione e soprammobili di ogni genere e foto di
Nora e sua figlia;ci sono tre finestre,con ognuna una tenda rossa con ricami in nero;c'è un grande camino con sopra ad esso delle altre foto.
Alla sinistra c'è una porta con vetro,dove porta alla cucina.

La cucina è anch'essa molto luminosa e grande.

E' rustica ed elegante;in centro alla cucina c'è un bancone e alla sinistra,vicino alla finestra,c'è un grande tavolo dove si pranza,con sotto un grande tappeto color beige;sopra al tavolo c'è un centrotavola di fiori molto elegante.

C'è un corridoio,dove porta al bagno;molto grande anch'esso e luminoso;dal color verde acqua.In fondo al corridoio c'è un'altra porta dove si scende nella lavanderia.
Salendo le scale entro dentro un lungo corridoio,dove porta a molte stanze;

Decido di entrare nella prima più vicina,alla destra.'

Appena spalanco la porta,la prima cosa che vedo è Rory,che si gira di scatto verso di me,con solo addosso l'intimo.

Sorrido.

AXEL:"Ops!"-dico divertito guardandola,mentre lei si copre immediatamente,mettendosi davanti una canotta,afferrata dal letto-"Mi sa che ho sbagliato camera!"-dico divertito mentre lei avvampa imbarazzata-

RORY:"Come diavolo sei entrato?"-chiede acida,continuando a coprirsi-

AXEL:"Dalla porta?"-chiedo ovvio-

RORY:"Intendo dire come sei entrato se io non ti ho aperto."-mi spiega fredda-

AXEL:"Tua madre ieri mi ha dato le chiavi.Non ti ha detto che oggi ci trasferiamo qui?"-scuote la testa-"Beh da oggi questa e anche casa mia!"-dico con un ghigno-"Sai dov'è la mia camera?"-le chiedo guardandole le gambe-

RORY:"Non so quale sia la tua camera e ora vattene!"-mi sputa acida,sorrido guardandola divertito-"ESCI!"-mi urla e io con ghigno esco dalla sua camera,chiudendo la porta alle mie spalle-

AXEL:"Non sarà male vivere qui!"-dico a me stesso,entrando in un'altra stanza-

'Non so se è questa la mia nuova camera,ma non me ne importa nulla e mi prenderò questa.

E' adatta a me;è molto luminosa e i colori che ci sono mi piacciono molto,nero e blu;c'è un grande letto matrimoniale con un copriletto blu elettrico,un tappetto grande nero e morbido,una scrivania sotto la finestra,con una sedia con rotelle di pelle nera,un grande armadio e vari soprammobili che toglierò mettendo i miei che andrò a prendere a casa mia.

Non è la mia camera ma comunque mi piace molto.'

Appoggio tutte le valige a terra e mi guardo un po in giro.

...POV Rory...

'Non posso crederci!

Perché mia madre non mi ha detto nulla?per non parlare di quell'idiota che entra senza bussare.

Ah ma ora mi sente quella donna svampita!'

Mi vesto in fretta.

ODIO E AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora