Capitolo 56"Scusami se non sono perfetta/o"

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(Pov. Jorge)

Ho detto a Santiago, Emanuele ed Aurora di non disturbare la mamma perché non sta bene. Tutte e tre sono preoccupati per lei, infatti ogni tanto la vanno a trovare.
....
Il giorno dopo...

Mia moglie sta ancora dormendo, decido di preparare la colazione per tutti, a mia moglie gliela porterò dopo in camera. Stanotte gli ho misurato la febbre dato che toccandola stava scottando infatti era salita e ne aveva 39.2, ma normale le pastiglie devono ancora fare effetto, dopo gliela misuro di nuovo per vedere se è scesa un po'.

Ecco arrivare Ariana.

Ariana: Buongiorno Jorge.
Io: Buongiorno Ariana.
Ariana: come stai?
Io: bene, tu invece?
Ariana: Bene. Mia sorella come sta?
Io: febbre stanotte ne aveva 39.2, sta ancora male.
Ariana: Normale devono ancora fare effetto le pastiglie, ieri eravamo in ospedale. Almeno così può riposare.
Io: Già, mi dispiace che gli hai fatto la sorpresa ma hai passato poco tempo con lei ma non avevo idea che stava male se no rimandavamo tutto.
Ariana: Tranquillo Jorge, non dispiacerti, almeno l'ho vista. Tornerò un'altra volta quello è sicuro.
Io: Certo sei sempre la benvenuta qui non lo dimenticare.
Ariana: Grazie, no no tranquillo non me lo dimentico.
Io: prego.

Ecco arrivare i miei figli, facciamo colazione tutti insieme, tranne mia moglie che la farà dopo. Finito di far colazione.

Santiago: Papà.
Io: dimmi Santiago?
Santiago: Noi tre usciamo....
Emanuele: ma torniamo dopo papà...
Aurora: però mi raccomando saluta mamma e prenditi cura di lei.
io: va bene.... A dopo.
Santiago: a dopo, ciao zia ci vediamo dopo.
Emanuele: a dopo, ciao zia a dopo.
Aurora: Ciao zia, ci vediamo dopo.
Ariana: Ciao nipotini miei, certo a dopo.

Eccoli uscire, Ariana mi aiuta sistemare la cucina. Prendo il vassoio per portarlo a mia moglie, guardo Ariana e lei mi dice:

Ariana: vai tranquillo da tua moglie, nonché mia sorella, farò come se fossi a casa mia.
Io: davvero?
Ariana: certo, dopo passo su a vedere come sta.
Io: d'accorto.

Salgo di sopra, apro lentamente la porta ed eccola lì, si è appena svegliata lo noto dalla sua faccia.

Io: buongiorno amore mio.
Martina: giorno amore.
Io: come stai?
Martina: sto come se un elefante mi avesse appena passato sopra.
Io: *Rido* infatti stanotte ti ho misurato la febbre e ce l'avevi alta.
Martina: già.
Io: ti ho portato la colazione.
Martina: Grazie, ma non ho molta fame.
Io: Mangia qualcosa, non puoi restare a digiuno.
Martina: va bene.
Io: poi mi raccomando prendi la pastiglia.
Martina: si amore, tranquillo.
Io: okay.

Appoggio il vassoio vicino a lei, speriamo che mangi qualcosa.

Io: torno di sotto vengo dopo, anche perché fra poco viene tua sorella. Mangia qualcosa però.
Martina: va bene a dopo amore. Ci proverò a mangiare qualcosa.
Io: così ti rimetti in forma.

Sto per andarmene quando sento che mi chiama.

Martina: amore.

Mi volto e mi avvicino a lei, mi sto preoccupando ora cos'ha?

Io: Dimmi amore? Che hai? Che succede?
Martina: tranquillo amore. Non succede nulla, oltre a quello che ho non ho nient'altro. Ti ho chiamato perché devo dirti una cosa.
Io: dimmi tutto amore.
Martina: Scusami se non sono perfetta.
Io: lo dici perché ora non stai bene?
Martina: No lo penso davvero. Quindi sono seria quando ti dico scusami se non sono perfetta.
io: Sai amore forse non te l'ho mai detto ma a me le donne perfette non piacciono, perché voglio rendere perfetta io la donna: amandola, proteggendola, rispettandola. Non ti devi scusare. Perché tu sei mia moglie, per me sei perfetta così perché ti rendo perfetta ma soprattutto con la tua semplicità rendi tutto perfetto e io ti amo così. Guardandoti negli occhi vedo la perfezione. Quindi va bene così amore non scusarti. Ti amo così come sei.
Martina: davvero in una donna non cerchi la perfezione?
Io: si davvero, ti ho sposato perché mi sono innamorato di te, della tua semplicità, ti amo per quello che sei. Gli uomini vogliono la donna perfetta, io invece preferisco una donna semplice e la rendo io una donna perfetta anzi la tratto e la rendo come una regina. Perché pure io dovrei dirti scusami se non sono perfetto.
Martina: Che parole dolci. Per me sei perfetto così, con la tua semplicità, come piace a me.... Sei semplice mi accetti per quello che sono, mi proteggi, mi ami, mi rispetti ed è ciò che io voglio di un uomo e tu rispecchi tutto. Quindi per me sei perfetto così.
Io: Ti amo amore.
Martina: e io amore te amore. La mia perfezione privata sei.
Io: e tu sei la mia perfezione privata.
Martina: sempre.
Io: ora vado, devi riposare.
Martina: va bene torna dopo però eh.
Io: certo amore.

(Pov. Martina)

Di nuovo sola, mio marito se n'è appena andato. Che dolce mi ha portato la colazione certo non ho molta fame, ma almeno se mi viene fame ho qui qualcosa, su questo vassoio c'è di tutto e di più.
Prendo una fetta biscottata, devo metter giù qualcosa nello stomaco anche se non ho fame, devo provarci. Ecco entrare mia sorella.

Ariana: Posso?
Io: vieni, certo che puoi.

Si siede al bordo del letto.

Ariana: come stai? Jorge mi ha detto che stanotte avevi molta febbre.
Io: Sto come se un elefante mi è appena passato sopra.
Ariana: *Rido* già, vedo che ti ha portato giusto qualcosina.
Io: già, pian pianino provo a mangiare.
Ariana: Non hai molta fame?
Io: no, poi ho il terrore di vomitare.
Ariana: già.
Io: scusami.
Ariana: per cosa sorella?
Io: mi hai fatto una sorpresa ieri per passare del tempo con me, ma io non sto bene e sono costretta a restare a letto qualche giorno.
Ariana: non ti scusare, ci rifaremo.
Io: certo. Scusa anche perché mi hai dovuto portare in ospedale.
Ariana: Fa niente, non importa, quello che davvero mi importa è che stai bene poi il resto viene dopo. Almeno portandoti lì abbiamo scoperto cos'hai, così ti puoi curare. Jorge è anche il tuo infermiere?
Io: si, luì se sto male si preoccupa e si prende subito cura di me.
Ariana: è dolce da parte sua quello che fa per te.
Io: già, sono fortunata ad avere lui al mio fianco. Harry hai primi tempi era protettivo e dolce ma poi ha smesso. Se ci fosse Harry al posto di Jorge non avrei tutto questo affetto da parte sua. Quindi se tornassi indietro mi innamorerei di nuovo di Jorge. Lui è la mia medicina oltre che esse mio marito.
Ariana: Davvero ho sentito che hai nominato Harry il tuo ex? Harry era hai primi tempi e poi basta?
io: si davvero ho nominato il mio ex Harry. Si hai primi tempi poi poco e niente.
Ariana: già.
Io: lo penso davvero ciò che ho detto prima non è la febbre a parlare.
Ariana: sicura?
io: sicura. Pensa che prima mi sono scusata con mio marito.
Ariana: come mai?
io: gli ho detto scusami se non sono perfetta.
Ariana: e lui?
Io: ha detto che lui in me vede che sono perfetta così, semplice. Non cercava una donna perfetta ma una donna semplice e che era lui a renderla perfetta.
Ariana: che dolce.
Io: già, si è pure scusato anche lui. Mi ha detto scusami se non sono perfetto.
Ariana: e tu che gli hai detto?
Io: per me sei perfetto così, con la tua semplicità come piace a me.
Ariana: anche tu non scherzi con l'esser dolce.
Io: già.
Ariana: ora torno di sotto così riposa che ne hai bisogno. Ci vediamo dopo.
Io: d'accordo, a dopo.
Ariana: ciao sorella.
Io: ciao sorella.

Eccola andar via, di nuovo sola, ora riposo un po', anzi più che riposare ora mi rilasso un po', ho comunque il telefono a portata di mano, non si sa ma.

(Pov. Jorge)

Ecco tornare Ariana.

Io: tutto bene?
Ariana: si, sono stata a parlare un po' con lei.
Io: e come sta?
Ariana: un pochettino meglio, sono entrata e stava mangiando qualcosina, ma non ha molta fame e ha paura di mangiare perché poi potrebbe vomitare.
Io: già, dai pian pianino guarisce.
Ariana: Già. Mi ha detto che vi siete scusati a vicenda ovvero lei ti ha detto scusami se non sono perfetta però anche tu gli hai detto scusami se non sono perfetto. Siete a parere mio la perfezione, tutti vorrebbero esser voi, ammetto che lei è super fortunata ad averti.
Io: e io sono super fortunato ad avere lei. Lei per me, la sua semplicità la rende perfetta. Io l'amo per com'è, semplice, piena d'amore, dolce, per me è perfetta così.
Ariana: che dolce.
Io: già. Pure io per lei con la mia semplicità lei vede la perfezione.
Ariana: ha ragione, siete semplici, vi completate e formate la perfezione, siete speciali. TU per lei, e lei per te. Non cambiare Jorge, resta così come sei semplice, protettivo, pieno d'amore da dargli, prenditi cura di lei sempre e comunque, comunque vada non la lasciare. Tu sei la sua vita, la sua medicina.
Io: Ari lei è tutta la mia vita. Per lei io ci sono e ci sarò sempre.
Ariana: per la prima volta mi hai chiamato Ari come mai?
Io: mi sentivo di dirlo ti da fastidio?
Ariana: no lo apprezzo.
Io: già.

Passo del tempo con Ariana, da come ho capito parte domani mattina, ogni tanto vado a vedere come sta mia moglie, va anche ogni tanto Ariana per fargli compagnia. Ma ora la cosa importante è che si riposi.

L'allenatrice di calcio 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora