capitolo 7

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-Buon giorno ragazzi.

-Salve proff.

-Indovinate di che parliamo oggi?

-Poesia?

-Indovinato! Oggi tocca a Dante e al suo amore per Beatrice.

Non ero in vena di sentire parlare di amore. In fondo cos'era? Un salto nel vuoto. Una corsa bendati verso l'inesorabile. Una decadenza infrenabile che finisce con una distruzione. L'amore è paura. L'amore è orrore. Ma solo i poeti riescono a far trasparire il lato bello dell'amore, sempre se ce n'è uno.

Dante non aveva MAI parlato con Beatrice. Mai. Eppure la amava come si ama l'irrangiungibile. Amava tutto di lei, pur avendola solo visto due volte.

E lei? Lei muore, giovanissima, dopo aver avuto figli e marito. E Dante anche lui, aveva avuto famiglia, ma nel suo cuore c'era sempre e solo Beatrice, solo lei.

La proff spacciava il loro amore come uno dei migliori dei secoli. Ma infondo non c'era amore.

Tra me e Sara c'è, l'amore.

Lei mi si è buttata tra le braccia, come se non ci fosse un domani. Come se fossi l'unica salvezza in quel mare di cavolate illusive.

Le mie braccia erano reali. Il battito del mio cuore contro il suo viso era reale. Ed era terrorizzata. Era spaventata. Non sapeva se poteva fidarsi, ma ha deciso di si.

E l'amore è quello.

-Matteo, sei con noi?

-Si, scusi proff, stavo pensando.

-A cosa pensavi?

-Al mio, di amore.

-Deve essere bellissimo, vero?

-Si. Lei è bellissima. Lei è la mia Beatrice, la mia Silvia, la mia Lucia. Lei è il mio destino, il mio domani, il mio futuro. Lei è la ragione per alzarmi la mattina. Ma sopprattuto, lei è il mio presente, il mio oggi.

-È molto fortunata.

-Io sono molto fortunato.

-È una cosa dolcissima.

Questa era Sara.

-Si, lo è.

Sara aveva le lacrime. Oddio, ero riuscito a farla commuovere. Mi sentivo felicissimo.

-Sara, e tu? Chi è il tuo Renzo, il tuo Giacomo, il tuo Dante?

Perché doveva indagare, la Caldani? Però mi interessava sapere quello che pensava di me.

-Beh, il mio Grande Amore non ha nessun nome famoso legato ad opere grandi e magistrali. Il mio Grande Amore è una persona normale, perfetta, dolcissima. Lui è fantastico, mi protegge, mi rende sicura. Lui mi fa stare bene come non stavo bene da tempo. Ha presente le persone belle? Non belle fisicamente, anche se lui lo è, ma belle e basta. Lui è una di quelle poche, favolose persone. Io lo amo. Lo consoco da poco, so che è presto per dirlo, ma io lo amo. Lo amo come si ama l'impossibile, come il mare ama il cielo. Lo amo come un albero ama la primavera, come Dante amava Beatrice, come Renzo amava Lucia. Il nostro è un amore grande, magistrale, perfetto. Ieri mi sono buttata dentro le sue braccia. Era la prima volta. È stato bellissimo, perfetto. Sentivo il suo battito sul mio viso. E, può non crederci, ma era sincronizzato col mio. Il suo respiro mi spostava i capelli e il suo abbraccio era rassicurante come non so cosa. Lui è perfetto. E io sono un cavolo di distastro. Ma con lui, con lui siamo due disastri bellissimi.

-È una cosa stupenda. Ti invidio, sai.

-Anche lei avrà avuto il suo Grande Amore. Tutti ce l'hanno. Lei forse l'ha anche sposato. No?

-Si. Si hai ragione. Tu non fartelo scappare.

-Mai.

-Nemmeno tu, Matteo. Non farti scappare il tuo Grande Amore.

-Mai.

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