Capitolo 11 (parte 2)

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Dopo minuti di silenzio. Silenzio colmato da continui sguardi.

"Hai presente quella sensazione di vuoto che si ha nello stomaco quando hai fame?"

"Certo" annuisco convinta

"Ecco, succede lo stesso quando tu non stai con me. Con una differenza però" prende la mia mano e la poggia sul suo cuore "Il vuoto, lo sento quì e non è soddisfabile mangiando qualcosa perchè Io di Te, non ne avrò Mai Abbastanza"

Sorrido, legermente imbarazzata e rispondo "Pensavo a me col mondo in mano, ma senza te dov'è che vado?" lo trascino con me per la strada "Con tutta questa voglia di brillare su in cielo e di scordarmi chi ero Senza di Te" continuo.

Ridacchia "Non puoi usare le mie frasi per me"

"Proviamo cosi allora",schiarisco la voce, "Sei il sole che illumina i miei giorni. Sei la stella più bella che di notte osservo per colmare il vuoto che mi procura la tua assenza. Tu sei la causa della mia felicità. Tu alimenti la mia vita. Tu sei vita e non una qualsiasi. No, la Mia" Lo guardo fisso negl occhi aspettando una sua reazione

Rimane lì, imbambolato ad osservarmi, non emette parole. Alza l angolo della bocca. Pagherei milioni per sapere cosa gli frulla per la testa.

"Qualcosa non va? Ho forse detto qualcosa di sbagliato?" domando stringendomi in un abbraccio e inclinando legermente la testa di lato per osservarlo meglio

"Sei bellissima" allunga il braccio per poi poggiare la mano sulla mia guancia, mi lascio andare e la faccio aderire ad essa

"Tu sei scemo" ridacchio

"Mmm forse",alza le spalle, "Forza andiamo" mi incoraggia accennandomi con la testa un negozio di abbigliamento.

"Hai intenzione di fare shopping in un momento del genere?"

Non ha visto come stiamo combinati? Super bagnati, ecco come!

"Heylà c'è qualcuno qui dentro?" picchietta sulla mia testa

"Sta dormendo" incrocio le braccia al petto

"Quello che pensavo" ritrae la mano per poi incamminarsi, io rimango ferma... tanto aspetterà, giusto? ... No, non giusto.

"Hey Hey aspettami" urlo correndo nella sua direzione

"Come osi abbandonarmi"punto un dito contro e socchiudo gli occhi

"Non lo farei mai" sorride, trattenendosi una risata

Entriamo nel negozio e veniamo accolti da una musica abbastanza movimentata e da un ragazzo giovane.

"Buongiorno, serve aiuto?" domanda guardandomi... forse un po troppo

"No grazie" mi anticipa nella risposta

"Per qualsiasi cosa, non fatevi problemi a chiedere" schiaccia un occhiolino
"Emi sii più gentile" lo precedo ispezionando il magazzino

"Sono stato gentile, credimi"

sbuffo "Allora che dobbiamo prendere?"
"Il cambio, non fa bene rimanere bagnati quindi..." dice con aria superiore

"si si si, non gonfiarti troppo però" caccio la lingua e lui inizia a ridere

"Io ho fatto" riferisco sventolando i panni scelti in aria

Lo so sono un mare in tempesta, ma ti prego restaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora