01. nuovo arrivo

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«Kookie, sveglia! Abbiamo una sorpresa per te» esclama mia madre e, dalla sua voce squillante e raggiante, posso intuire sia felice oggi; speriamo che almeno il "regalo" sia di mio gradimento, oppure non la perdonerò per avermi svegliato così presto al sabato.

Oh, cavolo! Non mi sono neanche presentato: mi chiamo Jeon Jungkook, ho quindici anni e la mia vita è come quella di qualunque altro ragazzo adolescente, più o meno.
Ma non dò la colpa ai miei genitori o alla noiosa cittadina in cui vivo, perché a me piace essere il timido ragazzo secchione che sono; e non reputo la mia vita noiosa solo perché alcuni dei miei compagni la ritengono tale. A me piace com'è, e mi piace anche la normalità.
Difatti non sono mai stato abituato ai cambiamenti, ad esempio ho risentito tanto l'ultimo trasloco che abbiamo fatto io e la mia famiglia l'anno scorso; È per questo che non sono ancora ambientato bene a scuola, ma non me ne preoccupo: mi piace stare sulle mie.

«Arrivo! Mi vesto e scendo in due secondi» rispondo, cercando di alzare la voce per farmi sentire dal piano di sopra.
Dipoi, una volta indossati i rispettivi vestiti, mi dirigo in salotto dove trovo i miei genitori sorridenti; le loro spalle sono avvicinate come a nascondere qualcosa dietro di esse.
Corrugo le sopracciglia, impacciato, dopo aver intravisto una chioma blu sbucare da dietro i loro dorsi.
In quell'esatto momento i due si spostano di lato lasciando che quella figura celestiale si facesse esaminare.

«Sorpresa! Nuovo fratellone» le parole di mia madre mi trafiggono come mille aghi sul petto; nel mio vocabolario non esiste la parola fratello ed io non sono intenzionato minimamente ad averne uno.

Non mi avevano neanche mai parlato di questa loro decisione, e la mia reazione spaesata dev'essere stata esilarante dato che entrambi ridacchiano; poi mio padre mi riprende «stavamo davvero male all'idea di vederti così triste e legato solo con Jimin, e in più sai quanto noi stessimo provando ad avere un figlio, quando tu eri molto più piccolo di ora; beh, ci siamo decisi qualche anno fa di adottare Taehyung, ma sai... l'adozione è un processo lungo e difficile». Durante il suo discorso rimango a bocca aperta; io sto benissimo e non ho di certo bisogno di un tale dai capelli blu per essere più socievole e aperto a nuove conoscenze.
In più, non avendomi neanche avvisato, mi sento estremamente escluso da questa loro decisione; gli occhi cominciano a pizzicarmi e cerco di mandare giù il groppo che mi si è formato in gola.
«Jungkook ma che-» blatera mia mamma, cercando di trovare le parole giuste «noi volevamo solo avere un'altro figlio e vederti felice con esso» a quelle parole il cuore mi si scalda, ma non mi azzardo a pensare neanche un secondo di perdonarli.

Dopo poco, però, ci ripenso guardando quel ragazzo dai lineamenti angelici e soavi.
È alto, snello, con un viso perfetto e occhi profondi di un marrone tendente al nero. Ha dei capelli leggermente scompigliati che ricadono sulla sua fronte e labbra piene, con una dolce forma a cuore; per poco non mi mozzo il fiato, perciò cerco di calmarmi.
Ha lo sguardo basso mentre sta usando il cellulare, infatti mamma lo richiama «Taehyungie, almeno saluta»; lui alza lo sguardo, svogliatamente, verso di me e incatena i nostri occhi.

La sua foce profonda e sensuale arriva ai miei timpani come una ventata d'aria fresca in una giornataccia d'estate «ehm, ciao».
Proferisce ogni parola lentamente, distogliendo lo sguardo dal mio per farlo tornare sul suo telefono.
«C-ciao, io sono Jungkook» sbiascico, preso dall'imbarazzo mentre, da lui, ricevo solo un accenno di risata dal suono estremamente grave.

«Ragazzi, che asociali! Fate conoscenza» interviene papà, dopo qualche minuto, cercando di alleggerire il silenzio che si era creato «su Kookie, fagli vedere un po' la casa e la vostra camera»
«N-nostra?» urlacchio io scombussolato, non potrò più invitare Jimin a dormire se lui occuperà il secondo letto nella mia stanza;
Nel frattempo mamma sorride e dà una spintarella sulla schiena del blu, il quale alza di nuovo lo sguardo e, facendo un piccolo sbuffo, depone il cellulare in tasca per poi seguirmi al piano di sopra.

Mentre saliamo le scale sbuffò, chissà se rientra nel genere di persone che frequento o è più quel tipetto snob che tratta male tutti...
Spero vivamente la prima opzione: non sopporto davvero le persone che denigrano ciò che ritengono sfigato.
Mentre arriviamo alla fine delle scale mi volto verso di lui, deciso a cominciare una conversazione degna di questo nome, ma un particolare cattura la mia attenzione.

Mi sta guardando il culo!?

***

ragazzi, questa nuova ff mi sa di strano però la trama, devo dire, che l'ho pensata bene... quindi spero vi possa piacere in qualche modo ahaha

Nuovo spazio autrice:

Dio! che bei ricordi, i miei inizi da "scrittrice", se così si può dire.

Spero che questa revisione sia apprezzata dato che mi ero accorta di quante incongruenze ci fossero nella trama e -credo- di essere migliorata nello scrivere.
In più questa storia è ormai parte di me, essendo la prima che ho scritto, quindi mi sembrava giusto riscriverla come meglio potevo.
Soo, vi auguro di trovare gioia nel rileggerla migliorata.

Thankiù anche di tutto il supporto che ho ricevuto grazie ad essa, abbiamo ormai superato le 70k letture e posso solo ringraziarvi;

fighting!

brotherly love;𝐭𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora