Capitolo 7

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

La mia unica grazia salvatrice fu che avevo ancora diciassette anni ed i miei genitori volevano organizzare un matrimonio con grande stile così misero da parte tutti i piani fino a quando avessi fatto diciotto anni e avessi finito la scuola superiore perchè Dio non voglia che la gente pensi che sono troppo piccola o che è affrettato.

O ancora peggio perchè le persone pensassero che mi sposassi perchè ero incinta.

Così i miei genitori volevano aspettare per far vedere che eravamo una coppia felice e perfetta e che non ero incinta e mai lo sarò.

In nessun modo metterò al mondo un bambino, il mio sogno di scappare dalla casa dei miei genitori, di sposarmi innamorata, di guardare i miei figli crescere, scomparve quando Than portò per la prima volta in casa i suoi amici. Non vorrò mai far nascere un bambino per fargli passare ciò che ho passato io e non voglio che si ritrovi a far fronte a degli abusi.

Era una cosa per me occuparmi di questo problema ma per il mio bambino sarebbe stato inaccettabile.

Sarei maledetta se portassi nel mio grembo il bambino di uno di quei stupratori, solo il pensiero mi faceva star male. Non ho mai pensato di poter avere una decisione in tutto questo ma ho giò deciso che se rimanessi incinta terminerei subito la gravidanza.

Mi avrebbe uccisa ma sarebbe stata la scelta migliore, lui non mi permetterebbe mai di farlo crescere e non voglio che il bambino soffra, inoltre non saprei neanche chi sia davvero il suo vero padre.

Quando mi diplomai finì come la seconda ragazza più brava dei miei corsi e quella notte fui stata picchiata per non essere finita prima, i miei genitori mi dissero che li avevo imbarazzati e che ero troppo stupida per ottenere il primo posto e ciò mi fece sentire inutile perchè se forse avessi studiato di più ce l'avrei fatta.

So che non saranno mai felici con me ma c'era una parte di me che voleva fare qualcosa bene, solo fare qualcosa con cui i miei genitori avrebbero detto che erano orgogliosi di me, qualcosa che avrebbe fermato le botte, solo qualcosa.

Sono cresciuta velocemente perchè dovevo ma c'era una parte irrazionale in me che voleva dire ai miei genitori di fermare il matrimonio e che mi portassero via da Than, una parte irrazionale che voleva che i miei genitori mi chiedessero scusa per tutto quello che mi hanno fatto e che mi dicessero che mi volevano bene.

C'era una parte di me che urlava dentro per farli essere i genitori che tutti i bambini si meritano di avere.

Era ironico il fatto che li stessi silenziosamente pregando di portarmi via da tutto questo inferno in cui ero con Than quando all'inizio ero felice con lui perchè pensavo che mi stesse allontanando dai miei genitori. Ogni volta che li chiedevo di riportarmi a casa mio padre mi picchiava e mi riportava dal mio fidanzato.

Avrei preferito molto di più prendere le botte di mio padre rispetto al coltello di Than.

Mia madre iniziò a progettare il mio matrimonio e dovevo sempre incontrarla in pubblico. Inizialmente si annoiava ma finchè poteva scegliere i luoghi lussuosi allora non aveva nessun problema sfilare questo enorme matrimonio di fronte a tutti o a mostrare il mio largo anello.

Quell'anello mi faceva sentire troppo pesante, pesante per la realtà di quello che significava per la mia vita.

Qualsiasi persona normale forse avrebbe mandato tutti al diavolo e sarebbe scappata o avrebbe riferito tutto quello che le è successo o qualcosa del genere, ma io non ero debole, ho solo imparato ad accettarlo e a non lamentarmi.

Sapevo che avrebbero fatto qualcosa di drastico e che avrebbero vinto se mi avessero portato in tribunale. Nessuno crederebbe in me. Non ho alcuna prova di quello che mi faceva, solo di quello che era successo.

Ero anche una puttana, sono andata a letto con quattro uomini, a nessuno importerebbe nel caso io decidessi di raccontare tutto, nessuno li può biasimare comunque. Non ha mai portato dietro il suo coltello, ogni volta si basava sulle minaccie e mi diceva di godere mentre lui guardava.

Non riuscivo a credere che riuscisse ad eccitarsi guardando tutto quello.

Non riuscivo a credere che riuscisse ad eccitarsi facendo tutto quello.

Non riuscivo a credere che questa era davvero la persona che era.

Quando succedeva la violenza tenevo chiusi gli occhi e le mie mani le mettevo ai miei lati. Facevo così perchè se fossi stata brava e non mi sarei lamentata, Than mi avrebbe detto che ero stata brava e poi mi lascerebbe sola per la notte.

Sarebbe andato a trovare qualche altra ragazza da scopare e se fossi stata brava lui e i suoi amici mi avrebbero lasciata in pace per tutta la settimana. Mi colpiva ancora ma almeno non mi forzava violentemente e per me era un piccolo prezzo da pagare.

Starò anche progettando questo matrimonio ma spero che la parte rimasta della mia anima non debba percorrere di nuovo quell'isola.

Secrets cause silence [book 2] - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora