DOCE

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Juan allungò lo sguardo più in là, nella penombra più tetra della caverna, oltre i lumi tremolanti delle candele colanti, appollaiate distortamente qua e là, lungo le sporgenze rocciose...

Ed ecco spuntare la Bestia!

Aveva il corpo di un maestoso serpente lungo più di quaranta metri, avviluppato nel sonno delle sue innumerevoli squame verde smeraldo e corvino lucente. Una pelle dura e piuttosto spessa, che nessuna lama o colpo di fucile sarebbe mai riuscita a trafiggere. Le zampe possenti e dalla larga presa erano munite di unghie giallastre inzaccherate di macchie di sangue raffermo da secoli. Sul dorso stavano, ora rinserrate, due enormi ali di pipistrello che, secondo la leggenda tramandata di generazione in generazione al popolo spagnolo, sarebbero state capaci di radere al suolo con un sol battito persino la reggia del Re. Era il Drago! Era il Disseminatore di Discordie! Il Divoratore dei Popoli! Era il Cuélebre!

DRAC DORMENTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora