Capitolo10

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Pov's Angel

Sospiro stanca lasciandomi cullare dal dolce vento dei ricordi, che mi trasporta con se ad immagini ormai impresse nella mia mente, a parole, frasi che oramai conosco a memoria, chiudo gli occhi lasciandomi trasportare nel mio mondo di sorrisi che mancano come l'aria, di sguardi pieni di luce, respiro profondamente cercando di cacciare indietro le lacrime che minacciano di uscire, mi passo una mano sulla fronte bagnata di sudore lasciando uscire un sospiro sfinito.

Mi trovo alla villa dalle otto di questa mattina, ed adesso sono le undici ed un quarto, e da più di un'ora che annaffio le piante, anche se adoro questo giardino e tutte le piante ed i fiori che si trovano in esso, annaffiarli tutti e una bella rogna, ci sono forse più di quaranta cespugli di rose di tutti i colori, per non parlare delle orchidee, le peonie, i tulipani, e chi più ne ha più ne metta, per non parlare dei numerosi alberi che si trovano in questa reggia, tutti stupendi, ma il mio preferito rimarrà sempre il salice piangente che si trova in mezzo al giardino, donandoli in aria fiabesca.

<<Angel>> sussulto al udire il mio nome in tutto quel silenzio, mi volto trovandomi davanti da figura minuta di Brenda che mi guarda con uno sguardo preoccupato.

<<Buongiorno Brenda>> le sorrido voltandomi completamente nella sua direzione, ha l'aria leggermente sconvolta mentre mi si avvicina come per svelarmi un segreto che non deve assolutamente essere scoperto.

<<Che succede?>> le chiedo lasciando che le mie labbra chiudersi facendo scomparire il sorriso che le apriva poco prima.

<<La signora Ivana ti chiama, a quanto ho sentito è arrivata una nuova arrivata alla villa, non si sa chi sia, e nessuno là mai vista se non la signora Ivana>> rilassò le spalle tese senza lasciar scomparire il mio cipiglio confuso che mi cornice il viso.

<<E cosa ci sarebbe di così strano? Forse sarà una conoscente, una cugina o forse sua sorella, non vedo cosa ci sia di così strano>> dico sinceramente scrollando le spalle, Brenda mi continua a guardare sconvolta.

<<Tu non capisci, in questa casa non viene mai nessuno di sconosciuto, ancora una donna,l'unica sconosciuta che dopo anni è entrata da quella porta sei tu, ed adesso una ragazza che nessuno conosce dei dipendenti ci viene a vivere, è sconvolgente >> borbotta Brenda continuando a guardarmi come se avessi due teste.

<<Una sconosciuta per noi, ma sicuramente non per il signor Volkov, visto che la fa vivere in casa sua, davvero io sono l'unica nuova arrivata dopo anni?>> chiedo leggermente sconvolta, non pensavo che io fossi l'unica donna che dopo anni ha varcato quella porta, questo mi ha un tantino sconvolta.

<<Si, forse hai ragione, comunque si, l'unica donna sconosciuta che è entrata per la porta principale sei tu, il signor Volkov difficilmente assume qualcuno, difficilmente fa entrare uno sconosciuto in casa, diciamo che non si fida, devi essergli stata davvero simpatica >> ridacchia Brenda, facendomi sorridere.

Io simpatica a Volkov, sembra una barzelletta.

<<Certo, mi adora>> dico facendola ridere seguita a ruota da me.

<<Vado a vedere cosa vuole Ivana>> le dico appoggiando l'annaffiatoio sul prato.

<<Va pure, ci vediamo più tardi>> mi saluta Brenda, le sorrido iniziando ad incamminarmi verso la porta sul retro.

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