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ARIA

È ormai notte, il sole è tramontato da un bel po', ed io non riesco a dormire. Non riesco a capire il comportamento di Cristian, quando oggi pomeriggio mi sono svegliata dal coma lui era qui, lui è stato qui per tre lunghi giorni. Sicuramente saranno stati i sensi di colpa. Ma una cosa non mi torna, Cristian per come l'ho conosciuto sembrava un uomo senza scrupoli, con gli occhi di ghiaccio, cosa potrebbe essere cambiato? Qualcuno apre la porta, il mio cuore trema ho troppa paura che potrebbe essere mio padre.

<< piccola speravo fossi nuda>> sussurra Cristian, sorrido all'istante come diamine fa ad essere qui.

<< cosa diavolo ci fai qui?>> sorride anche lui chiude lentamente la porta e si avvicina al letto.

<Mi sono chiuso in bagno per tutto questo tempo,non volevo che dormissi da sola> dice sedendosi sul letto. Oddio non posso crederci questo non è il Cristian che ho conosciuto.

<Cris dormo da sola da tempo >

<< Si questo è vero, ma non sei mai stata sola in una camera d'ospedale>> dice, ha un viso distrutto dalla stanchezza.

<< perché non ti sdrai? >>

<< vai dritta al sodo?>> dice e gli compare il suo ghigno malizioso.

<non riesci a contenerti neanche in una situazione come questa? >

<< Aria Credimi oggi mi sono contenuto, ho bisogno di un po' di leggerezza.>> sono sicura che sta parlando di mio padre, spero che non gli abbia raccontato nulla.

<< perché dici così? >> dico fissandolo << perché ti sei contenuto, cosa è successo>> dico in preda al panico, Cristian cambia subito espressione.

<< Aria dovresti riposare adesso, ne parleremo poi>>

<no! Voglio parlarne adesso> dico mettendomi seduta.

<< quanto cazzo sei cocciuta bambina?>> sorrido

<< Tantissimo, ora  parla>
<<Tuo padre é un fottuto coglione>> si alza dal letto ed inizia a camminare su e giù per la stanza <mi ha aggredito > Sbianco

<perché ? >mi trema la voce

<< perché da quanto è arrivato in ospedale si è comportato da stronzo, ed era anche ubriaco>> voglio morire di vergogna, sicuramente gli avrà raccontato tutto.

<< te l'ha detto vero?>> dico distogliendo lo sguardo

<piccola ha detto molte cose> si avvicina di nuovo << Nick l'ha sbattuto per terra, e gli ha detto che appena ti dimettono ti porta a Londra con lui.>> oddio me lo sento sto per avere una crisi di panico, mi manca l'aria, sento come se qualcuno mi stringesse le mani alla gola.

<< Aria tutto bene?>> dice Cristian preoccupato.

<sto..sto..Panico> dico affannando

<< panico? Cosa significa>> dice Cristian ormai bianco come un lenzuolo, afferro la mia maglietta e la strappo via, chiudo gli occhi e cerco di regolarizzare il respiro. Sento Cristian che parla ma non riesco a capire cosa dice. Piano piano riesco a calmarmi ed apro gli occhi, il viso di Cristian è dipinto di preoccupazione.

<scusami > mi esce in un sussurro.

<cosa é appena successo? Il tuo viso é diventato bianco,le tue pupille erano dilatate>

<< Crisi di panico>> dico guardandolo imbarazzata << soffro di crisi di panico da quando ero piccola>>

Cristian fa una cosa inaspettata si toglie la sua felpa e me la mette dolcemente addosso, sento il suo profumo fin dentro le ossa.

Senza RegoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora