VIII: Natale arriva in anticipo

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AVVISO: Mi sono accorto che nel capitolo precedente ho per sbaglio caricato una versione sbagliata della profezia. Siccome non ho voglia di farvi tornare indietro ve la riscrivo qui.
Scusatemi per l' interruzione e buona lettura:D

-Un dono dal Tartaro aimhé rubato sarà.
Ma un orrido inganno la missione faciliterà.
Una luce inaspettata la strada alla vittoria schiarirà.
E alla fine uno di loro nel buio si perderà e mai più ritornerà-.

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- Ehi ma... sei una ragazza! -

- È un problema? -

- Ah! No, certo che no...-.

Ed era sincero.
Non gli importava se la sua fantomatica guida era una ragazza, solo non se lo aspettava.
Mentre camminava per il bosco con Vulcano, Louis si era messo a fantasticare su come poteva essere questo mercenario al servizio dell' Olimpo e nonostante il dio, prima di scomparire gli avesse più volte detto che erano coetanei, non poteva fare a meno di figurarlo come un omone grande, grosso, pelato e pieno zeppo di cicatrici.
E invece quando fu arrivato in riva al mare ed ebbe superato la folla, quella che si ritrovò davanti era... non quello che si aspettava.
E non era il solo ad essere rimasto sorpreso.
Mentre il romano si presentava alla ragazza, Theo aveva raggiunto i suoi amici, i quali si trovavano in ultima fila e non appena vide chi era l' avventuriera gli venne un colpo.

- Ma è la ragazza della reception!!! -

Era abbastanza lontana dal punto in cui si trovava, ma non c' era alcun dubbio, era lei!
Non era cambiata di una virgola da quella mattina.
L' unica cosa che aveva di diverso era che sopra la maglietta bianca, indossava una giacca di pelle marrone scuro, dove sul bicipite sinistro, aveva legato un fazzoletto rosso.
Theo dovette ammettere che con quella aveva proprio l' aspetto del classico avventuriero.
Com' è che si chiamava? Lo aveva detto.
Fynn...
Si! Il suo nome era Fynn, quello se lo ricordava bene!
Il ragazzino la scrutava con minuziosità, mentre lei e Louis venivano raggiunti da Chirone e dai pretori.
Li vedeva parlare da lontano e la situazione sembrava stabile.
Intanto Mary si era appoggiata sulla spalla di Theo, avvicinandosi al suo orecchio per farsi sentire

- Sai, non ho ben capito chi sia quella ragazza, né cosa ci faccia qui, ma sembra essere legata all' impresa-.

- Non chiedermi come faccio a saperlo, ma quella tipa si chiama Fynn, ed è un' avventuriera che accompagnetà Louis e i suoi compagni durante l' impresa-.

- Cosa?! E li scorrazzerà in giro con quel catorcio? -

Theo rimuginò sulla parola che aveva detto Mary per descrivere la nave: catorcio.
Mai termine fu più azzeccato.
Sinceramente non aveva idea di come quell' affare avesse fatto ad arrivare lì.
La nave attaccata ad un enorme pallone ovale.
Al posto dell' albero di maestra, il mezzo aveva quella che sembrava essere la torre di una ciminiera, usata probabilmente per far arrivare aria calda al pallone.
Aveva un suo stile, ma il legno della barca era palesemente rovinato e lo scafo aveva molte intaccature.
In quel momento la nave era sguaiatamente appoggiato sul bagnasciuga e sulla prua, spiccava una scritta in oro: La Regina Rossa.
Il nome della barca probabilmente.

- Dai Mary... non è mica così male-.

- No, non lo è se il tuo intento è quello di morire naufrago-.

- Sentite ragazzi, come ci comportiamo? -

- Che vuoi dire Edricksen? -

- Quella tipa, Zoe Nightshade, ha detto che se Theo non partecipa all' impresa sarà un disastro. Come ci comportiamo? -

I rinnegati dell' Olimpo: Le terre del conquistatore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora