Juan accettò per educazione. Si trattava di una statuetta di toro in granato rosso con gli occhi in lattea pietra di luna.
«Oh! Grazie mille, Padre! È molto bella! Ma, davvero, non serviva! »
Non voleva ammetterlo ma il regalo, in fondo, gli aveva fatto davvero piacere.
«Ora però devo scappare. Devo andare a portare dei fiori per mio nonno al Cementerio»
All'udire quella parola, il vecchio alzò le sopracciglia. «Al Cementerio?... Stai attento chiquito!», intimò il vecchio allargando funestamente il nulla eterno del suo sguardo. «Dicono che là si nasconda un Cuélebre! Io, se fossi in te, me ne tornerei dritto dritto a casa!»
«Ma Padre, che cosa sta dicendo!? Non crederà mica a quei racconti per far spaventare i bambini? Non esistono i draghi. E, a dirla tutta, penso di essere un po' grandicello per queste storielle, non crede?» sentenziò Juan per ribadire che aveva diciassette anni e che ormai era un uomo.
«Bah! Fai quello che vuoi, chiquito, io intanto ti ho avvisato! Quel Cuélebre è un drago molto astuto ed ha denti molto più buoni dei miei!» rimarcò il vecchio cieco.
«E comunque, anche se mi succedesse qualcosa, Lei, Padre, non ne sarebbe di certo responsabile...»
«Oh, puoi dirlo forte, Juan... Io sono responsabile solo verso Dio... e la Storia!»
Juan lo guardò di sbieco mentre lui, ora a testa bassa, continuava a tagliare un altro pezzo di stoffa dalla sua bandiera. Il ragazzo non aveva parole con cui commentare le congetture affabulate di quel povero vecchio pazzo. Non voleva essere scortese. Si accomiatò da lui con un «Dios la bendiga!», e se ne andò dritto verso i cancelli torti ed arrugginiti della sua destinazione.
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DRAC DORMENT
Short StoryJuan è in viaggio verso il Cementerio De Las Piedras Negras. Lungo il cammino però accade qualcosa di strano e l'incontro con un vecchio prete cieco, intento a tagliare con un paio di cesoie arrugginite teli e teli di bandiere, lo porterà ad affront...