A volte è difficile

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"Ecco... per caso ti va... di entrare in casa?"

***

"Mi... mi ha chiesto veramente di entrare in casa..."

"Ecco io..."

"Ok... non... non fa niente..."

"No aspetta..."

"Dio perché non riesco a dire si..."

"Si?"

Y/n era davanti a Minho, mai si sarebbe aspettato una tale richiesta. Era banalissima ma per lei no e lui non se lo aspettava... forse bastava veramente starle vicino anche solo per qualche ora per riuscire ad avere un contatto di qualsiasi genere con lei.

"Io... ehm..."

"Va bene Minho non c'è bisogno di dire niente... ci vediamo domani."

"Si, entro."

Y/n già pronta ad entrare in casa si fermò alla soglia della porta per poi girarsi verso il ragazzo.

"Puoi anche rifiutare... non voglio obbligarti, se non vuoi tranquillo..."

"Sembra molto più naturale rispetto solo a questa mattina, mi stupisce sempre di più..."

"Chi ti ha detto che non volevo entrare?" chiese Minho ridendo.

"Non sembravi convinto..."

"No è che..."

"Non le posso dire che sono così di felice del suo invito dal non sentire più i battiti del mio cuore... pensa Minho pensa."

"Mh?"

"Non me lo aspettavo..."

"Idiota..."

"Beh... vuoi stare li fuori ancora un pò o...?"

"No! Entro entro!"

***

"Dammi lo zaino lo porto in camera mia."

"Oh... ok"

"Perché ho le mani sudate? Dio non voglio fare brutte impressioni eppure sto facendo tutto il contrario..."

Fui distratto dai miei pensieri quando i miei occhi caddero su alcune fotografie riposte sul mobiletto all'entrata.

Il mio sguardo cadde su una fotografia in particolare.

Raffigurava Chan e Y/n con i loro genitori e senza accorgermene la presi in mano per guardarla meglio.

"Mh... com'erano piccoli..."

"Eravamo in Italia..."

Mi girai improvvisamente.

Y/n era cupa ai miei occhi.

"Penso di aver appena fatto una cazzata..."

"Oh... scusa... non.. non dovevo impicciarmi."

Con te al mio fianco//Lee MinhoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora