VII: La cabina di Artemide diventa il covo del disagio

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Theo non era mai stato un tipo particolarmente ordinato.
Quando viveva nel Bronx era abituato ad avere poche cose, quindi la sua capanna era sempre bene o male in ordine.
Ora che viveva a tempo pieno nella cabina 8 aveva accumulato vestiti e attrezzature di ogni sorta, e mantenere pulito il tutto era diventato difficile.
Il ragazzino comunque cercava di fare uno sforzo per mantenere ospitale quel posto, non ci riusciva sempre ma per fortuna era riuscito a trovare un equilibrio.
Quindi in quel momento quando Mary dette in escandescenza, afferrando una sedia e scaraventandola contro una parete ebbe qualcosa da ridire.

- Mary! almati! Così svegli tutto il campo! -
Disse il ragazzino mentre guardava il danno provocato.
Nulla di serio, ma la sedia andava buttata.

La ragazzina era fuori di sé dalla rabbia.
Da un lato era pure una cosa positiva perché aveva recuperato il vigore, ma Theo avrebbe preferito che non gli sfasciasse casa.
Edricksen la afferrò da dietro, visto che stava per scataventare la scrivania dall' altro lato della cabina.

- Calmati Mary! -

Lei aveva i capelli rossi come le fiamme dell' inferno
- Lo sapevo che era stato quel verme di Tiberio!!! Ma non la passa liscia! Fosse l' ultima cosa che faccio, lo disintegro quello stuzzichino con la parrucca bionda!!! -

Il figlio di Efesto tratteneva più forte che poteva l' amica, mentre Theo guardava sconsolato lo spettacolo, sapendo che poi avrebbe dovuto pulire.
In quel momento pensò che invitare i due amici nella sua cabina per parlare non si era rivelata un' idea molto felice.
Eveva votato il sacco sul sogno che aveva avuto su Zoe e dopo raccontò un fatto molto interessante che aveva visto quel pomeriggio nel bosco... ma prima avrebbe dovuto mettere la museruola a Mary...

-flashback-

Theo era appollaiato su un albero e protetto dalla sua invisibilità piangeva in silenzio, ripensando a tutto quello che era successo quella mattina.
Poi sentì un rumore e colto alla sprovvista si voltò di scatto a guardare .
Non era un animale, lo avrebbe capito subito grazie al suo istinto da cacciatore.
Sentì dei passi e una serie di imprecazioni dette in latino e incuriosito decise di scendere, per andare a dare un' occhiata.
Si affacciò e vide uno spettacolo piuttosto insolito: un giovane dai capelli biondi e la tonaca lunga stava versando l' intero contenuto di una boccetta sulla sua mano, la quale semprava uscita da un forno.

-( Ma quello è Tiberio!) -

Il romano ovviamente non lo aveva visto e continuava a prendersi cura della sua mano, mentre dalla sua bocca continuavano ad uscire imprecazioni.
Quando la borraccia fu vuota la lanciò via e nervosamente prese il suo coltellino e incise qualcosa su un albero.
Aveva tutta l' aria di essere un sigillo, ma Theo non aveva mai visto nulla del genere.
Appena fu soddisfatto del lavoro utilizzò l' arma per tagliarsi un palmo, per poi far colare il sangue sul tronco.
Non appena il liquido toccò il sigillo esso iniziò a brillare di una lugubre e minacciosa luce purpurea.
Il figlio di Artemide si irrigidì.
Non sapeva cosa stava facendo ma di sicuro non era niente di buono.
Anche perché le cose che brillano di una lugubre e minacciosa luce purpurea sono cattive per antonomasia.
Era quasi sul punto di fermarlo, ma non ce ne fu bisogno, visto che qualcun' altro lo fece al posto suo.
All' improvviso una terza persona era apparsa e dopo aver afferrato Tiberio per le spalle lo fece alzare con la forza, tirando nel mentre una forte pedata al tronco, rovinando il sigillo e rendendolo così inutilizzabile.
La terza persona era Louis Webber.

- Centurione! Ti ha dato di volta il cervello?! -
Domandò mentre cercava di nascondere la mano ustionata.

Il figlio di Vittoria però non rispose e spinse l' augure, facendolo sbattere su di un' altro albero.
Poi si voltò a guardare Theo.
Per un attimo al greco prese un colpo, ma si rese conto che l' altro non lo stava guardando direttamente negli occhi e ne intuì che volesse soltanto guardarsi attorno per vedere se c' era qualcun' altro.

I rinnegati dell' Olimpo: Le terre del conquistatore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora