XI: Gli zombie vogliono rubare la Nutella

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Luciano e Massimo Abagnale.
Era quella la risposta che Fynn aveva dato a Theo quando questi gli aveva domandato se sapeva come si chiamava il guardiano del frammento di Cagliari. Il semidio fu piacevolmente sorpreso nel vedere che la ragazza sapeva qualcosa sul loro conto.
Erano a pranzo nel soggiorno della nave, e mentre l'equipaggio mangiava tranquillamente, il figlio di Artemide aveva portato Fynn lontano dal tavolo e le aveva chiesto se poteva parlargli di questi due. Il capitano della Regina Rossa stava sorseggiando del caffè mentre parlava.

- Tanto per cominciare, sappi che Luciano e Massimo non sono dei mostri o gente venuta da altre epoche. Sono due mezzosangue, come noi-

- Cosa?! Veramente?!-

Domandò stupito, indeciso sull'essere contento o meno della notizia.

- Sono due semidei Romani. Luciano è figlio della dea Fortuna, la vostra Tiche, mentre Massimo è figlio di Trivia, la corrispondente romana di Ecate. Condividono lo stesso padre mortale, per cui nonostante abbiano radici divine diverse, sono a tutti gli effetti fratelli di sangue-.

- Lo stesso uomo ha avuto rapporti con più di una dea? Popolare il tipo. Comunque sembri conoscerli abbastanza bene -.

- Non fraintendermi. Ogni tanto mi sono fermata a Cagliari perchè è un bel posto per fare rifornimenti e li ho visti in quelle occasioni. Per il resto non siamo amici e so poco su di loro-.

- Capisco. Però questi due devono essere pericolosi se sono stati messi a guardia di un frammento della Crocea Mors-.

- So che fino a qualche anno fa facevano parte del Campo Giove. Durante quel periodo ci fu un piccolo incidente sull'Olimpo: Iride perse la sua arpa, che cadde nel Tartaro. Luciano e Massimo furono incaricati di recuperarla e... ci riuscirono. Sono due dei pochi semidei della storia ad essere entrati ed usciti dal Tartaro senza morire. Quando riportarono l'arpa sull'Olimpo, Zeus concesse loro un desiderio e loro chiesero che volevano tornare in Italia e vivere il resto della loro vita tranquillamente. Gli dei glielo concessero, ma dovevano portarsi dietro uno dei frammenti e tenerlo d'occhio. Sulla loro storia non so altro-

Theo era rimasto a bocca aperta. Da quello che suo zio gli aveva raccontato, solo tre semidei erano riusciti a tornare dal Tartaro vivi: Percy Jackson, Annabeth Chase ed un certo Nico di Angelo. Se anche questi due erano riusciti a fare una cosa del genere voleva dire che erano pericolosi e che non si poteva scherzare con loro.

- Sembrano tipi interessanti. Ammetto che adesso sono curioso di vederli -

- Attento a quello che vuoi Starlord. Comunque non temere, li vedrai presto. Guarda un po la-

Disse mentre lanciava un'occhiata fuori da un oblò ed invitando il ragazzino a fare lo stesso. Stavano volando molto basso in quel momento e lo scafo della Regina Rossa era a pochi metri dal livello del mare e sullo sfondo, illuminato dal cielo pomeridiano, una lunga costa ospitava una grande Città dagli edifici di svariati colori.
Erano arrivati a Cagliari.

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Fynn non sembrava particolarmente felice all'idea di lasciare incustodita la sua nave, ma non aveva scelta. Nessuno dei quattro membri dell'impresa era mai stato a Cagliari e nessuno di loro sapeva parlare l'Italiano ( Theo al massimo poteva presentarsi e mandare a quel paese qualcuno ), per cui attraccò in un punto della costa deserto e dimostrò di saper manovrare la foschia, riuscendo a nascondere completamente la sua barca rendendola invisibile. Ad operazione fatta, il gruppo si avventurò nella città.
Era incredibile quanto un posto poteva essere così diverso dalle normali cittadine Americane. Le architetture, gli odori, i colori, tutto di Cagliari trasmetteva calore, ed il gruppo fu fortunato visto che erano li per la vigilia di Natale. Gli edifici già colorati erano sfarzosamente agghindati con luci e ed altre decorazioni. Curiosamente non faceva troppo freddo e l'aria era mite e leggera, respirare era un vero piacere. Purtroppo per il gruppo, la loro destinazione era distante dal centro della città. Fynn aveva detto loro che i fratelli Abagnale vivevano con il padre ed insieme a lui gestivano un bar chiamato "La Cornucopia". Arrivarono Fino al quartiere di Villanova ed entrarono in un vicolo buio e stretto, illuminato però da una scritta al neon sospesa in aria, la quale recitava: La Cornucopia.
Era seguita da una freccia che indicava delle scale che portavano in basso. Fynn disse al gruppo di proseguire senza di lei visto che voleva parlare con gli abitanti di Cagliari per racimolare informazioni. Louis quindi la salutò e si mise in testa al gruppo.

I rinnegati dell' Olimpo: Le terre del conquistatore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora