un brutto presentimento

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"E se fosse stata per Lumacorno, invece?"
Kayla guardò Robert, spaesata. "Credi che ci sia qualcuno che vuole avvelenare Horace Lumacorno?!"
"Non stupirti troppo." Le disse George. "Non è un santo. Ed è rimasto nascosto un bel po', mi pare."
"Non mi sembrano motivi abbastanza validi per volerlo soffocare."
"Forse il veleno era per Harry." Ipotizzò Fred.
Kayla, che camminava avanti e indietro davanti alla panchina di pietra su cui erano seduti i tre Grifondoro, si fermò e rabbrividì. Non era per il vento, era un freddo che veniva da dentro. Un conto era l'idea che qualcuno volesse fare del male a Harry, ma la certezza che ci fosse un considerevole numero di persone disposte a fare di tutto perché non accadesse mai.
"Forse ha sbagliato bicchiere."
Un conto, invece, era l'idea che non fosse successo per pura casualità.
Robert scosse la testa, accendendosi una sigaretta. "Lumacorno ha una considerazione di Harry troppo alta per fare una cosa del genere."
"Tu non avevi smesso?" gli chiese Kayla.
"Solo se ci sono Hermione o la mamma nei paraggi. Anzi, per la mamma non ho mai iniziato."
"Tua madre lo sa." Gli disse Fred, accendendo la sua. "Tua madre sa sempre tutto."
"Sai cosa non sa, questa volta?" domandò George. "Se il veleno fosse per Harry, Lumacorno, Ron o chiunque altro."
"Secondo me l'Ordine sa anche quello." Lo contraddisse Kayla. "Solo che non ce lo dicono." Si guardò per un po' le scarpe. "Se Lumacorno fosse sotto Imperius?"
"Un altro sotto Imperius tra le mura di Hogwarts?" la bloccò Robert.
"Tecnicamente Crouch non era tra le mura di Hogwarts." Precisò lei.
"Harry ha detto che Lumacorno ha versato in tutti e tre i bicchieri." Ragionò George.
"Sì." Continuò il gemello. "Ma solo Ron ha bevuto."
"Quindi ..." concluse Robert. "Il veleno era nella bottiglia."
"La bottiglia era un regalo."
"Era un regalo per Silente." Puntualizzò Kayla. "Così come la collana di Katie ..." sospirò. Smise di fare avanti e indietro per fermarsi e guardare i tre ragazzi sulla panchina. "Che diamine sta succedendo?"
"È la guerra, bambina mia." Rispose la voce di Sirius, da dietro di lei. "E credimi, non avrei mai voluto e nemmeno pensato che voi due, Harry o Anastasia ci aveste a che fare."
I quattro si voltarono, lo guardarono e non dire nulla.
"Smettetela di aspettarvi da me grandi discorsi, in questi momenti. Mi sedevo a fumare su quella panchina molto, molto prima di voi."
"E per i grandi discorsi, a chi dobbiamo rivolgerci?" domandò Robert.
"A una delle sorelle Redfort." Rispose Padfoot, accendendosi la sigaretta facendo i medesimi movimenti dei figlio poco prima. "Non dite a Martha che ho fumato a scuola."
I ragazzi sorrisero.
"Hai detto che non lo avresti mai pensato." Lo appellò Robert. "Perché?"
"Perché ce l'abbiamo messa tutta, vent'anni fa. Davvero. Anche quando eravamo pochi, soli, sprovveduti, scoperti. Anche quando ci hanno detto di nasconderci, che eravamo finiti. Anche quando ... anche quando ho visto Lily e James stesi a terra, e Martha con Harry in braccio che mi diceva di non fare stronzate, ce l'ho messa tutta. Perché mai avrei permesso ai miei figli di fare questa vita." Scosse la testa. "E invece abbiamo fallito."
"Non credo abbiate fallito." Gli disse prontamente Fred. "Avete vinto, in molti modi. In altri no, ma in molti si. Non ci sono vincitori che non hanno mai perso, per vincere devi perdere qualcosa, per perdere devi aver superato qualche traguardo. Non è tutto o bianco o nero. Non vinceremo, e non perderemo."
Kayla lo guardò, accennando un sorriso. "Hai mai paura?"
"Spesso."
"E come fai?"
"Penso alla vita che avremo."
Sirius sorrise. "Kayla, forse devo dare a te la benedizione per lui e non viceversa."


"Ho detto di no."
"Per favore!"
"Sono commossa nel sentirti dire queste parole, Harry, ma la mia risposta rimane no."
"Kayla!"
"Non posso farlo!"
"Certo che puoi! Ha un debole per te, lo sanno tutti! Potresti capire che cosa ha in testa con un paio di occhiate!"
Kayla aggrottò la fronte. "Praticamente mi stai chiedendo di sedurre Draco per capire cosa vuole fare!"
"Per finta!" specificò Harry. "So che stai con Fred."
"Io amo Fred, e Draco mi fa abbastanza schifo!"
Harry si guardò attorno, nella biblioteca vuota.
"Te lo dicevo" gli disse Hermione. "che avrebbe detto di no."
"Tu lo faresti, al posto mio?"
"Assolutamente no."
"Lei sta con nostro fratello!" si irritò Harry.
"E io sto con il fratello del tuo migliore amico!" specificò Kayla, chiudendo rumorosamente un libro. "Farò finta che tu non mi abbia chiesto nulla. Ma sappi che ti tirerò i capelli nel sonno."
Harry la guardò senza capire.
"Lo facevo a Robert quando eravamo piccoli e mi faceva arrabbiare."
"I miei capelli non si toccano." Specificò lui.
"Allora non chiedermi mai più certe cose."

Ti amo più di ieri e meno di domaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora