Ha sorriso

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Non riuscì a rifiutare la sua richiesta.

Ci ritrovammo in camera mia, io che gli spiegavo psicologia e lui che ascoltava.

"È il primo ad avermi chiesto una mano... dovrei prenderla bene... giusto?"

"Ma qui... perché l'affermazione è sbagliata?" mi chiese puntando la seconda frase dell'esercizio 5.

La lessi ad alta voce.

"Il cervello non è l'organo principale del sistema nervoso... cosa c'è di difficile da capire?"

"Perché è falsa?"

"Come perché? E' scritto qui..." dissi puntando con il dito la pagina prima che aveva appunto come argomento il cervello...

"Comincio a credere che non volesse un vero aiuto..."

***

Minho non riusciva a concentrarsi finendo col guardare solo ed unicamente lei.

"Ma mi stai ascoltando?" chiese lei scocciata.

"Perché c'è pure scienze in psicologia?"

"Perché il cervello è una parte fondamentale del corpo che manda tutti gli stimoli al nostro corpo..." dissi quasi disperata

"Finalmente dimostri di non essere apatica..."

"Cosa?"

"Cosa ha appena detto? Lui... lui..."

"Tu cosa vuoi veramente da me?" chiese lei scazzata.

"Volevo conoscerti..."

"C... conoscermi?"

Negli ultimi 2 anni nessuno si era più avvicinato a lei, nessuno aveva voluto saperne di lei... e ora c'era veramente qualcuno disposto a tanto?

"Sai... tu sei strana, non mi vergogno a dirlo... ma sei anche interessante."

"Interessante?"

"Si. Quindi vorrei conoscerti."

Per la prima volta Y/n non capì qualcuno. Le sembrava quasi innaturale. Che fine aveva quel suo dono?

"Cosa vuoi sapere da una come me?" chiese sbruffando.

"Perché non parli con nessuno?"

"Non mi piacciono le persone."

"Non ti piacciono le persone? E allora cosa ci faccio io qui?"

"Me lo hai chiesto tu!"

"Ma tu potevi anche rifiutarti..."

"Questo ragazzo mi farà diventare pazza ne sono sicura..."

"Va avanti."

"Ahhh ammetti che ho ragione!"

"Non ho mai detto nulla del genere ti ho chiesto di andare avanti."

"Ok ok..."

Si fermò un momento.

Minho sapeva perfettamente dove voleva andare a parare. Doveva solo fare attenzione a fare le domande giuste.

"Perché non sorridi mai?"

"Odio sorridere."

"Non è vero."

"Cosa te lo fa pensare?"

"Il fatto che stai sorridendo proprio ora."

"Non sto sorridendo."

"Tu credi?" disse per poi mostrare con il suo cellulare il sorriso che aveva in volto...

Con te al mio fianco//Lee MinhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora