TRECE

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A Juan gli si rizzarono i peli delle braccia.

«Ma come fate ad essere ancora vivi?»

«È solo una questione di tempo» disse il Principe, «Vedi, ogni volta che il Dra...»

«È per via dell'indovinello!» sobbalzò Eulalia, troncandogli il discorso.

«Allora lascio parlare te!» gridò innervosito Isodoro.

«Ti conviene! Sono più sintetica e brava nelle spiegazioni. E se non mi fai finire giuro che proclamo la repubblica e puoi pure dire adios ai tuoi privilegi monarchici!»

Il Principe si zittì.

«Vedi Juan, ogni volta che il Drago si risveglia fa un indovinello che non riusciamo a risolvere. Ma se paghiamo pegno con qualcosa possiamo guadagnare tempo. Io gli do un po' dei soldi che ho ricavato dalla vendita delle mie lane mentre il qui presente principino si arrangia con le gemme della corona. Il problema è che quando non avremo più nulla da dargli quello ci mangia una volta per tutte e andremo a far compagnia alle altre ossa qui attorno.»

«Beh...», commentò Juan, «...io non ho niente di prezioso da dargli. Quindi sarebbe meglio che ci mettessimo a risolvere questo indovinello. Voi lo avete già sentito. Che cosa dice?»

I due fecero scena muta. Poi Isidoro, guardando con preoccupazione reciproca Eulalia, ruppe un silenzio che stava diventando imbarazzante: «Ehm... siamo stati talmente occupati a salvarci le penne che all'indovinello non ci abbiamo proprio dato peso».

«Siamo messi proprio bene, allora» concluse ironicamente Juan, «Andremo incontro al nostro destino e che Dio ce la mandi buona».

DRAC DORMENTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora