Capitolo 8

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"Anche in una prossima vita, se vuoi."

Non ebbi notizie di James per un po' di tempo.
Pensavo si sarebbe ripresentato sotto casa o qualcosa del genere, ma non fu così.
Passai la maggior parte delle vacanze a casa a studiare e a recuperare il programma perso.
Uscii solo un paio di volte con Marianne, per andare a fare compere.
In realtà, non comprai molto perché tutto costava troppo.
Alla fine comprai solo un braccialetto blu scuro.
Aveva detto la commessa che era uno di quelli che realizzavano i desideri.
Non ero mai riuscita a credere a queste stupidaggini, ma in quel momento, avevo bisogno di qualcosa che desse speranza, e quel braccialetto era l'unica cosa che riusciva a infondermene.
Mi sentivo proprio scema, ma alla fine sì, lo comprai.
Quando tornai a casa, prima di dormire, lo presi e lo strinsi tra le mani.
Abbassai le palpebre e dissi fra me e me "desidero recuperare la mia memoria".
Riaprii gli occhi e rabbrividii all'arrivo di una folata di vento gelido dalla portafinestra aperta.
Mi alzai e andai a chiuderla.
Mi distesi sul letto e lentamente mi addormentai.

La mattina seguente mi alzai presto per andare a correre.
Ero semi gelata, nonostante mi fossi messa i guanti, il giubbotto e un capello di lana.
Senza nemmeno rendermene conto, arrivai al giardino in cui andavo spesso quando avevo le idee confuse.
Mi sedetti sul muretto di pietre e tirai fuori da una fessura tra due massi un pezzo di carta e una penna che avevo messo l'ultima volta in cui ero venuta in quel luogo.
Non riuscivo a capire il perché, ma tutto ciò che riguardava la mia vita privata mi era tornata in mente molto in fretta.
Ogni giorno, un pezzo del mio passato ritornava a galla mentre riguardo a James, non mi veniva nulla in mente.
E di curioso c'era questo, perché probabilmente con lui, avevo passato i momenti più significativi della mia vita.
Questo, lo intuii da tutto ciò che Marianne mi aveva raccontato.
Cominciai a scrivere tutto ciò che mi veniva in mente.

Ricordi.
La vita è fatta di attimi che resteranno per sempre impressi tra i tuoi ricordi.
Potranno consumarsi, con il passare del tempo, diventare più confusi, meno nitidi, ma se c'è una cosa di cui sono sicura, è che non spariranno mai del tutto.
Basta solo saper cercare nel posto giusto.
In una parte remota dentro di te, celano migliaia di ricordi.
E io ne sono certa, se non mi arrenderò, riuscirò a trovare i miei.

Piegai il foglio e lo misi in tasca.
Lo avrei messo tra le pagine del diario che mi aveva regalato James.
Rimisi la penna dov'era e corsi a casa.
Lungo la strada, mi scontrai contro qualcuno.
Appena alzai gli occhi, vidi che era James.
Rimasi abbastanza sorpresa dal vederlo lì.
"Scusami." disse, aiutandomi ad alzarmi.
"No, sono io che non stavo guardando." ammisi, pulendo un po' di neve rimasta sulla tuta.
Sorrisi imbarazzata.
"Allora, che ci fai qui?" chiesi.
"Ero venuto per parlarti ma mia madre mi ha detto che eri uscita."
"Sì, sono andata a correre."
"Con questo freddo?"
"Sì, avevo bisogno di uscire un po'..."
"Già che siamo in tema, ti andrebbe di uscire con me uno di questo giorni?"
"Io?"
"No, Marianne."
"Ah..."
Alzo gli occhi al cielo. "Sì, tu!"
"Ehi, smettila di urlare, mi danno fastidio le persone che lo fanno.
"Ma non sto urlando."
"Sì, invece." ribattei.
Proprio non capivo come noi due finivamo sempre per litigare.
"Basta, non voglio discutere." disse alla fine. "Voglio solo sapere se ti andrebbe di andare da qualche parte insieme."
Non risposi subito, non sapevo cosa dire.
Rimasi solo a fissare i suoi occhi, che quel giorno, erano più azzurri del solito.
Ovunque, con te, andrebbe bene.
Pensai.
"Okay." mormorai, senza distogliere lo sguardo dal suo.
"È un sì?"
Annuii.
Sorrise.
"Fantastico." disse. "Ti verrò a prendere io."
"Quando?"
"Non lo so, ma presto."
"Sì ma..."
Non mi lasciò finire la frase che se ne andò.
"Ti chiamerò, va bene? Ora devo proprio andare!"
Rimasi ferma lì, a vederlo sparire all'angolo.
Ero dell'opinione che, forse, se avessi passato un po' più di tempo con lui, avrei cominciato a ricordare.

Andiamo a guardare il tramonto insieme?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora