13. bugie

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«Non è niente Jinnie, sto bene, è solo una giornata no qualunque» sbiascico, ancora con il viso premuto al suo petto;
«non dire bugie ad eomma» controbatte, staccandomi dal suo torace per poi aggiungere «me lo puoi seriamente dire, sono qui per te».
Esito per qualche secondo, non sapendo davvero come comportarmi, dopodiché opto per raccontargli una mezza menzogna; sperando che Seokjin abbocchi all'amo.

«I-io sono innamorato di un ragazzo che probabilmente non se ne rende conto, e-e non so cosa fare..» bisbiglio mentre Jin si porta una mano alla bocca.
«Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo che ti piaceva la mazza! e tu negavi» afferma puntandomi un dito al petto in segno di accusa, per poi ricomporsi velocemente «ok la smetto, ma chi è questo ragazzoccio?» continua, ora con fare curioso.

«Non mi va di dirlo, so che prima o poi verrà a saperlo tanta gente» dico, muovendo il piede nervosamente e spostando continuamente lo sguardo agitato;
«io? io non lo direi a nessuno, hai la mia parola» dichiara portandosi teatralmente il palmo destro sul cuore, prendendomi poi per le spalle «sul serio, credimi».
«Io mi fido di te, m-ma magari ti scappa i-involontariamente qualcosa con qualcuno e-e poi sono io a p-pagarne le conseguenze» cerco di convincerlo anche se so quanto sia insistente e talvolta asfissiante;
«ma dai piccino! a me non scappa nulla» afferma ed io sono quasi tentato di dirgli un'altra bugia per farlo zittire quando Jimin irrompe in bagno chiassosamente.

Con sé c'è anche Taehyung, lo sta tirando per un polso, e quest'ultimo ha un'espressione seria ed indignata;
«beh? che hai Kookie?» domanda il biondo, mollando finalmente il blu per dirigersi verso il sottoscritto; sposta Jin quasi brutalmente per poi venire a stringermi a se.
«Cocco che hai?» chiede ancora, passando nel mentre la sua piccola mano nei miei capelli, ormai piatti per via delle troppe carezze.
«N-nulla» mormoro, sporgendomi dalla sua spalla per guardare Taehyung negli occhi; il quale, non riuscendo a reggere il contatto visivo, si appoggia a braccia conserte allo stipite, portando lo sguardo sul pavimento.
«Kook non dirmi cavolate, sono serio! noi ci siamo per te» blatera sicuro Jimin, indicando con un braccio se stesso e gli altri due; io annuisco in risposta ma, deciso a non dire nulla di quello che provo, rimango in silenzio.

Jin richiama la mia attenzione sbattendo un piede a terra ed io sgrano gli occhi dato che questo mi aveva detto un secondo fa che non avrebbe spiaccicato parola con nessuno; ho fatto bene a raccontargli una menzogna.
«Ragazzi» spezza il silenzio Seokie, parlando al blu ed al biondo «Kookie mi ha detto il motivo e, dato che voi siete importanti per lui ed affidabili, è giusto che voi lo sappiate» Taehyung spalanca gli occhi e si volta bruscamente verso di me.
«A lui l'hai detto e a me no, eh?» sputa con disprezzo ed io sento improvvisamente gli occhi pizzicare, perché mi tratta così male ora?
«Calmati Taehyungie, Kook avrà avuto le sue ragioni» ribatte Jimin, accarezzando sensualmente un braccio al blu, per calmarlo, ed a quel gesto esco di senno.

«Ma andatevene tutti a fanculo!» urlo straziato, correndo subito dopo fuori dal bagno; passo per i corridoi ora pieni di gente che mi guarda confusa e con disprezzo, sbatto contro qualche spalla ma non smetto di muovere le gambe come un forsennato.
Una volta arrivato nel giardino del retro della scuola, mi accascio vicino ad un abete e scarico tutta la confusione dentro di me sulla corteccia dell'albero che comincio a strappare con violenza, riducendomi le mani ad un scempio.

«Ei, tutto ok?» dopo qualche minuto di strazio una voce sconosciuta arriva alle mie orecchie e prendo un colpo.
«C-chiunque sia, ti preg-go v-v-vattene via-ah» piagnucolo; nel frattempo, contrariamente a quanto detto, il ragazzo si siede di fianco a me.

«Oi» sussurra «cos'hai? ti senti male?» continua, poggiandomi una mano sulla schiena, ed io alzo la testa verso di lui con ancora il magone.
«Cucciolo-» dice l'argento nonappena posa lo sguardo sulla mia faccia «io sono Yoongi; so che è un brutto modo di conoscerci ma se c'è qualcosa che non va possiamo parlarne» sbiascica osservandomi serio.
«E-ehm grazie d-davvero ma non ce n'è b-bisogno, comunque io s-sono J-jungkook» bisbiglio mentre gli porgo una mano tremante, perdendomi poi nei suoi occhi color pece.

***

non so... questo capitolo non mi convince; buttt spero vi piaccia ୭̥*.•

brotherly love;𝐭𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora