Uno

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« Quindi mi stai dicendo questo Jisung ti fa la corte da mesi e tu non gli dai la minima importanza? Un saluto? Qualcosa? Niente di niente » Fu Jimin a parlare, nonché migliore amico di Taehyung ma anche consigliere per quanto riguardava l'amore; sapevano entrambi quando il minore non desse importanza a nessuno, se non fosse per Jimin, quest'ultimo sarebbe solo, non amava tanto approcciarsi con il prossimo.

« Mh si, quante volte dovrei ripeterlo? Non mi interessa, nemmeno per una scopata e via, non è proprio il mio tipo. Non mi faccio infilare il cazzo di qualcuno nel didietro che non mi stimoli almeno una minima emozione. » Come al solito, quando parlavano di questi argomenti, usciva sempre fuori un qualche parola un po' più esplicita ma a Jimin questo poco importava.

Erano diretti verso casa del più piccolo quando da lontano notarono delle auto della polizia fuori dal proprio porticato. Cosa ci facevano degli agenti fuori casa sua? Cosa poteva mai essere successo? Di scatto si girò verso il maggiore e quest'ultimo fece lo stesso, iniziarono poi a correre verso l'abitazione Kim.

« Chi di voi è Kim Taehyung? » Un agente, probabilmente sulla quarantina e con capelli evidentemente tinti di un forte nero-blu si rivolse verso i ragazzi ormai fuori dalla porta di casa, bloccati a causa degli ufficiali che in quel momento si trovavano lì.

« Sono io, agente, cosa è successo? »
Cosa aveva combinato quella volta? Niente, non era neanche il tipo di creare risse, il contrario proprio.
Ora che ci pensava, perché la porta d'entrata era spalancata?

« Devi venire con noi in centrale.
Hai il diritto di rimanere in silenzio. Qualsiasi cosa dirà o potrà e sarà usata contro di lei in tribunale. Ha diritto ad un avvocato. Se non può permettersi un avvocato, gliene sarà assegnato uno d'ufficio. Ha compreso questi diritti così come le sono stati detti? »

«Agente.. Cosa? Perché io? » D' istinto si girò verso il proprio migliore amico, anche lui sconvolto da quella incredula situazione.

« Sei sospettato di omicidio del Signor Kim, nonché suo padre. » detto quelle parole, un agente gli mantenne le spalle e l'altro gli metteva le manette così che poi lo allontanarono dal proprio coetaneo.

«Chim, chiedi aiuto ti prego. » Disse con gli occhi pieni di lacrime, non solo gli era morto il padre, probabilmente assassinato, ma era anche accusato di quell' omicidio non commesso da lui.

E con questo vi dico, aspettate con ansia i prossimi capitoli.
Solo l'inizio di un grande drama.
Ne vedrete delle belle ma anche brutte.
Non so, mmh cosa ve ne pare?
Scusate per gli eventuali errori.
Stelline e commenti sempre bene accetti, lo sapete.
Alla prossima.

Makeitrvght

𝐈𝐧𝐠𝐚𝐧𝐧𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞 || 𝐊𝐨𝐨𝐤𝐯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora