Durante la pausa pranzo vado a Scotland Yard dove trovo Ryan (il mio collega di università) che mi viene in contro e mi porta in uno stanzino. Mi consegna dei fascicoli "Sono solo delle copie ma stai attenta, se lo scoprono mi radiano" annuisco seria e metto i fascicoli dentro la mia enorme borsa e dopo averlo ringraziato esco.
Prima di uscire dall'edificio noto due persone nell'ufficio di un poliziotto forse Fred... o Geoff. Metto a fuoco le due figure e riconosco i miei carismatici vicini.
Me ne vado prima che loro notino la mia presenza e prendo un taxi per tornare a lavoro,prima però passo da casa per posare i fascicoli.
La sera torno a casa e passo il resto della notte su quei fascicoli e riesco a risolvere qualche omicidio di basso conto.
Il giorno dopo mi sveglio di mattina presto e prendo un taxi per andare a Scotland Yard dove trovo Ryan dietro una scrivania.
Gli poso i fascicoli davanti e gli sorrido "Li hai risolti?" chiede incredulo "Omicidi da manuale" dico alzando le spalle.
Lui scuote la testa incredulo mentre io vado verso la porta e andare a lavoro.
Inizio il turno e va tutto tranquillamente quando, durante la pausa pranzo ricevo una chiamata da Ryan:
R: Pronto? C'è appena stato un omicidio. Se vieni immediatamente puoi vedere la scena del crimine ma fai prestoJ: Mandami la posizione!
E riattacco.
Una volta ricevuto il messaggio con un indirizzo esco di corsa e vado verso il luogo indicato.Una volta arrivata mi fermo per calmare il respiro e noto un gruppo di poliziotti che delimitano l'area.
Dietro di loro un corpo davanti l'entrata di un supermarket.
Ghigno e mi avvicino ad uno degli uomini in divisa e con aria innocente dico "Scusi io dovrei andare a fare la spesa, è possibile passare di qua?"
Assumo l'espressione più tenera che ho e ottengo ciò che voglio.L'uomo mi scorta fino a dentro il negozio e durante il tragitto do un'occhiata al corpo.
Una volta dentro vado verso la vetrina più vicina e inizio a studiare la scena quando vedo un bigliettino a qualche metro dal cadavere. Nessuno sembra farci caso perché scambiato per cartaccia ma ha qualcosa di strano....È perfettamente piegato, troppo pulito per essere stato buttato.
Mi concentro su quel piccolo pezzo di carta fin quando qualcuno non lo raccoglie. Alzo lo sguardo e vedo Sherlock che si gira tra le dita il biglietto.
I nostri sguardi si incrociano e lui aggrotta le sopracciglia come se non si ricordasse di me nonostante gli sia familiare.
Il nostro scambio di sguardi viene interrotto dal mio telefono che squilla e rispondo senza vedere di chi sia il numero:
X: SIGNORINA PARRISH SI PUÒ SAPERE DOVE DIAVOLO È FINITA?!
NON È PROFESSIONALE LASCIARE NEL BEL MEZZO DEL TURNO IL POSTO DI LAVORO! SI CONSIDERI LICENZIATA E VENGA A RESTITUIRE LA DIVISA IL PRIMA POSSIBILEChiudo il telefono esasperata...come ho fatto a non pensarci?!
Devo assolutamente trovare un'altro lavoro o andrò a dormire sotto un ponte.Esco dal negozio e senza prestare attenzione a nessuno prendo un taxi e vado al mio ex posto di lavoro.
Dopo aver consegnato la divisa torno a casa e passo la serata a cercare annunci sul giornale ma niente sembra essere adatto a me...babysitter,dama di compagnia, dogsitter sono lavori che non bastano a sostentarmi!
Decido di andare a fare una passeggiata, magari trovo qualche negozio in cerca di una commessa!
Mi metto il cappotto per evitare il freddo londinese e quando apro la porta mi ritrovo due occhi di ghiaccio davanti.
La figura alta e snella di Sherlock mi sovrasta, ha una mano alzata stretta a pugno, segno che stava per bussare.
Istintivamente faccio due passi indietro dalla sorpresa ma inciampo finendo con il sedere per terra.
Un po' dolorante mi rialzo sotto lo sguardo del moro sull'uscio della porta
"Ma che ci fai qui?" chiedo una volta stabile, lui senza rispondere mi porge un biglietto, quel biglietto. Sul dorso c'è uni stemma che prima non avevo notatoAgrotto le sopracciglia riconoscendo il disegno "Conosco questo stemma" sussurro cercando di ricordare dove lo avevo già visto.
Nel mentre apro il foglio e leggo le poche righe che vi sono scritte:
Il caso 3434 di un paesino a 107Km da Londra rimane irrisolto, sono certo che SH troverà questo messaggio quindi forza, cinsulente investigatore, il gioco inizia
Ripiego il foglio e glielo consegno "Perché me lo hai mostrato?" ripone il foglio nella tasca interna del suo cappotto "Ho analizzato il foglio, un uomo di circa 30 anni l'ha scritto uccidendo un uomo così che io lo potessi trovare, ho controllato i paesi possibili e ne ho trovato uno esattamente a 107 Km di distanza che a quanto pare è da dove vieni quindi volevo sapere se hai di meglio da fare che aiutarmi ma sono abbastanza sicuro che la risposta sia no considerando che non sei sposata o fidanzata, stavi uscendo da sola e senza dover incontrare nessuno, quindi non ti sei ancora ambientata del tutto e altrimenti trascorreresti le tue giornate in modo noiosamente monotono" conclude infine.
Offesa dalle sue deduzioni così crude gli sbatto la porta in faccia.
Caso 3434.....È l'omocidio di mio padre, e se l'assassino avesse deciso di tornare allo scoperto? Se c'è qualcuno che può scoprirlo è il bel moro dietro la porta...
Certo, chiedere il suo aiuto significherebbe raccontargli tutta la mia vita ma ne vale la pena, per mio padre!
Apro la porta trovando Sherlock con un aria confusa "Ci sto" lui ghigna fiero di se "Ma..." continuo io e vedo il suo sorriso spegnersi lentamente "Devo essere tenuta aggiornata costantemente e tutte le informazioni che ti darò sono estremamente personali quindi non dovrai divulgarle. Il paese in questione si chiama Gravesend. Ci sono nata e cresciuta, è un piccolo borgo molto difficile da raggiungere se non con una macchina. Niente autobus nè treni. Se devi indagare dovremmo andare a stare là per un periodo. C'è casa dei miei genitori libera, mia madre si è trasferita da mia sorella a Galway in Irlanda. La casa è molto grande, ed è circondata da un giardino non troppo esteso. C'è internet quindi per qualsiasi ricerca non ci saranno problemi. Domande?"
Lui sembra pensarci un po' e poi risponde" John verrà con noi e anche lui saprà tutto del caso, prenderemo un taxi tra 3 ore quindi fai le valigie, durante il viaggio ci racconterai tutto"
Si volta e inizia ad andarsene ma io lo richiamo "Da cosa le hai capite quelle cose?" lui si volta guardandomi negli occhi "Da come sei vestita, dal profumo che non indossi, dai gioielli mancanti, dalla mancanza di entusiasmo nei tuoi occhi e nessuna fede o anello di fidanzamento" senza attendere alcuna risposta gira i tacchi ed entra nel suo appartamento.
Rientro in casa e faccio le valigie, se lo avessi saputo non le avrei nemmeno sfatte, quanto sono stata a Londra? 2 giorni? E già torno a casa ma non sarà per sempre! Una volta finita tutta questa storia tornerò al mio piano originale:entrare a Scotland Yard!
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Un cuore scolpito nella roccia-Sherlock Holmes
FanfictionUna giovane con un passato non troppo limpido alle spalle arriva al 221A di Baker Street. Come le vite di questa e del consulente investigativo si intrecceranno per poi unirsi?