Capitolo 11

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Pov Midoriya

<<Io e Takeshi aspettiamo un bambino>>

Mi aveva annunciato, in un sussurro appena udibile, che a momenti mi era parso di aver sentito male.

Non avevo fatto in tempo a dire nulla che come suo solito era scappata via correndo fuori dalla stanza, lasciandomi un'altra volta solo come un coglione.

Non volevo riempire la mia testa con inutili domande che non avevano una cazzo di risposta, ma una proprio non riuscivo a non farmela.

Dopo che mi avevano dimesso dall'ospedale, avevo avuto l'intero pomeriggio per rimuginare su ciò che mi era successo ed il fatto che i ricordi della sera precedente fossero diventati più nitidi sarebbe dovuta essere una consolazione, ma per mia sfortuna non era stato così.

Prima di perdere i sensi, ricordo di aver litigato con quel figlio di puttana che non la smetteva di mettere le mani addosso a Melissa, ricordo di aver bevuto qualche goccio di birra, ricordo... ricordo di quel bacio maledetto che non avrebbe mai dovuto esistere.

Ed è qui che sorgeva la vera domanda...

Perché cavolo mi aveva baciato?

Continuavo a chiedermi senza sosta, come se per me Katsuki fosse una costante irreversibile della mia vita e questo doveva assolutamente cambiare.

Mi ero ripromesso che se avessi incontrato degli ostacoli lungo il mio cammino gli avrei sorpassati senza guardami indietro, perciò qualunque cosa avessi avvertito in quel momento, per me non aveva avuto nessun valore.

<<Che succede?>> Mi domandò Rik concentrando sempre di più il suo sguardo sul panorama notturno che offriva la veranda della casa dello zio.

Prima ancora di rispondere feci un lungo tiro con la sigaretta sentendo il fumo inebriarmi i polmoni per poi espirare il tutto, formando una piccola nube di condensa.

Sistemai il cappuccio della felpa rossa che portavo aiutandomi con la mano libera e finalmente mi decisi ad aprire bocca.

<<Tu sapevi che fosse incinta?>>

<<Si, all'inizio è stata una sorpresa anche per me, ma se loro sono felici così, lo sono anch'io>> affermò sfregando le mani tra di loro, a causa dell'aria gelida dovuta alla stagione invernale.

<<Mi spieghi perché sei voluto restare qui, oggi?>>

<<Non ti ricordi? Qualche giorno fa ti avevo detto che volevo passare del tempo con te>> Ammise portandosi una mano fra i capelli per poi girarsi verso di me facendomi la linguaccia.

Nonostante lui avesse 19 anni ed io 16 , a volte pareva che i ruoli s'invertissero diventando io il più grande fra i due, tuttavia avevamo imparato tutti quanti ad accettare quel suo lato bambinesco.

Lo guardai abbozzando un piccolo sorriso timido che cercai furbamente di nascondere con il cappuccio senza successo.

<<Cos'è quello? E' forse un sorriso dedicato al tuo bel fratellone?>> Chiese sarcastico immitando la voce di un bambinetto per giunta facendo il labbruccio e successivamente scoppiando a ridere.

D'un tratto mi alzai dalla sedia che avevo recentemente occupato e spensi la sigaretta nel posacenere che stava sul tavolino, ma prima ancora di compiere tutte quelle azioni, ovviamente non poteva mancare un bel dito medio rivolto al mio caro fratellone.

<<Cretino>> aggiunsi subito dopo.

<<Dove vai?>>

<<A dormire>> lo informai, dirigendomi verso la porta d'entrata della casa.

NON IMPORTA || BNHA [Bakudeku/Dekubaku]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora