Carichiamo le valigie nel taxi e ci sediamo tutti e tre dietro con Sherlock al centro. Il viaggio inizia e il consulente alza il divisorio tra noi e il guidatore "Quindi...?" mi sprona a parlare e così inizio il racconto
"Successe molti anni fa, era il mio ultimo anno di liceo e avevo deciso di iniziare giurisprudenza quando tornando a casa da scuola vidi mia madre e mia sorella accasciate a terra in lacrime. Andai da loro correndo seguita da Andrea, il mio ragazzo di allora. Mi raccontarono che mio padre era stato coinvolto in una sparatoria, una cosiddetta vittima innocente e fu archiviata come tale nonostante l'assassino non solo è a piede libero ma gode pure di anonimato. Io non ho mai creduto alla storia dell'incidente, troppe cose non quadravano! Ad esempio la disgrazia è successa nel parcheggio di un autogrill fuori città ma mio padre non aveva motivo di trovarsi lì in quel momento anzi, doveva essere in ufficio! Ma mia madre trovò una scusa banale per la polizia, inoltre è molto sospetto che le telecamere si siano rotte proprio quel giorno! L'assassino comunque portava un passamontagna, non si sa di più.
Come ho detto non ho mai creduto a questa messa in scena e iniziai ad indagare ma ero solo una ragazzina e Andrea mi convinse ad abbandonare l'idea di fingermi detective, comunque prima di finire gli studi per diventare poliziotta quei fascicoli erano già pieni di polvere. Sentendomi impotente decisi di voler lavorare a Scotland Yard ma-" e qui venni interrotta da Sherlock" Ma non c'era posto e hai preso il lavoro da cameriera per ripiego mentre qualche conoscenza ti passava dei fascicoli sottobanco"
Sgrano gli occhi "Come lo sai?" chiedo a dir poco sorpresa "Ti ho visto in centrale qualche giorno fa" annuisco "Come mai sei stato chiamato per l'omicidio? Non era niente di strano" lui punta i suoi occhi di ghiaccio nei miei "Hai visto il corpo da vicino?" scuoto la testa "Sul corpo erano state incise numerose volte delle iniziali, le mie"
Passiamo il resto del viaggio in silenzio, ognuno immerso nei suoi pensieri.
Quando arriviamo scendiamo dall'auto "Juliet le valigie le porta John fai strada" e mi sprona a camminare.
Arrivo davanti la porta e la apro, Sherlock entra subito e dopo di lui John trascina faticosamente le tre valigie "Vuoi una mano?" gli chiedo prima di entrare "Nooo guarda mi diverto a sudare e a fare il facchino" alzo le spalle "come vuoi" ed entro in casa.
Lo sento borbottare qualcosa ma non ci faccio caso "Al piano di sopra ci sono tutte le camere da letto. La mia è la prima le altre sono libere e c'è quella matrimoniale. La password del wifi è sul post-it sul frigo. Fate come se foste a casa vostra"Sherlock si guarda intorno studiando la casa in ogni piccolo particolare "Il frigo è vuoto" esclama John "Mi sorprenderei del contrario. Vai tu a fare compere? Dividermo le spese ovviamente" lui chiude il frigo "Dove dovrei andare a comprare il cibo? Siamo in piena campagna!"
"Avevo una moto, dovrebbe essere in garage, la puoi usare. Le chiavi dovrebbero essere lí" lui corre verso il garage come un bambino che vuole scartare i regali di natale.
Vedo Sherlock salire la propria valigia al piano di sopra "Prendo la camera accanto alla tua" io annuisco "Era di mia sorella, se è femminile sai il perché" lui non risponde e si chiude in camera.
Porto il mio bagaglio in camera e inizio a sistemare i vestiti nell'armadio, apro la finestra e ammiro il panorama che tanto mi era mancato (anche se sono stata via solo 2 giorni).
Dalla finestra vedo John sulla moto con il casco che sta per partire, mi fa cenno con la mano e dopo corre verso un market che abbiamo visto durante il viaggio.
"Che lavoro facevano i tuoi genitori?" mi giro e vedo Sherlock che mi parla dalla finestra accanto. Quasi cado dallo spavento "Bhe, mia madre casalinga e mio padre un qualche lavoro di ufficio" lui sembra sorpreso "Lavoro di ufficio? E con un solo stipendio riuscivate a mantenere una casa del genere?!" io alzo le spalle e lui continua "Juliet, credo che nella tua famiglia ci siano non pochi segreti" detto questo chiude la finestra e torna dentro.
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Un cuore scolpito nella roccia-Sherlock Holmes
FanfictionUna giovane con un passato non troppo limpido alle spalle arriva al 221A di Baker Street. Come le vite di questa e del consulente investigativo si intrecceranno per poi unirsi?