C A P I T O L O 3

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Roxi mi sta portando con destrezza nell'intreccio di corridori che portano ai dormitori, eccoci davanti a una pittoresca porta:

- Questo è il tuo dormitorio, non ti posso accompagnare oltre perché non ho il pass per entrare, d'altronde non dormo qui, ciao

Non so con che parola descrivere Roxi, lunatica, singolare... ci penserò più tardi ora busso alla porta, dopo poco viene aperta da un ragazzo occhialuto, con capelli castani e un maglioncino blu:

- Nicol, vieni è arrivata

Arriva una ragazza con un grande sorriso stampato in faccia e mi porge la mano:

- ciaooo, tu devi essere Hope, io sono Nicol ti mostrerò tutto quello che devi sapere sui dormitori, ora entra... ah il ragazzo che ti ha aperto la porta è Pietro, poi c'è Anastasia...

e una ragazza alta con un corpo da urlo e capelli nocciola con le punte viola alza la mano, come per dire "sono io".

Nicol mi mostra la mia stanza e mi spiega che nel dormitorio si è in 9, di entrambi i generi, ognuno ha la sua stanza ma si condivide la sala comune. Mi avvisa che avrei avuto 30 minuti di "libertà" poi mi sarebbe aspettata una riunione di dormitorio per accogliermi. Sono emozionata e allo stesso tempo impaurita, ancora non ci capisco nulla, e se fosse tutto un sogno?... bé a questo punto facciamolo continuare. 

Dopo una doccia bollente mi stendo sul letto guardando il soffitto cercando di liberare la mente, ovviamente senza successo, mi vesto e vado nella sala comune dove trovo un gruppetto di ragazzi di diversa età, seduti sui divanetti che coprono la parte della stanza non occupata del grande tavolo in legno, appena Nicol mi vede mi fa sedere e mi presenta tutti, dopo avermi fatto dialogare con i presenti ragazzi e avermi mostrato le regole mi fa tornare in camera.

Mentre sto per aprire la porta un ragazzino di circa 12\13 anni urla il mio nome, mi sembra si chiami Elia:

- Ciao ci tenevo a dirti che mi sembri simpatica e se hai bisogno di qualunque cosa io ci sono, anche io sono entrato da poco, e so come sono e ti fanno sentire le riunioni di Nicol, ora sarai stanchissima buonanotte.

Così se ne va, non capisco perché qui nessuno mi fa rispondere?!? 

vengo svegliata da qualcuno che bussa alla porta, mi alzo e vado ad aprire, mi trovo davanti Nicol e Anastasia truccate e vestite, ma che ore sono?!? loro entrano senza chiedere niente e si siedono sul letto:

- buongiorno, ma cosa ci fate qui? 

dico tra uno sbadiglio e l'altro, poi prende la parola Anastasia:

- oggi è il tuo primo giorno e anche qui purtroppo le prime impressioni contano. Cosa avevi intenzione di metterti?

Dopo un ora di preparativi estenuanti, esco dalla mia stanza mi faccio guidare da Elia per andare a fare colazione, arriviamo in in una grande luminosa e moderna stanza con molti tavoli, molti sguardi sono puntati su di me, ma come diceva mia nonna: schiena dritta, sguardo fisso e sorriso in faccia, lo diceva sempre quando c'erano dei giorni ventosi, dopo aver fatto colazione in tempo record Elia mi offre di accompagnarmi nella classe che mi aspettava e accettai senza pensarci troppo.

Ora dopo le estenuanti ore di algebra  e filosofia Nicol mi porta a pranzare e mi spiega che oggi non c'erano lezioni pomeridiane perciò tornammo nel dormitorio.

ora sono le 19:07  forse è meglio se mi stacco dal mio amato libro e vado a vedere se c'è qualcuno nella sala comune. è vuota, colgo l'occasione per osservarla meglio, ma vengo interrotta:

- emm, ciao

mi giro e vedo un ragazzo con vestiti semplici, maglietta bianca e Jeans, capelli castani abbastanza lunghi da riuscire a essere legati in una piccola coda bassa e occhi di un mischio tra l'oro e il castano. Appena il tempo di guardarlo da testa a piedi che arriva Nicol con la sua voce squillante:

- Obbligo o Verità...

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vale

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