Capitolo 6 -Un passo di troppo-

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I due stavano girellando per l'ufficio della mamma a notte fonda, quando improvvisamente la porta alle loro spalle cigolò.

<Ohhh...R-Ray??!.> Disse Gilda a bassa voce facendo qualche passo indietro.
<Voi due...> Disse il ragazzo a volto chino, palesemente infuriato. <Nel magazzino, svelti!.> Esclamò alzando un po' troppo la voce.

I due ragazzi diedero ascolto a Ray e filarono nel magazzino in fila indiana senza fiatare, a capo chino, ben consci di aver fatto qualcosa di molto grave.

<Che succede?.> Si domandò Emma tra se e se, svegliata dalla voce dei ragazzi, stropicciandosi un po' gli occhi, ancora parecchio assonnata.
<È Ray...> Disse Phil a bassa voce.
<Phil?...è tardissimo che ci fai ancora sveglio!?, e che centra Ray?.> Esclamò scendendo dal letto colpendo con il piede la lampada ad olio dimenticata li dal ragazzo.
<Era qui fino a poco fa, poi è andato da Don e Gilda, quella l'ha dimenticata lui.> Disse il bambino indicando la lampada.
<C-che cosa?!.>

Ray era furioso, se ne stava lì fermo, in piedi davanti ai due ragazzi, batteva incessantemente il piede a terra e aveva le braccia conserte, era nervoso e molto arrabbiato.

<Io avevo detto a Don che non dovevamo farlo.> Dichiarò la bambina sentendosi in colpa, tentando di giustificarsi. <E gli avevo anche detto che ti saresti molto arrabbiato se ci avessi scoperto.>
<Siete impazziti forse!?, se la mamma vi avesse visto!?, se fosse stata li dentro!?.>
<Hey...che fate?.> Domandò Emma ancora in pigiama entrando nella stanza.
<Emma...> Esclamò Ray vedendo la ragazza. <Non hai idea di cosa hanno combinato questi due!.>
<Volevamo trovare qualche indizio utile per salvare Connie dato che voi non state facendo niente per lei!.>
<L'avete trovata non è vero?.> Domandò la giovane dai capelli aranciati.
<...Si, ma non siamo entrati.>
<Cosa?, cosa avete trovato?!.> Chiese il ragazzo confuso.
<La stanza segreta.> Disse Don.
<Quale stanza segreta?, Emma ne sai qualcosa?.> Domandò Ray posandole una mano sulla spalla.

Don confessò che qualche giorno prima aveva visto Emma misurare la distanza delle pareti delle varie stanze, e dalla sua espressione aveva intuito che qualcosa non tornasse.
Una volta rispediti Don e Gilda nelle loro stanze con una bella ramanzina alle spalle, andai verso Emma e le chiesi di più riguardo alla sua scoperta.

<Quando pensavi di dirmelo che avevi scoperto una stanza segreta?.> Chiese Ray mettendo sulle spalle dell'amica il suo cardigan, dato che sembrava avere freddo.
<Non ne ero certa, scusa...> Rispose la ragazza afferrando dolcemente la manica del ragazzo.
<...Tranquilla, avevo preventivato che avrei dovuto risolvere i casini combinati da te. Ora torna a dormire, fa freddo.>
<Si...ma prima...> Disse la ragazza bloccandosi sulla porta. <Phil mi ha detto che prima...sei rimasto nella mia stanza...>
<Ehh-ehh no, no non è vero; d-dai lo sai bene che i bambini a quell'età dicono un sacco di sciocchezze, se lo sarà inventato.> Disse Ray imbarazzato, mentendo all'amica. <E poi cosa ti ha detto?!...non ha parlato di baci giusto!?.> Chiese preoccupato.
<Baci?.> Chiese confusa Emma, inconsapevole del fugace bacio di prima.
<No no niente, dimentica quello che ho detto...> Sbraitò il giovane gesticolando con le mani, spingendo la ragazza fuori dal magazzino.
<...Ok, notte.> Terminò la giovane avviandosi nella sua stanza con un sorrisetto malizioso in volto.

Sapevo che Ray stava mentendo, non era da lui agitarsi in quel modo; ma ne ero davvero contenta, non so il perché lo fossi ma, anche se non me ne ero accorta, ero felice che fosse rimasto accanto a me.

L'indomani stipulai insieme a Ray il piano per la fuga, era composto da diversi punti chiave e tre fasi.

<Punto uno, riuscire ad evadere da questa prigione superando il muro. Punto due, allontanarci con successo da questa struttura. Punto tre...> Disse il ragazzo camminando per la stanza, mentre Emma se ne stava seduta a gambe incrociate sul letto di quest'ultimo.
<Trovare il modo di sopravvivere.> Esclamarono Emma e Ray in coro.
<Il primo punto è già chiarito, ora dobbiamo pensare al secondo...avremo a che fare con l'esterno...>
<A proposito dell'esterno, voglio presentarti qualcuno...>

𝓤𝓷  𝓹𝓪𝓻𝓪𝓭𝓲𝓼𝓸  𝓪𝓵𝓵 '𝓲𝓷𝓯𝓮𝓻𝓷𝓸 -The Promised Neverland-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora