Capitolo 23

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Vedo tutto bianco e una luce venire da sinistra. Non ricordo dove sono,ne tanto meno cosa sia successo.
Apro gli occhi e mi guardo intorno. Sarò in infermeria. Ma non so da quando.
Vedo le ragazze sedute poco lontano dal letto che parlano.

«Dove sono?»,chiedo con una voce sottilissima.
«Erza!»
Le ragazze si girano e la prima a raggiungermi è Wendy,che mi abbraccia.
«Ci hai fatte preoccupare un sacco»,ci dice Lucy.
«Cosa è successo?»,domando.

«Wendy era passata da te,pensava stessi dormendo,abbiamo aperto la porta e ti abbiamo provato a chiamare ma non rispondevi. Così ti abbiamo portata qui. Eri svenuta»,dice Levy.
«Sei qui da più o meno 2 ore»,continua Juvia.
«Ma ora sto bene?»,chiedo.

«Si,Poluska è passata poco fa per controllarti. Stai bene»,mi dice Wendy.
«I ragazzi?»,chiedo.
«Sono fuori»,mi dice Lucy.
«Se ti stai preoccupando per Jellal è stato proprio lui a portarti qui,in braccio»,ridacchia Juvia.
Arrossisco subito.

«Si è offerto lui stesso»,sorride Levy.
«Smettetela su! Poluska ha detto qualcosa approposito di quel fatto?»,domando.
Wendy annuisce. «Dovrebbero esserci tutti però »,dice.
Parliamo per altri 5 minuti,poi lasciamo entrare anche i ragazzi e Poluska.
Lancio uno sguardo veloce a Jellal ma lui sembra non essersene accorto. Meglio così.

«Allora Erza,prima che tu ti svegliassi ti ho fatto alcune visite di controllo come sta mattina. E ho notato che sentivo qualcosa che non avevo visto stamattina»,mi dice Poluska.
«Che tipo di cosa?»,chiedo.
«Dovrei fare degli accertamenti,per questo starai qui fino a domani»,mi dice.

Io annuisco. «Ora questo fatto potrebbe compromettere la sua salute?»,chiede Jellal.
Noto qualcosa di strano nella sua espressione. Noto la delusione,la tristezza e persino la preoccupazione. Mi chiedo cosa gli passi per la testa.
«Potrebbe,ma solo svenimenti o giramenti di testa,nulla di tanto grave. Per tanto,vorrei che a turno uno di voi stia qui,nel caso succedesse qualcosa»,ci dice.

Jellal si offre per primo. La cosa mi fa arrossire ma cerco di nasconderlo.
Poco dopo Poluska esce dalla stanza,lasciandoci da soli.
«Vedi di riprenderti,Erza»,mi dice Natsu.
«Non è lo stesso senza di te»,continua Gray.
«Siete tragici,non sto per morire»,ridacchio.

«Ci manchi lo stesso»,dice Lucy.
Sorrido. In questo momento capisco chi sono i veri amici,anche se loro per me sono una famiglia.
Passiamo molto tempo a ridere come sempre,cosa che mi rende molto felice e mi fa stare meglio.
Verso le 6 di sera i ragazzi escono dalla stanza,lasciando me e Jellal nella stanza,da soli.

Non so per quale motivo ma mi sta salendo l'ansia. Non so che dire e non so neanche come iniziare una conversazione.
«Oggi c'era il nostro appuntamento»,dice lui dopo un po' di silenzio.
«Lo so,mi dispiace tanto. Ma,se a te fa piacere,possiamo uscire domani sera»,gli dico sperando una risposta.

«Se sarai appena uscita da qui dovrai riposarti»,mi dice.
«Starò bene,non essere tragico»,sorrido.
Lui ricambia e la cosa mi sorprese molto. Ma la cosa che mi rese più felice è che passammo una serata a parlare del più e del meno. Mi sono sentita meglio. Molto meglio. Volevo chiedergli se era venuto qui anche per me,non solo per quel fatto.
Ma non l'ho fatto.

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