Scuoto la testa, arrivando all'entrata di camera mia, e mi schiarisco i pensieri: devo essere pazzo. C'è letteralmente una possibilità su mille che mi abbia guardato il didietro quindi devo calmarmi; sospiro pensantemente e gli faccio cenno di entrare per primo.
Lui mi guarda alzando le sopracciglia e, una volta dentro la stanza, lascia il suo zaino per terra come fosse un sacchetto di spazzatura.
Dopodiché si siede sul letto e mi guarda, sempre in silenzio, scrutandomi dalla testa ai piedi; sul suo viso spunta un sorrisetto.«Come hai detto che ti chiami?» domanda, come se prima -mentre stava al telefono- se ne fosse fregato di ascoltarmi.
«Uhm, Jungkook... Jeon Jungkook» rispondo, cercando di sembrare meno intimidito di quanto in realtà lo fossi; il suo sguardo è così difficile da sostenere, mette fottutamente in soggezione.
«Ok» mi guarda divertito «puoi venire a sederti di fianco a me, non mangio mica» scherza, così deglutisco e mi avvio, sedendomi fianco a fianco con lui.«Beh, spero che ti troverai bene q-qua» cerco di farfugliare qualcosa di sensato, trovandomi visibilmente in uno stato imbarazzante.
«Oh grazie...» la sua voce si abbassa drasticamente mentre poggia una mano sulla mia coscia e ridacchia.
Quel suo visino è così perfetto che potrei non abituarmici mai.
Peccato che la sua personalità non rispecchi il suo faccino angelico. Dato che, dopo avermi sorriso, abbassa lo sguardo sul cavallo dei miei pantaloni e lecca le sue labbra sensualmente.Io lo guardo, più scioccato che stupito, e mi alzo dal letto.
«Ei, dove vai?» si allarma immediatamente il blu, così mi calmo e gli rispondo pacatamente.
«Facciamo un giro della casa?»
Lui scuote la testa «dopo... devo sistemare le mie cose ora, non ti va di darmi una mano?» ammicca, ed io sento le guancie andare a fuoco.
«Ahem, d'accordo»Così torno da lui e prendo il suo zaino su una spalla.
«Se vuoi sistemo io la tua roba e tu vai a farti una doccia... ci vorrebbe dopo il viaggio che hai fatto» trovo velocemente una scusa per mandarlo fuori dai piedi e restare da solo.
«Grande idea fratellino, vado» si congeda lui, uscendo dalla camera; così io mi dirigo verso la scrivania per svuotare lo zaino e smistare le varie robe.[...]
Passata una mezz'oretta, Taehyung torna in camera ed io subito gli spiego l'attuale situazione «hyung ho sistemato la maggior parte delle tue cose, mancano solo alcuni vestiti da mettere nei casset-» ma lascio istintivamente la frase in sospeso quando mi volto a guardarlo: indossa solo un asciugamano sulla vita, non troppo stretto.
Lo fisso un po' a disagio al contrario di lui, il quale sembra parecchio divertito dal mio imbarazzo.
«Che hai da guardare? Ora sono tuo fratellone... dovrai abituarti a vedermi così» afferma, mentre io mi volto subito dalla parte opposta.
«Si, certo... è-è che ci conosciamo solo da un'oretta e ti presenti c-conciato così» ribatto, torturnandomi le dita con le mie lunghe unghie.Ma, dopo aver detto ciò, sento i suoi passi avvicinarsi al mio povero corpo immobile come una statua.
Un'unica cosa mi salta ripetutamente per la testa ora: questo non ha proprio capito che ora siamo fratelli.
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brotherly love;𝐭𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤
Fanfiction兄弟 ━ E se tra i due si sviluppasse più di un rapporto fraterno? » 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢: ☄︎- in riscrittura / 𝐑𝐄𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄 ☄︎- boyxboy ☄︎- soft & smut ☄︎- narrazione in prima persona al presente ☄︎- accenni yoonmin, sope, vmin, namkook, yoo...