Cos'era stato?
Il cagnolino non era abituato a nessun tipo di suono - non più. Il suo padrone era un tipo tranquillo, in casa, a dispetto di quel suo fisico che lo faceva somigliare ad un monte: si concedeva ore di esercizi nella stanza a fianco della camera da letto, che aveva reso una piccola palestra col pavimento molle che attutiva passi e salti.
E nient'altro.
Non aveva televisione; la poca musica che ascoltava era tranquilla e sempre tenuta a basso volume. Leggeva. Scriveva. Usava molto il pc. E giocava sempre con lui.
Null'altro: in genere - anzi, fino a quella sera, non aveva letteralmente fatto nulla di diverso da ciò.
Ora, tuttavia, attraverso i muri giungevano a lui vibrazioni e rumori attutiti che non sapeva davvero spiegarsi. Sembrava che qualche cosa fosse stata scagliata contro il muro, e questo gli aveva fatto drizzare le orecchie. Ma ciò che è venuto dopo è quanto lo ha spaventato per davvero.
Un urlo - non riusciva a capacitarsi del fatto che la voce dolce e gentile del suo padrone, del suo salvatore potesse diventare così.Si è avvicinato piano alla porta della stanza dalla quale il rumore proveniva; era chiusa. L'ha puntata come un cane da guardia prossimo ad attaccare, pronto a difendere Abel da qualsiasi cosa lo stesse facendo soffrire; ma quando la porta s'è aperta, con una violenza tale che una cerniera ha ceduto, non ha potuto evitare di sobbalzare ed indietreggiare. Egli è apparso in mezzo ad una foschia inquietante, un fumo viola che pareva venire dai pori stessi della sua pelle; e s'è subito incamminato, lentamente ma con decisione, in direzione dell'uscita.
Il passo era innaturale, quasi meccanico. L'espressione sul viso era di marmo, fieramente scolpita nel dolore e nella furia. Le braccia erano abbandonate ai fianchi, le vene pulsanti sotto la pelle chiara. Le mani chiuse in pugni strettissimi. Il respiro pesante, regolare e in qualche modo... Sofferto.Il piccoletto gli è corso tra le gambe, bisognoso di uno sguardo, una parola, una spiegazione. Ma dal cieco avanzare di quel corpo apparentemente senza più cuore, non ha ottenuto nulla.
Consapevole di essere molto più veloce di lui, il cucciolo s'è affrettato al divano, ci è saltato sopra, e poi dalla seduta è risalito allo schienale; tutto ciò per richiamare l'attenzione del ragazzo-automa, e per poterlo vedere in viso. È rimasto molto perplesso vedendo degli occhi che non gli appartenevano - degli occhi mostruosi, con iridi bianche e sclera atra - incastonati nel suo viso. Ma come tutti i cagnolini ha dato retta a ciò che sosteneva il naso, ed esso non aveva alcun dubbio circa l'identità di colui che aveva di fronte.
Ha abbaiato; nulla. Neanche così Abel sembrava accorgersi della sua presenza. Se avesse avuto un'idea di cosa sia un robot, il piccoletto avrebbe sicuramente pensato che si trattasse di quello. Ma non lo sapeva; quindi si era convinto (detto tra noi a ragione) che il suo padrone fosse sotto un qualche incantesimo, o che avesse subito un grave incidente.
Ha preso in mano tutto il suo coraggio, tutto quello che un corpicino piccolo e morbido come il suo poteva contenere; e quando ha potuto farlo, è saltato sul colosso aggrappandosi alle sue spalle disperatamente. Egli, solamente infastidito, ha fatto il gesto di spazzarlo via; ma ciò che ha ottenuto è stato trovarselo sulla mano. Il trovatello gli ha leccato il braccio, una una richiesta d'affetto e un conforto al contempo; lui si è bloccato, ma dopo un attimo ha cercato di scagliarlo altrove. Al che, per autodifesa, è saltato ed è finito dentro la kurtka che Abel indossava.Muovendosi come un pazzo è riuscito a tirare fuori la testa dal tessuto, mentre l'uomo continuava la sua marcia nuovamente incurante di lui.
Ha ringhiato, riuscendo a risvegliare qualcosa dentro il ragazzo che ha avvicinato una mano alla sua testolina, come a volerla accarezzare. Se il piccoletto ci avesse fatto caso, si sarebbe accorto che la sua espressione era un po' cambiata, era confusa, forse addirittura... Commossa.
Ma ormai l'istinto d'autodifesa aveva preso il sopravvento: e gnam!! Gli ha morso il polso. I suoi dentini hanno bucato la pelle ed è uscito del sangue.
Mollando la presa, è caduto a terra e ha potuto morderlo nuovamente poco sopra la caviglia, facendogli perdere sia l'equilibrio che la coscienza.
Vedendo la conseguenza delle sue azioni, ha leccato le ferite che lui stesso aveva aperto, piangendo. Si è acciambellato di fianco alla sua testa, ed ha atteso col battito a mille che si riprendesse; cosa avvenuta circa due ore dopo, giusto il tempo che cadesse in un sogno inquieto e leggero.
«Ahi, ah...»
Abel s'è tirato a sedere mantenendo una mano sulla nuca - il punto in cui aveva battuto nel cadere. Non aveva idea di cosa fosse successo, perché era fuori di sé: ma la presenza del suo minuscolo amico era sufficiente a farlo sentire meglio. L'ha guardato con tenerezza, e si è subito distratto dalla situazione. Si è alzato come se nulla fosse - abituato com'era a risvegliarsi in condizioni simili - e l'ha portato in braccio fino alla cuccia, fermandosi poi ad accarezzarlo finché le palpebre non gli sono nuovamente calate.
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FFC
FanfictionHai detto 'Sherlock BBC'? Harry Potter? 1D? Street Fighter..? Anche noi parliamo (SEMPRE) di queste medesime cose! FFC è frutto dell'amicizia tra Fanwriters, è la Collaborazione che ha unito me e @Anemoon_Holmes per diversi mesi, due volte al mese...