12. crollo

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Mi accascio per terra, non curandomi dello schifo che si trova sulle piastrelle malandate del bagno, e lascio che il mio corpo smetta di trattenersi da tutte queste emozioni contrastanti; «mghm p-perchè sono c-così s-sensib-bile?» piagnucolo appoggiando la fronte sul pavimento mentre acqua salata sgorga dai miei occhi, solcandomi le guance.

Mi abbandono ai singhiozzi isterici, che mi impediscono quasi di respirare, e mi ritrovo a pensare alla causa di questo crollo emotivo; forse la ragione principale porta il nome di Taehyung.
Da quando questo è entrato nella mia vita ho provato per la prima volta sensazioni strane con un ragazzo per giunta mio fratello, ho baciato una persona del mio stesso sesso inespertamente, e tutto questo con una velocità spropositata; probabilmente il motivo del mio pianto è lui.

«Jungkookie sei qui?» la voce del blu arriva alle mie orecchie all'improvviso ed io mi tappo la bocca con una mano, cercando di attenuare il suono dei singhiozzi, ottenendone così uno sconnesso.
La sua mano batte sulla porta del bagno ma io rimango in silenzio, accasciato su me stesso; «piccolo so che sei qui» sbiascica, questa volta con un tono malinconico, come se avesse percepito quanto stessi trattenendo i singulti¹.
«Apri dai, e dimmi perché piangi» continua sospirando una volta finita la frase;
«n-nho! vattene!» urlo con voce rotta e Taehyung controbatte prontamente: «ti prego, sono qui per te».
«Vai via!» continuo, con un tono troppo alto e tremante.
«Ma ti ho detto che sono qui per te» insiste Taehyung, in contemporanea io porto le mani fra le ciocche di capelli, tirandole, e cacciando un urlo lacero.
«Vattene! N-non ti v-voglio vedere! v-vattene, vattene-eh!» strillo mente il blu mi interrompe con tono alterato;
«d'accordo me ne vado, rimani a piangere come un bambino su cose di cui non vuoi parlare» dice seccato, dopodiché sento i suoi passi allontanarsi e la porta sbattere.

Sospiro, coprendomi il viso con le mani, e lascio che la mia mente stacchi la spina per qualche secondo; ho bisogno di pace, di non pensare a niente, di dimenticarmi dei miei problemi esistenziali, ma è difficile.
Fa male che Taehyung non si sia neanche reso conto di avermi provocato tutto questo casino dentro il petto, per lui è forse un gioco? quando parlava in quel modo a Jimin mi ha fatto male, tanto, e lui ha fatto percaso finta di non accorgersene? non ha davvero capito perché piango?

«Cocco?» la voce di Seokjin si propaga nel bagno interrompendo il mio flusso di pensieri, nel frattempo la sua mano bussa delicatamente contro lo stipite.
«T-ti prego Jinnie v-vattene, voglio s-stare da solo-oh» sbiascico asciugandomi gli occhi con le maniche troppo lunghe della felpa che indosso.
«Taehyung era venuto a cercarti ma è tornato da noi con i coglioni girati, avete litigato?» chiede in risposta alla mia affermazione, aggiungendo poi un «apri la porta, con me puoi parlare di tutto; siamo amici da ormai tantissimo tempo e lo sai che dietro agli insulti ti voglio un bene dell'anima, di me ti puoi fidare e lo sai; avanti piccolo Jungkookie».

Dopo qualche secondo di silenzio mi decido quindi ad aprire la porta e Jin, sorpreso dai miei occhi rossi e gonfi, mi tira a se abbracciandomi.
Accarezza la mia chioma mentre cerca di calmarmi dai singhiozzi ed, una volta riuscito nel suo intento, assevera: «stupido bambino, dì alla mamma cosa ti turba».

***

singulti¹ = singhiozzi

i like drama gayzz;;

spero il capitolo vi sia piaciuto come sempre!! anche se non è un granché, serve a farvi capire quanto Koo sia confuso e talvolta incoerente su quello che prova per Taehyungie ⊹.°

brotherly love;𝐭𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora