Capitolo 18

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«Beh,allora?»,gli chiedo ancora aspettando una sua risposta.
«Beh,ecco,sai bene quel fatto dell'enorme magia che sento provenire da questa scuola»,inizia a parlare.
Io annuisco. Non capisco dove vuole arrivare.
«A cosa vuoi arrivare?»,gli chiedo.
«Credo che questa magia venga da te,Erza»,mi dice lui guardandomi intensamente negli occhi.

Rimango spiazzata e molto confusa dalle sue parole.
«Che intendi?»,gli domando.
«Credo che quella magia che sento provenga da te. Sono qui da qualche giorno,ma sono abbastanza da capire che provenga da una persona,non da un oggetto o dalla scuola stessa. È particolarmente con te che sento questa magia. Ne conNatsu,ne con Lucy o tanto meno con Gray»,mi spiega.

Rimango completamente scioccata. Da un'altra anche delusa. Delusa da fatto che io ci credevo,credevo che si ricordava di noi. Mi sbagliavo.
«Erza,tutto bene?»,mi chiede appoggiando una mano sulla mia.
Il mio cuore batte ancora più forte del previsto. E il mio viso è più rosso di un pomodoro.
«Eh...si,sto bene»,gli dico guardandolo per un secondo negli occhi,poi distolgo lo sguardo.

«Però non è un fatto sicuro,sei una maga piuttosto potente,come molti in questa Accademia. Potrebbe solo essere una coincidenza»,mi spiega.
Io annuisco,ancora con la testa tra le nuvole.
«Erza?! Erza,ci sei? Mi hai sentita?»,mi chiede Jellal.
Mi risveglio dal mio stato di trance e lo guardo.
«Scusami,pensavo ad altro»,gli dico.
Lui sorride. «Come pensavo»,mi dice.

«Mi chiede se,insomma, ti andasse di uscire per il centro qualche volta»,mi chiede.
Apro leggermente la bocca,incredula della sua proposta.
«Si,sì certo! Mi farebbe molto piacere»,gli rispondo sorridendo.
Vorrei saltare e urlare come farebbe una ragazzina,ma per ora mi trattengo.

«Bene,allora che ne dici di questo sabato?»,mi chiede.
Io annuisco allargando il sorriso che ho stampato sul viso.
«Ti passo a prendere alle 21.00 davanti al dormitorio»,mi sorride per poi alzarsi.
«Certo,ci vediamo»,sorrido.
Ricambia il sorriso e poi,prima di andare via,si rimette la bandana sul volto.

Quando è ormai lontano,mi alzo di fretta e corro all'interno della scuola,alla ricerca di Mirajane. Poco dopo,la vedo seduta in una delle tante aule,con la testa china su un libro.
«Hey Mira»,la saluto prima di sedermi accanto a lei.
Alza lo  sguardo e mi sorride.
«Guarda chi si vede»,mi dice.
«Chi si vede! Dov'eri finita?!»,mi chiede.
«Scusami tantissimo»,le dico.
«Tranquilla,mi vuoi dire qualcosa?»,mi chiede sorridendo.

«Beh,sai che Mystgun è Jellal?»,le domando.
Lei scuote la testa.
Le spiego tutto al riguardo. Poi le dico anche il fatto della magia proveniente da questa magia e anche di quello che Jellal mi ha detto oggi.
«Caspita,mi sono persa molte cose»,mi dice lei.
Annuisco. «E c'è anche dell'altro, mi ha chiesto di uscire sabato sera»,le dico sorridendo.

Lei spalanca la bocca,visibilmente incredula e poi urla,proprio come una ragazzina.
«Sono felice per te,Erza»,mi dice lei.
Mi sento davvero felice. Passiamo altro tempo insieme poi ci uniamo al resto del gruppo e passiamo il resto della serata insieme.
Sono davvero felice.
Ora,la speranza che avevo prima e che era andata a farsi fottere,è rinata.

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