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Ho ancora le mani che tremano. Quello sconosciuto mi ha destabilizzata. Sono tornati i sensi di colpa, sento che sta per arrivare un attacco di panico

CALMA Aria devi stare calma, respira...

Con molta difficoltà riesco a scansare una catastrofe, un attacco di panico in pubblico non è mai una cosa piacevole. Gli attacchi di panico che si presentano sempre più frequentemente sono il risultato del mio carattere, Non riesco a sfogarmi con nessuno, non riesco a parlare di quello che ho vissuto dei miei problemi delle miei paure.  Persa tra i miei pensieri non mi sono resa conto che sono arrivata al Bar, vedo tutti i deficienti al completo, di bene in meglio.

<< Eccola la mia cucciola>> esclama quel cretino di Alessandro.

<< Senti coglione oggi non sono proprio dell'umore per subire le tue cazzate, quindi stammi lontano>>

<La principessa é incazzata> questa volta è Emanuele a parlare, dio mio quanto lo odio.

<< Fammi capire testa di cazzo chi ti ha dato il permesso di respirare?>> dico con enfasi.

Parte una risata di gruppo, adesso sto davvero perdendo la calma.

<< sentite coglioni io vado a prendermi un caffè siete pregati di non entrare nel bar ne tantomeno rivolgermi la parola.>> mi dirigo infastidita all'entrata, e subito noto  Edo e mi torna il sorriso. Edo è una delle poche persone che posso definire Amico.

<< Guarda te se ti devo sopportare anche nel tuo giorno libero>> mi dice sorridendo.

<< Te l'ho detto che dovrai sopportarmi sempre, quindi schiavetto voglio un caffè>> dico sorridendogli

<< ok ma solo perché sei bellissima oggi>> mi dice strizzando l'occhio sinistro.

<< Hey.. non provarci amico, non sei il mio tipo, io preferisco i mori>> sorrido

<< così mi spezzi il cuore mia amata>> é proprio buffo  con i capelli biondi tutti gelatinati.
Bevendo il mio ristretto mi ricordo della comitiva di intellettuali che mi sta aspettando all'entrata, non posso lasciare Claudia nelle Grinfie di Emanuele quindi decido di uscire per fumare una sigaretta.

<< Sister stasera di va di andare ad una festa?>> quando penso alla parola festa mi viene in mente solo una cosa: Drink Gratis.

<< Ovvio, ora andiamo mi spiegherai meglio strada facendo>> le dico

<< Sister mi dispiace devo scappare a casa,ho promesso a papà che sarei tornata per 19, deve uscire con mia madre quindi vuole cenare con la famiglia al completo.>> Per un attimo la invidio con tutta me stessa.

<< MMMMH ok! A che ora passi a prendermi?>>

<< per le 22 devi essere pronta, intesi? Non tardare!!>> rido tra me e me

<< Sarò una svizzera!>>

Così ci salutiamo,e non so come riesco ad andarmene senza farmi notare del gruppo dei ragazzi.

Appena metto piede in casa mi fiondo subito in congelatore, recupero una pizza surgelata e la metto in forno, corro in camera per decidere cosa devo mettermi stasera.
Opto per una camicetta di raso rossa che mi lascia la pancia e la schiena scoperte, una gonna nera a vita alta, ed un paio di tacchi rossi.

Torno in cucina prendo la mia CENA ormai pronta e mi piazzo sul divano, mi annoio e per un attimo i pensieri vanno alla mia famiglia, chissà cosa staranno facendo. Piena di angoscia decido fa farmi la doccia.

L'acqua che mi scorre addosso mi rilassa completamente, dopo 20 minuti mi avvolgo in un morbidissimo accappatoio e mi asciugo i capelli, li piastro e mi trucco in un modo eccessivo proprio come piace a me.

Eyeliner nero, rossetto rosso, blush color pesca, un classico.

Guardo l'ora Cavolo sono le 22:15 sono in ritardo come sempre. Mi vesto più in fretta che posso, mi metto i miei magici orecchini a forma di acchiappasogni, infilo la mia giacca di pelle preferita e scendo di casa. Claudia è già qui ovviamente sono in ritardo di ben 45 minuti.

<<  ma come è possibile che non riesci mai ad essere puntuale?>> esclama appena apro la portiera della sua auto.

<< dai siamo in ritardo non metterti a fare la predica proprio adesso>>

<< e chissà perché siamo sempre in ritardo>> esclama lei sbuffando.

Dopo 15 minuti di silenzio, siamo arrivate.  In questo posto non ci sono mai stata.

<< Claudia ma di chi è la festa? Non ci siamo mai state qui>> gli chiedo

Lei non risponde qui c'è qualcosa sotto.

<< senti Aria non arrabbiarti ma.. non conosco il proprietario mi ha invitata Emanuele, ma se te l'avessi detto non mi avresti mai accompagnata>> io l'ammazzo  giuro che la strozzo.

<< fammi capire bene: siamo ad una festa dove ci sono quei coglioni e per giunta non conosciamo neanche il proprietario di casa, fantastico davvero fantastico>> quasi urlo sto per avere una fottuta crisi di nervi.

<< daiiii.. ti prego fallo per me ti supplico>> ed ecco che sfodera quegli occhioni che mi fottono ogni volta.

<< fai in modo che non mi rompano le palle ok?>> dico ormai rassegnata.

<< sei la migliore Sister>>

Ci dirigiamo all'ingresso e subito noto che non ci sono molte persone all'interno, Claudia bussa la porta e viene ad Aprirci Carlo uno dei 5 della comitiva

<< ecco le Pollastre ragazzi>> urla per farsi sentire dai ragazzi che sono in salone. Entriamo in casa, Oddio ci sono proprio tutti, noto che c'è anche Andrea una nostra collega, e tre Ragazze che non conosco.

<< eccola la mia fidanzata finalmente >> esclama Alessandro

<< Senti coso non iniziare, se proprio vuoi renderti utile preparami un drink.>> gli dico annoiata

<< subito mia signora>> e così sparisce in una stanza che presumo sia la cucina.

Sento le 3 sconosciute che parlano di questo Cristian, addirittura hanno la bava alla bocca Saranno sicuramente le classiche puttanelle. Alessandro torna con il mio drink ed è stranamente silenzioso, chissà cosa sarà successo in cucina. Dopo dici minuti di noia decidiamo di giocare al gioco "hai mai?" , che stronzata ma almeno berrò tanti cicchetti. Ci sediamo tutti attorno al tavolo e manca solo questo famoso Cristian.

<< Fenomeno hai intenzione di degnarci della tua presenza? Vieni vogliamo giocare al tuo gioco preferito>> urla Carlo per farsi sentire.

<< AHHAHAAHHA.. Arrivo prepara la sambuca >> esclama Cristian dalla cucina.

Io mi immobilizzo, quella voce l'ho già sentita.

Senza RegoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora