NUEVE

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Un sibilo latrante riecheggiò per tre volte in tutto il Cementerio. Le lapidi tremarono. Il piccolo toro rosso si voltòdall'altra parte e si mise a correre fulmineo verso il pozzo. Juan, disposto a riprenderselo, lo inseguì con agile destrezza. La statuetta, scalpitante sul bordo di pietra, stava per lanciarsi dritta giù per la bocca della cavità ma la mano di Juan riuscìad abbrancarla giusto un attimo prima che saltasse. In quell'istante la statuetta ritornò, d'improvviso, alla sua originaria immobilità. Tutto ad un tratto, un suono nefasto di ferro scricchiolante cominciò a trasalire in crescendo verticale dalle profondità dell'antica apertura e, in men che non si dica, un fascio di catene avviluppò il braccio di Juan ancora con la statuetta nella mano. Inutili furono le grida e gli sforzi che il ragazzo fece per divincolarsi. Si sentì tirare, e tirare ancora più forte, e ancora di più. Se non cedeva il polso gli si sarebbe spezzato in due. Si lasciò andare. Si lasciò divorare dal pozzo, senza pietà, nelle tenebre più oscure.

DRAC DORMENTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora