🐺 Come Sovvertire L'Ordine Costituito, [...] E Vivere Felici - caratina 🐺

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caratina, della quale solo uno sciocco attribuirebbe l'esclusiva appartenenza politica sulla base delle tematiche proposte, ci mostra come si possa scrivere una storia intelligente, brillante, fresca, incastrando tematiche e ambienti visti e fin t...

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caratina, della quale solo uno sciocco attribuirebbe l'esclusiva appartenenza politica sulla base delle tematiche proposte, ci mostra come si possa scrivere una storia intelligente, brillante, fresca, incastrando tematiche e ambienti visti e fin troppo rivisti all'interno della piattaforma. Il suo stile tragicomico, dal linguaggio fluido, non riesce, o meglio non intende, celare una cultura di fondo elaborata, la quale riesce a farsi strada in maniera divertente attraverso le righe proposte. Ma vediamo nel dettaglio i diversi punti della recensione e sveliamo il punteggio finale. La mia lunga assenza dall'Olimpo mi ha dato la tranquillità necessaria per volgere lo sguardo alla Luna e lasciarmi ispirare.

Copertina: 7

Partiamo ahimè con il freno a mano su una copertina graficamente nitida, curata, ma troppo confusionaria. Ottima l'idea dell'esibire i premi e i risultati dell'opera come se fossero le decorazioni di un generale russo dell'URSS dopo il 1945 (e sopravvissuto alle purghe), degno di guadagnarsi il suo posto nelle foto ufficiali, ma sarebbe stato meglio, per un mero fattore di ordine ed estetica, creare un capitolo apposito con tutti i premi esposti su di uno sfondo vuoto. Sapessi che bell'effetto che fa!

Sinossi: 7

Breve, concisa, precisa, eccessivamente frammentata dall'uso spasmodico delle virgole tali per cui sembra di assistere ad una lista della spesa. Curata, istrionica lista della spesa. Al di là della maiuscola su "Presidenti" (avrei tenuto la minuscola), la sinossi non rivela nulla ma invita quantomeno a dare una prima lettura all'opera.

Trama: 9

Che dire, si tratta di una perla dotata d'un certo innegabile fascino. È delizioso poter leggere un'opera così ben congegnata non tanto sull'intreccio della trama, che narra dell'ascesa di un uomo disilluso in parte dai propri ideali, incapace di esprimerli nella società che dovrebbe essere sua nemica ma che lo cura e lo nutre, nello dispiegamento ordinario della vicenda, ma quanto più nei significati e nelle sfaccettature che stanno dietro a questa trama. Si evince una profondità nello voler sviluppare l'intreccio partendo dal sempreverde quesito: -È possibile realizzare la Rivoluzione ai giorni nostri?-, per poi proseguire sul: -Chi può effettivamente realizzare questa Rivoluzione?-, che da apolitico è stato un piacere leggere. Queste pagine, seppur non ancora così oscenamente sovversive, trattengono un potenziale notevole, capace di scontentare gli stupidi e ammaliare gli svegli, siano essi di destra, di sinistra, di centro o come già accennato apolitici. Un breve racconto sulla disillusione di quella lotta al potere tipica della sinistra storica davanti al mortificante disinteressamento dell'attuale generazione, nella quale emerge una prima, unica mente capace di risvegliare le coscienze. Consiglio caldamente la lettura.

Personaggi: 8

Appare fin troppo chiaro il rapporto, e dunque lo scontro, tra il protagonista ed una generazione ben più giovane e florida. Come dovrebbe sentirsi un comunista nel ruolo d'insegnante, ruolo che prevede l'istruzione e la formazione degli uomini di domani, sapendo di mandare quella gente nelle fauci di una società che affossa il pensiero libero, poiché tanto nell'Unione Sovietica quanto nell'Occidente globalizzato e capitalizzato tutto si può dire tranne che emerga come valore comune e condiviso il pensiero libero? L'immagine iniziale del professore che si rade la barba allo specchio con quei movimenti freddi e meccanici rende bene l'idea. Non serve a volte scrivere fiumi e fiumi di capitoli, pagine, righe per delineare adeguatamente la psicologia dei personaggi. In questo caso, attraverso dodici capitoli di lunghezza media, possiamo entrare a nostro piacimento nella testa del personaggio con cui meglio abbiamo empatizzato. Il professore, l'alunna, la classe, il "popolo" che lotta contro i ceti e il "potere", e il tutto attraverso un efficace padronanza del sistema dialogico e narrativo. Il velo sottile che separa lo stereotipo dalla descrizione oggettiva non danneggia il delineamento della generazione d'oggi, la "dormiente". La molteplicità dei personaggi, e quindi dei protagonisti, appare miracolosamente ordinata e concitata e ognuno svolge in maniera eccelsa il proprio ruolo all'interno della storia.

Grammatica: 7.5

Senza alcun tipo di mirabolante artificio retorico, la grammatica appare corretta e ben padroneggiata. Nella sua semplicità è riuscita a rendere piacevole e scorrevole la lettura, altro che mattone!

Lessico: 8

Il lessico è curato, professionale in alcuni punti, cesellato certamente da una continua cura. Per una volta, ho potuto constatare quanto la dicitura WattysAward2019 fosse meritata. C'è sempre qualcosa da scoprire, qualche sapore da cogliere nella semplicità della narrazione. Periodi mediamente lunghi che tuttavia conducono, e non sviano, il nocciolo del discorso. Buona suddivisione dei paragrafi, capitoli graficamente puliti... insomma, un ottimo lavoro anche da questo punto di vista. Non sto certamente gridando al capolavoro, ma ho letto di quelle storie giù nel Tartaro da far accapponare la pelle, ed è una libidine poter leggere un'opera così nel quale si evince amore, passione e conoscenza.

Tecnica Espositiva: 7

La storia, narrata in terza persona, sposta l'attenzione del lettore su una molteplicità di personaggi e di ambienti verosimili alla nostra realtà (bisogna evidenziare come il contesto fantastico e a tratti onirico faccia il suo gioco). Efficace, chiara e a tratti volutamente disorientante.

Originalità: 9

V'è dunque qualcos'altro da aggiungere? Scorrevole, brillante, piacevole e grottesca, dimostra una ricchezza di simboli e rimandi frutto dell'intelligente esperienza autoriale di tale caratina, ora più che mai in procinto di distendersi verso lidi ancora più complessi e stratificati. "Come sovvertire l'ordine costituito, trovare l'amore e vivere felici" ci insegna come sia ancora oggi necessario essere dotati di forti ideali per poter scrivere, e nella spensieratezza quasi gioconda della narrazione si può giungere ad una più ampia riflessione sul sistema, sulle sue fallacità e sull'alienazione dell'uomo moderno, vittima dell'ingranaggio di cui egli stesso fa parte.

Punteggio Complessivo: 62.5/80

Titolo Completo: Come Sovvertire L'Ordine Costituito, Trovare L'Amore E Vivere Felici

Distintamente,
Dio Pan (mrshades)

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