XIV: Picchiare un minorenne fa ridere

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Un faro si accese tagliando il buio ed illuminando un microfono.
Dall'oscurità spuntò un lestrigone che soffiò sull'attrezzo per vedere se fosse accesso.

- Signore e signori... buonasera! -
I fari si accesero ed un'enorme folla salutò l'uomo con delle acclamazioni.
Era al centro di un ring di un'enorme arena, con gli spalti pieni zeppi di macedoni, rinnegati e mostri.
- Benvenuti nell'arena del nostro Imperatore! Siete pronti per assistere ad uno spettacolo di sangue?! Io direi di non perderci in chiacchiere e di presentare subito i nostri campioni, che ne dite?! -

Il pubblico confermò con un boato.

- Nell'Angolo rosso: 1,90 di pura forza bruta e 110 chili di muscoli di ferro. È un guerriero leggendario, figlio di Zeus, principe di Sparta e membro degli argonauti. Amico, Idas, Linceo, sono solo esempi di eroi che quest'uomo ha sconfitto. Imbattuto e temuto in tutta la Penisola Balcanica, ecco a voi il minore dei Dioscuri, Pooolluceeeeee -

Un faro si accese colpendo il grosso pugile, che salutò il pubblico con un urlo e portando in aria i pugni.
La folla andò in visibilio.
Aveva guantoni neri e pantaloncini bianchi a strisce azzurri che richiamavano la bandiera greca.
La presentazione dell'avversario sarebbe stata più svogliata.

- Nell'angolo blu: viene da una terra lontana, inventrice di capitalismo, cibo spazzatura e importazione della guerra. Alto 1,70 e peso welter di 63 Kg. 14 anni... -

- Ne farò 15 tra pochi mesi! -

Disse Louis fuoricampo infastidendo il lestrigone.

- Si... 14 e mezzo... comunque è centurione del Campo Giove e niente. Si chiama Louis. Applaudite -

Un terzo faro si accese, illuminando Louis.
Guantoni dorati e pantaloncini viola con il simbolo del suo campo in un angolo.
Sollevò un braccio ma l'arena si era di botto fatta silenziosa.
Gli unici che applaudivano erano i suoi amici, seduti da qualche parte in mezzo alla folla.

- VAI LOUIS SEI TROPPO FORTE! -

Louis e Polluce si incontrarono in mezzo al ring.
L'uno guardava fisso l'altro.
Suo padre gli aveva sempre detto che l'esito di un incontro si vedeva anche da quello.
Se distoglievi lo sguardo, eri un uomo morto.
L'arbitro li raggiunse.
Pensava che avrebbe fatto loro la classica cantilena del "Non colpite sotto la cintura" e "voglio un incontro pulito", invece no.

- Se ci scappa il morto, meglio. L'imperatore vuole divertirsi -

L'imperatore...
Lui, Cassandra ed il resto della compagnia erano in una tribuna d'onore, seduti su comodi e lussuosi scranni.
Loro di sicuro si sarebbero divertiti.
Si diede due pugnetti sulla bocca.
Non gli avevano dato il paradenti quindi temeva che almeno uno lo avrebbe perso.
Poco male. Meglio un dente che un occhio.
I contendenti tornarono nei rispettivi angoli, attendendo l'inizio dell'incontro.
Polluce aveva una grande reputazione ed era grosso come un bue, ma Louis non lo temeva.
L'arbitro prese una piccola campana.
Si guardò attorno, come ad aspettare una sorta di permesso, e poi batté il martelletto.
Il primo round era iniziato.
Il gong rimbombò nella testa di Louis facendolo partire come un razzo.
Polluce si era a malapena mosso dal suo angolo, quindi il romano pensava di averlo preso di sorpresa.
Invece l'altro lo prese in pieno con un diretto, buttandolo giù nonostante avesse la guardia alzata.

- Di... di già...? -

Al tappeto in due secondi.
Per lui era un record. Che figura!
Sentiva il pubblico ridere mentre l'arbitro si avvicinava a lui iniziando a contare.
Si rimise su, ma lo fece con molta calma.
Perché sprecare forza per rialzarti quando potevi aspettare il nove e tirarti su in maniera rilassata?
Aveva fatto l'errore di sottovalutare Polluce.
Adesso che aveva capito che poteva metterlo K.O facilmente lo avrebbe caricato.
Ci indovinò.
Se lo ritrovò attaccato addosso a colpirlo senza sosta.
Louis dovette destreggiarsi tra quei colpi per rispondere, ma Polluce sembrava un bulldozer guidato da un pazzo.
Dopo un paio di minuti si era beccato altri colpi piuttosto duri e Louis venne letteralmente salvato dalla campana.
Questa storia si ripeté per altri tre round.
Dagli spalti, Mary e Theo cercavano di urlare indicazioni al compagno.
Fynn ed Edricksen al confronto sembravano più calmi, anche se quest'ultimo stava nervosamente facendo roteare dei bulloni con i suoi poteri.
Theo si lanciò sul suo posto quando l'ennesimo round finì.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 14 ⏰

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I rinnegati dell' Olimpo: Le terre del conquistatore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora